MANIN, Ludovico
Roberto Cessi
Doge, nato il 23 giugno 1726 da Ludovico Alvise e da Maria Basadonna, morto nell'ottobre 1802. Fu nel 1752 eletto capitano di Vicenza, nel 1757 di Verona, dove riparò i [...] 1854; E. Bonnal, Chute d'une République, Venise, Parigi 1885; A. Sarfatti, Il doge L. M., Venezia 1880; id., Memorie del dogado di L. M. con prefazione e note, Venezia 1886; G. B. di Varmo, Di L. M.: risposta a una critica del prof. A. Bertolini ...
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FOSCARINI, Giacomo
Roberto CESSI
Camillo MANFRONI
Diplomatico e marinaio, ebbe mente di letterato e di artista, non meno che fermezza di soldato. Nella giovinezza era stato iniziato alla vita diplomatica, [...] migliore e la campagna si chiuse senza quei risultati che Venezia sperava; ond'essa si affrettò a concludere coi Turchi la S. Marco dal 1580, è nel 1595 candidato non trascurabile al dogado, e se la fortuna dei suffragi non gli arrise, l'attestazione ...
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MORO
Roberto Cessi
. Famiglia veneziana fra le più antiche. Se il console Albino Moro, presunto fondatore della città nel 424 è di postuma invenzione, alla stregua del fantastico episodio di fondazione, [...] 1413 Feltre, Belluno, Bassano e Cologna a darsi a Venezia. Finalmente più celebre di tutti è Cristoforo, eletto nel fino alla morte (2 nov. 1471). Il periodo del suo dogado fu infausto, perché amareggiato dalla perdita di Negroponte e dai continui ...
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PROMISSIONE DUCALE
Pier Silverio Leicht
. I consoli dei comuni italiani giuravano, all'atto di assumere il potere, certi capitoli nei quali erano comprese da un lato regole riguardanti la condotta politica, [...] di Verona è esempio evidente di tale consuetudine. Così a Venezia vediamo il doge giurare le "promissioni", delle quali la "promissione del maleficio" del 1181, riformata poi sotto il dogado di Enrico Dandolo nel 1195: essa è un complesso di norme ...
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SARFATTI, Attilio
Manlio Torquato Dazzi
Nato a Venezia il 18 marzo 1863, morto il 24 luglio 1900. Avviato a studî commerciali presto interrotti, si diede nella prima giovinezza a pubblicazioni storiche, [...] di statistica, 1880; San Marco, conferenza, 1883; Memorie del dogado di Lodovico Manin, 1886; I codici veneti delle Biblioteche di , Della letteratura veneziana del secolo XIX, Venezia 1891; A. Calza, Un poeta veneziano: A. S., in Nuova Antologia, ...
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TRIBUNO, Pietro
Mario Brunetti
Figlio di Domenico Tribuno e di Agnella, nipote di Pietro Trandenicus (Tradonico) è il 17° doge della serie tradizionale, succeduto, dopo un intervallo di alcuni mesi, [...] rappresentate le diverse categorie cittadine. Il dogado di Tr. rappresenta un periodo di raccoglimento Kretschmayr, Geschichte v. Venedig, I, Gotha 1905, pp. 101-104; R. Cessi, Venezia ducale, II, L'età eroica, Padova 1929, p. 107 segg. (a p. 213 ...
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OBELERIO, Antenoreo
Mario Brunetti
Fu il nono doge di Venezia (o il settimo se si escludono, secondo la recente ipotesi di R. Cessi, dalla serie ducale tradizionale Paoluccio Anafesto e Marcello). Era [...] a Treviso da un gruppo di esuli. Si associò al dogado il fratello Beato. Sembra fossero esponenti del partito francofilo. intraprese quindi una vasta impresa di assoggettamento della Venezia, stroncata dalla resistenza degli abitanti. In quell' ...
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ZENO, Renieri, di Pietro
Mario BRUNETTI
Quarantacinquesimo doge della serie tradizionale, fu eletto il 25 gennaio 1253, e tenne la ducea fino al 7 luglio 1268. Prima del dogado era stato podestà a Treviso [...] carica quando fu eletto doge. Il periodo del suo dogado è quasi completamente occupato dalla lotta con Genova, fattasi Genovesi avevano la preponderanza.
Bibl.: S. Romanin, Storia documentata di Venezia, II, pp. 255-93; E. Kretschmayr, Geschichte von ...
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Le rappresentazioni della comunità
André Jean
Marc Loechel
Introduzione
Questo lavoro si propone di analizzare in che modo la città veneziana rappresentasse se stessa, ai propri occhi e agli occhi [...] del progetto iconografico dei procuratori di San Marco, possiamo udire la voce di una Venezia trionfante ancorché prudente.
Iniziata negli ultimi anni del dogado di Andrea Gritti, ma portata a compimento solo dopo la sua morte, la Loggetta ...
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La vita intellettuale
Gino Benzoni
Di, da, a, per palazzo Ducale
Sterminata la testimonianza scritta di quella che è la produzione intellettuale della Venezia che vien da qualificare - semplificando [...] storia vera, ecco che l'aggiornamento vale anche per lui.
D'altronde Mioni - celebrante in un' Oratione (Venezia 1688) l'assunzione al dogado di Francesco Morosini - aggiorna ben con un Suplemento relativo al 1679-1688 il Ristretto dell'historie del ...
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casatico
casàtico s. m. [der. di casa] (pl. -ci), ant. – Imposta sulle case, spec. a Venezia: fu posta una tassa sui beni stabili di Venezia, e del Dogado, a cui diedero il nome di c. (Botta). Altrove, diritto pagato dai mercanti per tenere...
dogato
(o dogado) s. m. [der. di doge]. – Ufficio e dignità di doge; durata della magistratura di un doge. Si chiamò d. anche il territorio della Repubblica Veneta, e il Palazzo ducale a Venezia.