SCROVEGNI
Chiara Frugoni
Reinhold C. Mueller
– Resa celebre dalla fortuna letteraria di Rinaldo di Ugolino Scrovegni (collocato da Dante nel settimo cerchio tra gli usurai, Inferno, XVII, 64-75) e [...] alla famiglia de Saurellis, documentata già nel XII secolo, con una base patrimoniale-fondiaria a est di Padova, fino a Chioggia (dogado di Venezia).
Tra le terre possedute, una, denominata «peta de Scrufa» diede prima il soprannome poi, tra gli anni ...
Leggi Tutto
La formazione della nobiltà dopo la Serrata
Stanley Chojnacki
Introduzione
Per tradizione, si ritiene che il dato di struttura essenziale della società veneziana nel Trecento venisse posto di fatto [...] fu il doge Michele Steno, alla cui morte nel 1413 la casata si estinse con tutti gli onori. A parte il dogado, la preminenza politica degli Steno non fu certo un'eccezione tra le famiglie che si sarebbero estinte nel primo Quattrocento: a fianco ...
Leggi Tutto
MANOLESSO, Emilio Maria (Emiliano)
Roberto Zago
Nacque l'8 dic. 1547, secondo le indicazioni da lui stesso fornite nella sua Historia nova.
I dati biografici a lui riferiti sono alquanto lacunosi, come [...] qualche motivo il diritto di entrare in Maggior Consiglio. Sansovino lo pone tra i letterati attivi durante il dogado di Pietro Loredan, dichiarandolo "dottore et cavaliero", nonché lettore "salariato del publico". Alberici ne enfatizza la scaltrezza ...
Leggi Tutto
Doge di Venezia (m. 1178), 41º della serie tradizionale, eletto nel maggio 1172, succedendo a Vitale Michiel II all'indomani dell'esito disastroso della campagna contro l'Impero bizantino. Si trovò a dover [...] III e l'imperatore Barbarossa. Alla fine riuscì anche a concludere la pace con l'Impero d'Oriente. Il periodo di dogado di Z. si distingue anche per il notevole impulso dato all'edilizia cittadina, in particolare all'ampliamento e all'abbellimento ...
Leggi Tutto
GRIMANI, Antonio
Roberto Zago
Primogenito di Giovanni, del ramo dei Servi, e di Paolina Da Mula di Alvise, nacque a Venezia il 6 sett. 1622.
Il padre, esponente di primo piano della politica veneziana, [...] servizio dello Stato, percorrendo un lusinghiero cursus honorum che lo portò per due volte a entrare nella rosa dei candidati al dogado. Esordì il 18 sett. 1647 come savio agli Ordini, carica che reiterò l'anno successivo, per passare, il 2 ott. 1648 ...
Leggi Tutto
PROMISSIONE DUCALE
Pier Silverio Leicht
. I consoli dei comuni italiani giuravano, all'atto di assumere il potere, certi capitoli nei quali erano comprese da un lato regole riguardanti la condotta politica, [...] parte conservata, è quella del doge Orio Malipiero, cioè la "promissione del maleficio" del 1181, riformata poi sotto il dogado di Enrico Dandolo nel 1195: essa è un complesso di norme penali. La promissione ducale di natura politica contiene invece ...
Leggi Tutto
Cerimonie, feste, lusso
Federica Ambrosini
Cerimonie e processioni
Nel corso dei secoli, fino alla caduta della Repubblica, la vita veneziana appare scandita da una grande varietà di pubbliche cerimonie. [...] , I gesti, p. 30.
8. A. Pertusi, Quedam regalia insignia, pp. 83-86; Gherardo Ortalli, Il travaglio d'una definizione. Sviluppi medievali del dogado, in I Dogi, a cura di Gino Benzoni, Milano 1982, pp. 41-44 (pp. 13-44); E. Muir, Il rituale, pp. 232 ...
Leggi Tutto
La cancelleria ducale fra culto della "legalitas" e nuova cultura umanistica
Girolamo Arnaldi
Il 4 settembre 1362 il maggior consiglio approvò la convenzione con la quale Francesco Petrarca si impegnava [...] un'età anteriore a quella del Dandolo medesimo" (10). Il dogado di Andrea Dandolo si presentava, dunque, ai suoi occhi come rissa scoppiata per futili motivi (22).
Andrea Dandolo prima del dogado
Nato nel 1306, nel 1328, a soli ventidue anni, ...
Leggi Tutto
CICOGNA, Pasquale
Angelo Baiocchi
Nacque a Venezia il 27 maggio 1509, da Gabriele di Francesco e da Marina Manolesso fu Marco.
La sua famiglia faceva parte del gruppo entrato nel Maggior Consiglio nel [...] luce di ciò (e anche considerando la sua religiosità e la crescita politica della sua fgmiglia) l'elezione del C. al dogado appare meno l'elezione di un homo novus, quanto piuttosto quella di chi si è saputo installare nel gruppo dei monopolizzatori ...
Leggi Tutto
DONÀ (Donati, Donato), Leonardo
Gaetano Cozzi
Figlio di Giambattista di Andrea di Antonio e di Paola di Cristoforo Corner, nacque a Venezia il 12 febbr. 1536, probabilmente nella casa di rio terrà S. [...] le cariche pubbliche ricoperte. In sintesi, ha scritto il Davis, l'entrata annua del D. nei tre anni precedenti l'assunzione al dogado raggiungeva in media circa 1.400 ducati. Lo stesso Davis valuta che alla fine della sua vita il D. disponesse di un ...
Leggi Tutto
casatico
casàtico s. m. [der. di casa] (pl. -ci), ant. – Imposta sulle case, spec. a Venezia: fu posta una tassa sui beni stabili di Venezia, e del Dogado, a cui diedero il nome di c. (Botta). Altrove, diritto pagato dai mercanti per tenere...
dogato
(o dogado) s. m. [der. di doge]. – Ufficio e dignità di doge; durata della magistratura di un doge. Si chiamò d. anche il territorio della Repubblica Veneta, e il Palazzo ducale a Venezia.