CAROLDO, Gian Giacomo
Antonio Carile
Della famiglia del C. i tardi genealogisti veneziani affermano che si fosse trasferita a Venezia da Milano nel 1323 (Museo Civico Correr, cod. Gradenigo 83, tomo [...] fra i vari settori della cronaca.
La Chronica extensa di Andrea Dandolo è alla base della narrazione del C. fino al dogado di Giacomo Contarini (1275-1280) e pur rappresentando, dal punto di vista cronologico, il settore più ampio della cronaca, dal ...
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È la città più popolosa (33 mila abitanti nel 1928; 22 nel 1900) e uno dei maggiori porti dell'isola di Creta (v.). Il nome Candia, che si estese a tutta l'isola durante la dominazione veneta (1240-1669) [...] il resto dell'isola, press'a poco nella forma con la quale si comportava la Dominante rispetto alle terre del Dogado e degli altri dominî. Duca, giudici, consiglieri e camerarî, Consiglio maggiore e minore, riproducevano gli ordinamenti della madre ...
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CONDULMER, Antonio
Angelo Baiocchi
Nacque a Venezia nel 1452 da Bernardo e da Maria di Artale Contarini.
La famiglia Condulmer era di nobiltà recente: un ramo era entrato a far parte del patriziato [...] S. Sebastiano; nel 1506 fu nominato dal Consiglio dei dieci tra i "Tre, sopra la alivelation et confiscation dil dogado"; sempre nel 1506 era promotore del procedimento e della condanna di Alessandro Semitecolo, ex provveditore a Retimo ed in questi ...
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GIACOMO da Piacenza (Iacopo Piacentino)
Marino Zabbia
Nacque a Piacenza probabilmente nell'ultimo decennio del XIII secolo da un non meglio identificato Giovanni il cui nome si ricava dalla presenza [...] luogo egli richiama l'autorità del doge Francesco Dandolo e, riproponendo una prassi che ebbe una certa diffusione durante quel dogado, gli dedica lo scritto. In seconda battuta ricorda il proprio lungo impegno negli uffici veneziani e soprattutto il ...
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Curie ed uffici
Andrea Padovani
Un complesso problema storiografico
È sicuramente impossibile, allo stato delle conoscenze attuali, tentare di ricostruire la rete complessa delle minori magistrature [...] l'ereditando era un forestiero giudicava il forestier; quest'ultimo era ancora competente per le disdette sui fondi nel Dogado ma non in terraferma, ove ci si rivolgeva ai giudici dei procuratori. Quanto ai pegni, si distingueva ulteriormente: se ...
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DANDOLO, Andrea
Giorgio Ravegnani
Nacque il 30 apr. 1306 da Fantino, del ramo di S. Luca, che viene ricordato nel 1312 fra gli elettori del doge Giovanni Soranzo e che morì il 13 ag. 1324.
Ebbe almeno [...] Veneziano della Pala feriale, la costruzione della cappella di S. Isidoro nella basilica di S. Marco (terminata sotto il dogado di Giovanni Gradenigo nel 1355) con il ciclo di mosaici dedicati al santo nella parete settentrionale, e la commissione ...
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CONTARINI, Alvise
Gino Benzoni
Terzo dei tre figli maschi di Nicolò (1563-1648) di Bertuzzi, del ramo contariniano detto (per i ferrei battenti della porta d'ingresso del palazzo in salizzada di S. [...] , che alla lunga l'avvantaggia, che comunque s'adatta al ritmo pacato della sua esistenza. Egli "vive lontano dalle ambizioni del dogado e pure, per merito, talenti e parentado, vi sarebbe più vicino d'ogni altro. I suoi parenti... Contarini e la sua ...
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MALIPIERO, Pasquale
Franco Rossi
Figlio di Francesco di Fantino, del ramo di S. Severo, nacque a Venezia verso il 1392.
Negli Arbori, M. Barbaro gli attribuisce cinque fratelli (Girolamo, Domenico, [...] opinioni espresse dai cronisti e dagli storici a lui coevi e così pure dai biografi e dagli studiosi più o meno recenti sul dogado del M., e prima ancora sul significato da attribuire alla sua elezione a doge, a torto o a ragione ritenuta diretta ed ...
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GRIMANI, Antonio
Roberto Zago
Primogenito di Giovanni di Antonio, del ramo dei Servi, e di Cecilia Nani di Giacomo, nacque a Venezia l'11 sett. 1554. Lo seguirono Alvise (1559-1635), che divenne arcivescovo [...] con il temuto rito segreto la temerarietà di agitatori e malfattori.
Ritornato a Venezia fu commissario sopra le Valli del Dogado (8 ott. 1614), consigliere ducale (gennaio 1615), savio del Consiglio (settembre) e inquisitore di Stato (2 novembre ...
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ABBONDI, Antonio detto lo Scarpagnino
Giovanni Mariacher
Nato da Pietro tra il 1465 ed il 1470, era di origine milanese (ma non è possibile precisare se nativo proprio di Milano). Compare in Venezia [...] , anch'essa distrutta nel già ricordato incendio del 1514 a Rialto: i lavori eran terminati non molto dopo l'elezione al dogado d'Andrea Gritti (1523). Ma erano anni per l'A. economicamente difficili. Egli che, unico tra i proti di Venezia, si ...
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casatico
casàtico s. m. [der. di casa] (pl. -ci), ant. – Imposta sulle case, spec. a Venezia: fu posta una tassa sui beni stabili di Venezia, e del Dogado, a cui diedero il nome di c. (Botta). Altrove, diritto pagato dai mercanti per tenere...
dogato
(o dogado) s. m. [der. di doge]. – Ufficio e dignità di doge; durata della magistratura di un doge. Si chiamò d. anche il territorio della Repubblica Veneta, e il Palazzo ducale a Venezia.