Musicista tedesco (Niuchuang, Cina, 1903 - Berlino 1975). Studiò con F. E. Koch alla Hochschule für Musik di Berlino, dove poi fu professore di composizione dal 1948 e direttore dal 1953 al 1959. Influenzato [...] inizialmente da Stravinskij, accolse in seguito procedimenti dodecafonici rielaborati attraverso un suo sistema di serializzazione ritmica, detto dei "metri variabili", applicato per la prima volta in Klavier-Ornamente (1950). È autore di lavori ...
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Musicista polacco (Grodzisk Mazowiecki, Varsavia, 1928 - Varsavia 1981). Compiuti gli studî musicali a Łódż e a Varsavia, nel 1949 fondò con Jan Krenz e Kazimierz Serocki il Gruppo 49 per la diffusione [...] Nelle sue composizioni B. ha fuso elementi stilistici ed estetici del passato, soprattutto romantico, con quelli contemporanei, dodecafonici in particolare. Tra le sue opere: Sinfonietta (1949) per orchestra; Cztery eseje ("Quattro saggi", 1958) per ...
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MUSICA (XXIV, p. 124; App. II, 11, p. 372)
Alberto PIRONTI
Il fenomeno musicale più rilevante degli anni seguìti alla fine della seconda guerra mondiale è il sempre crescente affermarsi ed estendersi [...] 1947, e Introduction à la musique des douze sons, ivi 1949), e l'inglese Humphrey Searle. Ma la diffusione della dodecafonia, che per vario tempo era stata considerata come un fenomeno circoscritto e legato a un particolare momento storico, ha avuto ...
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Sistema di composizione musicale, inventato a Vienna da A. Schönberg nei primi anni del 20° secolo. Nella d. i dodici suoni della scala cromatica temperata sono posti in relazione uno con l’altro senza [...] tonica-dominante, nella d. l’unità è ottenuta con l’impiego della serie. Dal suo primo sorgere in poi la musica dodecafonica ha ampliato le sue basi. Dopo Schönberg, e i suoi discepoli A. Berg e A. Webern, hanno continuato questa tecnica altri ...
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Musicista (Vienna 1874 - Los Angeles 1951). Si può considerare un autodidatta, sebbene una severissima coscienza artistica e un profondo studio dei classici lo sorreggessero in tale autoeducazione. Il [...] tonali classici, condusse in seguito S. all'elaborazione di un complesso di norme, cui egli diede il nome di dodecafonia (v.). Il sistema dodecafonico, applicato da S. per la prima volta nei 5 Klavierstücke op. 23 e poi usato con maggiore o minore ...
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Musicista (Vienna 1885 - ivi 1935). Dapprima autodidatta, dal 1904 al 1910 studiò regolarmente con A. Schönberg, divenendo uno dei suoi più insigni allievi e uno dei principali rappresentanti della nuova [...] musicale del nostro secolo. A partire dal Concerto da camera (1925) e dalla Suite lirica, B. si valse dei procedimenti dodecafonici, ma egli, fra gli esponenti della scuola viennese, fu quello che maggiormente sentì i legami con il passato e cercò di ...
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DALLAPICCOLA, Luigi
Bianca Maria Antolini
Nacque a Pisino d'Istria il 3 febbr. 1904, da Pio, preside del locale liceo di lingua italiana, e da Domitilla Alberti; fu lo stesso D. a mettere in rilievo [...] G. Zaccaro, W. E. von Lewinsky, M. Mila, F. D'Amico, L. Pinzauti, G. Petrassi, G. Contini, P. Petrobelli); M. Mila, Sulla dodecafonia di D., in Annali della Scuola normale super. di Pisa, classe di lettere e filosofia, s. 3, VI (1976), pp. 1097-1122 ...
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Bernstein, Leonard
Marta Tedeschini Lalli
Compositore e direttore d'orchestra statunitense, nato a Lawrence (Massachusetts) il 25 agosto 1918 e morto a New York il 14 ottobre 1990. Tra i maggiori direttori [...] B. integra molti stili diversi tra cui la canzone popolare melodica oppure i ritmi estremi di ispirazione stravinskiana e dodecafonica. Alcune delle canzoni del film, come Maria, Somewhere, Tonight, I feel pretty, o la danza di America sono rimaste ...
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Musicista e compositore italiano (Zagarolo 1904 - Roma 2003). Socio dell'Akademie der Kunste di Berlino dal 1958 e della Académie Royale de Belgique dal 1965, a P. è stata conferita la laurea honoris causa [...] strumenti (1960), Seconda serenata-trio (1962). Nei lavori successivi P. mostrò interesse per una rilettura dei testi dodecafonici, oltre a una personale attenzione agli sperimentalismi dell'avanguardia: Musica di ottoni e timpani (1963), Estri per ...
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CASTELNUOVO TEDESCO, Mario
Cesare Orselli
Nacque a Firenze il 3 apr. 1895 da Amedeo e Noemi Senigaglia, in una fami,glia di banchieri ebrei. Dalla madre ricevette le prime lezioni di pianoforte, per [...] , il C. sceglie la strada di un discreto isolamento; nel 1951 scrive un Preludio e Fanfara per organo (due studi dodecafonici), testimonianza della sua intelligenza sempre vigile, ma sarà solo un episodio, in una carriera condotta fino in fondo all ...
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dodecafonia
dodecafonìa s. f. [comp. di dodeca- e -fonia]. – Sistema di composizione musicale, introdotto nei primi decennî del sec. 20°, in cui i dodici suoni della scala cromatica temperata (quelli, per es., producibili con i 12 tasti bianchi...