Penombre femminili
Federica Ambrosini
Destini di donna
«Maritar o monacar». Con qualche altra alternativa
«Alle tre mie pute che sono in casa», disponeva per testamento, nell’agosto 1647, il patrizio [...] . 119, 2 agosto 1647; analoga raccomandazione conteneva il testamento (31 marzo 1630) dello zio di Francesco, Nicolò, il cui dogado aveva inferto un ulteriore colpo alle già tutt’altro che floride finanze familiari (cf. Gaetano Cozzi, Il doge Nicolò ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
L’Arsenale di Venezia e i cantieri navali della marina
Pasquale Ventrice
Il luogo dell’«immenso lavoro»
Si è giustamente asserito che l’Arsenale di Venezia sia stato il luogo «dell’immenso lavoro» non [...] vita l’antico orgoglio della gloriosa Repubblica; protagonista fu il grande ammiraglio Angelo Emo (1731-1792) sotto il dogado di Paolo Renier, che consegnò alla storia l’ultimo grande sussulto d’orgoglio repubblicano.
Emo riuscì ad armare l ...
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Immagini di Venezia in Terraferma: nel '500 e primo '600
Sergio Zamperetti
Alcune premesse
L'arco cronologico che dal primo Cinquecento conduce fin verso i decenni iniziali del secolo successivo, [...] del secondo '500, Venezia 1990. È poi importante sottolineare che i primi decenni del secolo, sotto il dogado di Andrea Gritti, furono caratterizzati da progetti di riforme giuridico-amministrative di grande rilievo, che evidenziavano proprio la ...
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LOREDAN (Loredano), Giovan Francesco
Clizia Carminati
Nacque a Venezia il 27 febbr. 1607 da Lorenzo di Giovan Francesco, del ramo dei Loredan da S. Maria Formosa, e da Leonora di Carlo Boldù, che gli [...] , c. 165v; Senato, Terra, reg. 162, c. 420r; Capi del Consiglio di dieci, Lettere di rettori ed altre cariche, Lettere dal Dogado, b. 78, c. 2; Segretario alle Voci, Elezioni in Pregadi, 17; ibid., Elezioni Maggior Consiglio, 21; Misc. codd., I, St ...
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Il diritto
Lujo Margetić
Introduzione
La conoscenza della struttura del sistema e degli istituti giuridici è di massima importanza per tutte le società. Questa constatazione ovvia vale naturalmente [...] il loro scopo didattico e pratico sono di grande importanza.
6. Enrico Besta, Il diritto e le leggi civili di Venezia fino al dogado di Enrico Dandolo, Venezia 1900, pp. 1-193. L'altra opera è citata nella n. 2.
7. Per es. Benvenuto Pitzorno, Gli ...
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Gregorio XII
Gherardo Ortalli
Angelo Correr, appartenente al patriziato veneziano, figlio di Niccolò di Pietro e di una Polissena di cui non si conosce la famiglia, si ritiene solitamente nato verso [...] Riccoboni e Antonio Morosini, affidabili interpreti di sentimenti condivisi). Le attitudini diffuse tra la gente del Dogado non cambiavano la cauta posizione della Repubblica e tanto meno potevano impedire il fallimento del concilio cividalese ...
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FALIER, Marino
Giorgio Ravegnani
Nacque verso il 1285 da Iacopo figlio di Marco, dei Falier della contrada dei Ss.Apostoli, e da Beriola figlia di Giovanni Loredan. Poche sono le notizie certe sugli [...] -98; V. Lazzarini, Genealogia del doge M. Faliero, in Nuovo Archivio veneto, n. s., III (1892), pp. 181-207; Id., M. Faliero avanti il dogado, ibid., V (1893), pp. 95-197; G. Tassini, Palazzo del doge M. F., ibid., VI (1893), pp. 269 s.; V. Lazzarini ...
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La difesa dell'impero
Bernard Doumerc
Il Trecento, un secolo di lotte
Si apre il Trecento, nel panorama della storia di Venezia, su un periodo doloroso. Domina incontrastato il re Polemos, e le società [...] la condizione principale del successo delle armi di San Marco specie quando una spedizione ostile ne costringa le truppe nel Dogado: " [...> perciò al bisogno grandi erano le forze di quella Repubblica non meno in mare che per terra" (26 ...
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ROBUSTI, Jacopo (Jacomo, Giacomo)
Marsel Grosso
, detto Tintoretto. – Primogenito di Battista, tintore di seta, nacque a Venezia nel 1519, come risulta dall’atto di morte del 31 maggio 1594 che lo indica [...] distrutti nell’incendio del 1577. In breve divenne responsabile di un gusto celebrativo che dilagò negli anni del dogado di Alvise Mocenigo e venne subito echeggiato da quei pittori delle «Sette maniere» boschiniane capeggiati da Jacopo Palma ...
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Le frontiere navali
Giuseppe Gullino
Introduzione
Il diaframma Italia-Tunisia divide il Mediterraneo in due parti diseguali, di cui quella orientale un tempo infinitamente più importante e ricca - [...] loro nobili nell'esercito operante in Terraferma ed affidando ad altri diciotto il governo di altrettante città del Dogado, dell'Istria, della stessa Dalmazia (13).
Ci si affidò invece soprattutto alla repressione, culminata nella capitolazione di ...
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casatico
casàtico s. m. [der. di casa] (pl. -ci), ant. – Imposta sulle case, spec. a Venezia: fu posta una tassa sui beni stabili di Venezia, e del Dogado, a cui diedero il nome di c. (Botta). Altrove, diritto pagato dai mercanti per tenere...
dogato
(o dogado) s. m. [der. di doge]. – Ufficio e dignità di doge; durata della magistratura di un doge. Si chiamò d. anche il territorio della Repubblica Veneta, e il Palazzo ducale a Venezia.