Il controllo delle acque
Giovanni Caniato
Premessa
La laguna di Venezia, analogamente a quelle che si svilupparono, quasi senza soluzioni di continuità, lungo il versante alto adriatico della pianura [...] che da Grado giungeva a Cavarzere (l’originario Dogado), che comprendeva i litorali, i porti e le salso: origini e sviluppi della civiltà lagunare, in La laguna di Venezia, a cura di Giovanni Caniato-Eugenio Turri-Michele Zanetti, Verona 1995 ...
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Veneziani fuori Venezia
Jadran Ferluga
Seguire le sorti dei Veneziani fuori Venezia, fuori della loro città e provincia, non è compito facile: poche sono le notizie che possediamo, e per di più sparse. [...] non era solo la meta di numerosi mercanti veneziani: il dogado vi aveva possessi e feudi, la cui amministrazione era dal 1204 affidata ad un castaldo, più tardi "vicedominus", veneziano, ivi residente. Nella Pentapoli Fano si sottomise nel 1141 a ...
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L'evoluzione costituzionale
Giuseppe Gullino
Conservazione o innovazione?
I centocinquant'anni racchiusi tra l'inizio del secolo XV e la metà del successivo rappresentano l'epoca più importante e [...] a verificarsi, come si è detto, sotto il dogado di Andrea Gritti, negli anni Venti e Trenta Libro d'oro Maggior Consiglio, reg. VII, cc. 240-242.
82. E. Besta, Il senato veneziano, pp. 43 s.
83. A.S.V., Libro d'oro Maggior Consiglio, reg. VII, cc. ...
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I problemi religiosi
Antonio Rigon
Il quadro normativo
Fra XIII e XIV secolo si sviluppa un'intensa attività disciplinatrice che mira a dare ordine al clero e alle strutture della Chiesa veneziana. [...] 1390, che riguarda S. Maria della Carità, vi sono chiari riferimenti alla necessità di impedire che i monasteri di Venezia e del Dogado, a causa dell'attribuzione ad estranei della commenda andassero in rovina (140), in un'altra del 20 gennaio ...
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La cancelleria ducale fra culto della "legalitas" e nuova cultura umanistica
Girolamo Arnaldi
Il 4 settembre 1362 il maggior consiglio approvò la convenzione con la quale Francesco Petrarca si impegnava [...] Petrarca (1368) del progetto di stabilirsi, lui e i suoi libri, definitivamente a Venezia, mettessero fine alla stagione che aveva avuto inizio col travagliato dogado di Andrea Dandolo.
All'inizio della primavera del '64 il Petrarca scrisse una ...
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Il "gran" guadagno
Gerhard Rösch
La prima metà del secolo XIII vede costituirsi l'impero commerciale veneziano, dai confini sempre più estesi (1). E d'altronde è proprio in questa prepotente espansione [...] seconda metà del secolo XIII, quando s'avvia la sottomissione dell'Istria, i successi più lusinghieri Venezia li ottiene nei territori immediatamente adiacenti il Dogado.
Quanto più forte la presa sul corso del Po, tanto più salda sarà l'influenza ...
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La circolazione del libro. Biblioteche private e pubbliche
Marino Zorzi
Venezia nel Cinquecento è colma di opere d'arte. Una profusione di sculture, intagli, affreschi anima le facciate di chiese, [...] , Il doge Leonardo Donà. La sua vita e la sua preparazione politica prima del dogado, Padova 1959, p. 32; Federica Ambrosini, Paesi e mari ignoti, Venezia 1982, pp. 9, 13-15; Gaetano Cozzi, Donà, Leonardo, in Dizionario Biografico degli Italiani ...
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Pesca e caccia in laguna
Hannelore Zug Tucci
"Piscare et aucellare"
È innegabile che nel periodo qui considerato l'alimentazione dei centri lagunari sia ancora largamente debitrice alle risorse spontanee [...] ponte di Chioggia, di proprietà del gastaldo Uberto Bolla. Durante il dogado di Pietro Polani, Giovanni Carimanno soleva pescarla a nome dei Bolla, finché il veneziano Domenico Gradenigo, non senza "fortiter dishonorare et manaciare", dichiarò che ...
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La conquista e l'organizzazione dello spazio urbano
Elisabeth Crouzet-Pavan
Lungo tutto il secolo XIII Venezia si propone come una città in movimento: movimento degli individui e del tessuto urbano, [...] ; e la vitalità di Rialto, nuova sede del Dogado, si tradusse in uno sciamare di comunità umane entro e S. Gregorio (819-1199), a cura di Luigi Lanfranchi - Bianca Strina, Venezia 1965.
10. L'analisi che segue si basa sullo spoglio inedito dell'A.S ...
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La cancelleria
Marco Pozza
L'istituzione del cancellier grande
Il 7 aprile del 1261, con una parte il cui testo non è pervenuto nella sua interezza, il maggior consiglio del comune di Venezia nominava [...] Martino da Canal che, descrivendo l'elezione al dogado di Lorenzo Tiepolo avvenuta nel luglio del 1268, ducale dei secoli XI e XII, in AA.VV., Studi veneti offerti a Gaetano Cozzi, Venezia 1992, pp. 31-41; Gli atti originali, I, pp. 17-25; M. Pozza ...
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casatico
casàtico s. m. [der. di casa] (pl. -ci), ant. – Imposta sulle case, spec. a Venezia: fu posta una tassa sui beni stabili di Venezia, e del Dogado, a cui diedero il nome di c. (Botta). Altrove, diritto pagato dai mercanti per tenere...
dogato
(o dogado) s. m. [der. di doge]. – Ufficio e dignità di doge; durata della magistratura di un doge. Si chiamò d. anche il territorio della Repubblica Veneta, e il Palazzo ducale a Venezia.