Quando il mercante costruì la villa: le proprietà dei Veneziani nella Terraferma
Giuseppe Gullino
L'argomento
Nell'iconografia ufficiale dei secoli che qui ci interessano, il leone alato per solito [...] periodo in esame, calzano bene con il termine iniziale, dal momento che la seconda redecima degli abitanti di Venezia e del Dogado, di cui ci sono state conservate le notifiche, cadde nel 1537, mentre si verifica purtroppo una maggiore sfasatura ...
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Il patriziato
Giuseppe Cullino
Senza più mito
A quanto mi risulta, l'ultimo convincente sostenitore della bontà del patriziato veneziano quattrocentesco è stato Fernando Fagiani, autore di una fulminea [...] una divinità, essi non hanno nulla di sacro, né di santo. Per un veneziano, è giusto ciò che è buono per lo stato, è pio ciò che accresce avuto il programma imperialistico che portò al dogado Francesco Foscari, nonostante gli ammonimenti del ...
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TATTI, Jacopo (detto il Sansovino, o Sansavino)
Maria Beltramini
Primogenito di Antonio di Jacopo Tatti (o del Tatta) materassaio e di una non meglio nota Monna Francesca, nacque a Firenze e fu battezzato [...] artistici locali che si andavano rianimando fin dall’avvio del dogado di Andrea Gritti (1523-38): una Venere da “Punizione di Marsia”: un rilievo di Silvio Cosini e il sepolcro di J.S. a Venezia, in Arte veneta, 2018, n. 75, pp. 55-77; M. Ceriana, “ ...
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Gregorio XII
Gherardo Ortalli
Angelo Correr, appartenente al patriziato veneziano, figlio di Niccolò di Pietro e di una Polissena di cui non si conosce la famiglia, si ritiene solitamente nato verso [...] G., a cui fu sempre intimamente vicino fin dai tempi in cui a Venezia era entrato in contatto con lui. Supposizioni, stramberie e sospetti erano il ). Le attitudini diffuse tra la gente del Dogado non cambiavano la cauta posizione della Repubblica e ...
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DANDOLO, Andrea
Giorgio Ravegnani
Nacque il 30 apr. 1306 da Fantino, del ramo di S. Luca, che viene ricordato nel 1312 fra gli elettori del doge Giovanni Soranzo e che morì il 13 ag. 1324.
Ebbe almeno [...] , compiuto fra il 1343 e il 1345, la commissione a Paolo Veneziano della Pala feriale, la costruzione della cappella di S. Isidoro nella basilica di S. Marco (terminata sotto il dogado di Giovanni Gradenigo nel 1355) con il ciclo di mosaici dedicati ...
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DANDOLO, Enrico
Giorgio Cracco
Appartenente alla grande famiglia veneziana del confinio di S. Luca, nacque a Venezia intorno al 1107. Ci restano sconosciuti, per il silenzio delle fonti note, sia il [...] fosse stato nel pieno delle forze e vedente, egli mai avrebbe raggiunto il dogado.A questo punto, la biografia del D. - a meno di non volerla confondere con la storia di Venezia tout-court - entra in una fase in cui è ben difficile distinguerla dal ...
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CONTARINI, Alvise
Gino Benzoni
Terzo dei tre figli maschi di Nicolò (1563-1648) di Bertuzzi, del ramo contariniano detto (per i ferrei battenti della porta d'ingresso del palazzo in salizzada di S. [...] della sua esistenza. Egli "vive lontano dalle ambizioni del dogado e pure, per merito, talenti e parentado, vi Tommaso); B. Cinti, Letteratura e politica in J. A. de Vera amb.... a Venezia..., Venezia 1966, pp. 47, 59, 64, 96 n. 48, 122 ss.; M. ...
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CONTARINI, Giovanni
Giovanna Nepi Scirè
Figlio di Francesco, "cognominato dalla Valonia", nacque nel 1549 (Ridolfi, 1648, p. 96) probabilmente a Venezia.
Il significato del soprannome paterno non è [...] è ovviamente il 1595, anno dì elezione al dogado del Grimani, ma anche qui valgono i termini Inoltre, A. Sagredo, G. C., Discorsi letti nell'I. R. Accademia di Venezia, Venezia 1941, pp. 48 ss.; M. Gualandi, Nuova raccolta di lettere.... III, Bologna ...
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ZORZI, Marsilio
Martino Mazzon
Nacque in località ignota (probabilmente Venezia) negli ultimi anni del XII secolo o ai primi del XIII, da Cardinale Zorzi e dalla moglie Maria, il cui casato non è noto; apparteneva [...] Pietro e Lorenzo Tiepolo, Marino Morosini e Ranieri Zeno (gli ultimi tre saliti tutti al dogado).
Fonti e bibliografia
Archivio di Stato di Venezia, Commemoriali, 5, c. 54r; Miscellanea atti diplomatici e privati, n. 187; Misc. Codici, Storia Veneta ...
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MICHIEL, Domenico
Marco Pozza
– Nacque nella seconda metà dell’XI secolo presumibilmente a Venezia.
Fu forse figlio di Giovanni, comandante della flotta inviata in Terrasanta nel 1100, in tardivo appoggio [...] M., dopo tanti successi, non registrano avvenimenti degni di ricordo. Tra fine 1129 e inizio 1130 egli rinunciò al dogado e si ritirò a Venezia nel monastero di S. Giorgio Maggiore, dove morì, e fu sepolto nella chiesa annessa. La data di morte non ...
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casatico
casàtico s. m. [der. di casa] (pl. -ci), ant. – Imposta sulle case, spec. a Venezia: fu posta una tassa sui beni stabili di Venezia, e del Dogado, a cui diedero il nome di c. (Botta). Altrove, diritto pagato dai mercanti per tenere...
dogato
(o dogado) s. m. [der. di doge]. – Ufficio e dignità di doge; durata della magistratura di un doge. Si chiamò d. anche il territorio della Repubblica Veneta, e il Palazzo ducale a Venezia.