"Un'ordinaria forma non alletta". Arte, riflessione sull'arte e società
Lionello Puppi
Ruggero Rugolo*
Il Seicento rappresenta nella complessa compagine della storia di Venezia l'estrema grande occasione [...] della pace -, in un discorso tenuto al senato nel 1657. L'anno dopo veniva eletto doge. "Breve fu il suo dogado, durante il quale Francesco Morosini, capitano generale, prese Calamata in Morea e bloccò i Dardanelli attaccando l'arcipelago e l'Asia ...
Leggi Tutto
Venezia e l'entroterra (1300 circa - 1420)
Gian Maria Varanini
Premessa
Problemi di periodizzazione
Se si privilegia il piano dell'espansione territoriale, l'assunzione del biennio 1404-1405 come terminus [...] scelte seguano "le logiche di una Venezia nata come realtà policentrica, in un contesto in cui nello stesso dogado (da Grado a Cavarzere) avevano potuto sopravvivere antiche autonomie che si erano combinate in una struttura assai poco monolitica ...
Leggi Tutto
Le professioni liberali
Giuseppe Trebbi
Premessa. Il patriziato veneziano e le professioni liberali
Come ha ben osservato Carlo Maria Cipolla, uno studio sui ceti dirigenti delle città italiane del [...] 'aristocrazia nella proprietà degli immobili a Venezia e nel dogado (207).
Molto più serie erano però le conseguenze del avrebbe abilitati a esercitare l'arte notarile a Venezia e nel Dogado (246).
La legge del 1485 fu sempre riconosciuta dagli ...
Leggi Tutto
Il dominio del mare
Bernard Doumerc
Nel corso del Quattrocento il commercio marittimo della Serenissima giunse a comprendere - nel contesto che si è convenuto di definire, sulla scorta di Fernand [...] le risorse forestali sotto stretta sorveglianza statale; altri ancora infine si impegnavano nello sfruttamento delle miniere scoperte nel Dogado (48). Chi dedicava tempo e denaro all'arte del commercio era obbligato a risiedere in città, in un ...
Leggi Tutto
Il Comune prima dell’Unità
Eurigio Tonetti
Scrivere la storia del Comune di Venezia dalla caduta della Repubblica all’Unità significa aprire una pagina di storia nuova, quella di un’istituzione che [...] buona capacità negoziale che il ceto aveva mantenuto nei confronti dei nuovi dominatori —, per amministrare la città e il Dogado (la striscia di territorio prospiciente l’Adriatico da Grado a Cavarzere, cui la Repubblica aveva da sempre conferito uno ...
Leggi Tutto
DA PORTO, Iseppo
Mauro Scremin
Fu figlio di Girolamo di Giovanni di Francesco e della nobile vicentina Angela Barbaran, nipote di Francesco Da Porto, collaterale generale delle milizie della Repubblica [...] Trissino, "cum sallario consueto ducatorum ducentorum" a manifestare il gaudio dei Vicentini per l'elezione di Girolamo Priuli al dogado. A Venezia doveva ritornare nel 1573 assieme ad altri tre oratori ad implorare per l'alleviamento di "un datio ...
Leggi Tutto
DANDOLO, Giovanni, detto Cane
Marco Pozza
Appartenente al ramo di S. Polo della celebre famiglia, nacque con ogni probabilità nel quarto o quinto decennio del sec. XIII. Primo dei suoi ad essere indicato [...] epoca in missione diplomatica a Roma. Incerta la data della sua morte, avvenuta in ogni modo prima dell'elezione del figlio al dogado (1329).
Fonti e Bibl.: Archivio di Stato di Venezia, Miscell. Atti diplomatici e privati, b. 6, n. 211; b. 7, n. 227 ...
Leggi Tutto
CAPPELLO, Pietro
Gino Benzoni
Nato a Venezia il 26 marzo 1676, unico figlio maschio di Domenico (1641-1716) di Vincenzo di Girolamo e di Agnese di Piero di Taddeo Gradenigo, prese in moglie, il 3 marzo [...] . di Stato di Venezia, Avogaria di Comun, 61, c.88r; 93, c. 75r; 159; le lettere del C. da Chioggia, Ibid., Senato. Dispacci Dogado, filza 22; Capi del Consiglio dei Dieci. Lettere di rettori e di altre cariche, b. 75, nn. 6-10; la relazione del C ...
Leggi Tutto
FOSCARINI, Alvise
Renata Targhetta
Ultimo dei tre figli maschi di Giovanni Battista di Giacomo, poi procuratore, e di Elena Da Mula di Andrea, nacque a Venezia il 4 sett. 1600. Il ramo della famiglia, [...] cura di A. Tagliaferri, I, Milano 1973, pp. 223-229; IV, ibid. 1975, pp. 341 ss.; Relazioni dei rettori veneti nel Dogado. Podestaria di Chioggia, a cura di A. Tagliaferri, Milano 1982, pp. 75-81; F. Sansovino, Venetia città nobilissima et singolare ...
Leggi Tutto
GABUZIO, Pietro
Paola Lanaro
Nacque a Montalboddo (dal 1881 Ostra) presso Senigallia, fra il terzo e il quarto decennio del sec. XVI da famiglia del patriziato locale, presente nel Consiglio cittadino [...] , XI, Roma 1929, p. 592; F. Seneca, Il doge Leonardo Donà. La sua vita e la sua preparazione politica prima del dogado, Padova 1959, pp. 207, 213 s.; I. Polverini Fosi, La società violenta. Il banditismo dello Stato pontificio nella seconda metà del ...
Leggi Tutto
casatico
casàtico s. m. [der. di casa] (pl. -ci), ant. – Imposta sulle case, spec. a Venezia: fu posta una tassa sui beni stabili di Venezia, e del Dogado, a cui diedero il nome di c. (Botta). Altrove, diritto pagato dai mercanti per tenere...
dogato
(o dogado) s. m. [der. di doge]. – Ufficio e dignità di doge; durata della magistratura di un doge. Si chiamò d. anche il territorio della Repubblica Veneta, e il Palazzo ducale a Venezia.