MOROSINI, Domenico
Claudio Finzi
– Nacque a Venezia nel dicembre 1417 da Pietro di Domenico e da Bianca Dolfin di Nicolò. La famiglia apparteneva alla stirpe dei Morosini dalla Tressa, ramo di S. Maria [...] loro. Il 3 dicembre 1492 fu eletto procuratore di S. Marco de Citra Canale, la massima carica della Repubblica dopo il dogado.
Nel 1497 iniziò la stesura della sua opera principale: De bene instituta re publica. Nel 1502 partecipò alla zonta nominata ...
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. Famiglia veneziana, una delle più remote del patriziato veneziano, di cui si hanno notizie sicure fino dal sec. XI: essa appartiene a quel nucleo del patriziato mercantile che contribuì all'espansione [...] famiglia si succedono nel corso del sec. XVII a breve distanza in momenti epici per la storia di Venezia. Brevissimo il dogado di Francesco, figlio di Bertucci (8 settembre 1623-6 dicembre 1624) e poco attivo, dopo la crisi dell'interdetto, nella ...
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Proprietà fondiaria e agricoltura
Gian Maria Varanini
Geografia e storia
Non da oggi il problema dell'espansione della proprietà fondiaria veneziana nella Terraferma è presente all'attenzione degli [...] veneziano, favorito forse dall'appena ricordata appartenenza di quella circoscrizione, sotto il profilo amministrativo e fiscale, al Dogado: ne sono prova l'insediamento nel territorio di Cologna, tra gli altri, dei Querini (in data imprecisata ...
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CONTARINI, Carlo
Gino Benzoni
Unico figlio maschio di Andrea - che morì dieci giorni dopo la sua nascita - e d'Elisabetta di Vito Morosini, nacque a Venezia il luglio 1580.
Ricco, di prestigiosa nobiltà [...] polemici "Viva il Foscolo" (Leonardo Foscolo, coraggioso combattente contro i Turchi, era il più popolare tra gli aspiranti al dogado), urlati proprio quando il C. distribuiva, generoso, monete alla folla in piazza S. Marco. Memorabili, del suo breve ...
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DONÀ (Donati, Donato), Nicolò
Roberto Zago
Figlio di Giovanni di Nicolò di Luca e di Elisabetta Morosini di Cristoforo nacque a Venezia il 28 genn. 1539 (more veneto, 1540 more communi).
Ultimogenito [...] sua avarizia e sul suo aspetto fisico, per di più, si appuntarono le cronache, anche quelle più benevole, della sua elezione al dogado. Alla più alta carica dello Stato, il D. aveva aspirato da tempo: si era messo in corsa già alla morte dei doge ...
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POLANI, Pietro
Ermanno Orlando
POLANI, Pietro. – Nacque presumibilmente a Venezia nel 1098, figlio di Domenico, residente nella parrocchia di S. Luca. Proveniva da una famiglia ‘nuova’, probabilmente [...] di regalità, spia evidente di un regime ducale che si voleva meno accentrato e più condiviso.
Sin dall’inizio del dogado in effetti Polani allargò la base di governo, introducendo a corte nuove famiglie e adottando modelli di potere più partecipati ...
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La cultura: contenuti e forme
Gino Benzoni
Un'identità culturalmente rilanciata
Drasticamente ridimensionata sul piano dei rapporti di forza in un quadro generale che non recepisce più i suoi medievali [...] di Storia della Società e dello Stato veneziano", 5-6, 1963-64, pp. 225-226 (pp. 215-294). Sulla decisiva fase del dogado grittiano v. AA.VV., "Renovatio urbis". Venezia nell'età di Andrea Gritti (1523-1538), a cura di Manfredo Tafuri, Roma 1984.
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CONTARINI, Zaccaria
Francesca Cavazzana Romanelli
Nacque in una data non accertabile, probabilmente nel secondo decennio del 1300, dal patrizio veneziano Nicolò, del ramo dei Contarini detto di S. Cassiano, [...] alle commissioni senatoriali più varie e frequenti incarichi, come quello di consigliere ducale nel 1362-63 e nel 1365 (vacante il dogado per la morte di Lorenzo Celsi) e di avogador di Comun nel 1364. Non furono, comunque, escluse nuove missioni ...
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GRIMANI, Marco
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia da Girolamo di Antonio e da Elena di Francesco Priuli "scarpon", probabilmente nel 1494. La data si ricava dai Diarii del Sanuto (fonte principale per [...] doge, ormai decrepito e incapace di assolvere ai doveri della carica: "li do nepoti stanno in dogado, Procuratori, sier Marco et sier Vetor non voleno, perché stando in dogado ha la intrada etc. E cussì va le nostre cosse" (Sanuto, XXXIV, col. 116 ...
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CORRER, Marcantonio
Angelo Baiocchi
Nacque a Venezia il 21 luglio 1570 da Vincenzo di Angelo e da Benedetta di Marcantonio Correr.
Il padre morì un anno dopo la nascita del C.; ma l'esponente principale [...] ambasciatore della Repubblica a Londra costituiva in quegli anni un compito denso di significati: erano gli anni del dogado di Leonardo Donà, dell'interdetto, del latitudinarismo, dei piani antispagnoli ed antipapali; gli anni dell'intenso scambio ...
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casatico
casàtico s. m. [der. di casa] (pl. -ci), ant. – Imposta sulle case, spec. a Venezia: fu posta una tassa sui beni stabili di Venezia, e del Dogado, a cui diedero il nome di c. (Botta). Altrove, diritto pagato dai mercanti per tenere...
dogato
(o dogado) s. m. [der. di doge]. – Ufficio e dignità di doge; durata della magistratura di un doge. Si chiamò d. anche il territorio della Repubblica Veneta, e il Palazzo ducale a Venezia.