Musicista tedesco (Monaco 1905 - ivi 1963). Cominciò ad affermarsi come compositore nel 1935, ma, osteggiato dal regime nazista, emerse soprattutto dopo la fine della guerra, ponendosi fra i più noti musicisti [...] generazione. Pur adottando spesso forme classiche, egli si valse di un linguaggio fortemente influenzato dall'atonalità della dodecafonia. Fra i suoi lavori figurano l'opera teatrale Des Simplicius Simplicissimus Jugend (comp. 1934, rappr. Colonia ...
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Arte e letteratura
In ambito artistico e letterario si designano a. storiche i movimenti e gruppi sorti alla fine del 19° sec. e affermati nei primi decenni del 20°: simbolismo, fauvismo, cubismo, futurismo, [...] linguaggio tonale, già sentita alla fine del secolo precedente, fu portata alle estreme conseguenze dell’atonalità e della dodecafonia con A. Schönberg, A. Berg e A. Webern; la liberazione del ritmo trovò soluzioni avanzatissime con I. Stravinskij ...
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Stato dell’Europa settentrionale; i confini hanno una lunghezza che raggiunge i 4400 km, di cui circa un terzo rappresentati da coste (a S Golfo di F.; a O Golfo di Botnia, entrambi dipendenze del Mare [...] di altri paesi europei. Nel periodo tra le due guerre mondiali abbiamo compositori come A. Merikanto, vicino all’espressionismo e alla dodecafonia, U.K. Klami, nell’orbita del neoclassicismo di M. Ravel e C.-A. Debussy, E. Englund che si ricollega a ...
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Stato insulare nell’Atlantico settentrionale, tra 63°24′ lat. N e il Circolo Polare, e fra 13°30′ e 24°25′ long. O. Dista oltre 800 km dalle coste settentrionali della Scozia e un migliaio di km da quelle [...] quali si formarono od operarono all’estero, A. Thronsteinson (1870-1962), S. Einarsson (1877-1939), P. Isólfsson (1893-1974) e S. Dórdarson (1895-1968). Esiste poi un gruppo di musicisti contemporanei vicini alla dodecafonia e allo sperimentalismo. ...
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Stato dell’Europa centro-settentrionale. Il suo territorio comprende la maggior parte della penisola dello Jylland, il cui lembo più meridionale appartiene alla Germania, e alcune centinaia di isole. La [...] danesi del Novecento (tra questi J.L. Emborg, E. Reesen, J. Bentzon, K. Jeppesen, figura di rilievo anche in ambito musicologico). Si sono segnalati, inoltre, i musicisti F. Weis, J. Maegaard (teorico danese della dodecafonia), O. Mortensen. ...
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PORTOGALLO
Claudio Cerreti
Bruno Tobia
Luciana Stegagno Picchio
Giulia Baratta
José-Augusto França
Juan Bassegoda Nonell
Nicola Balata
Stefania Parigi
(XXVIII, p. 32; App. I, p. 947; II, II, [...] (1934) e n. 2 (1942) e le Suites portuguesas nn. 1-4, scritte fra il 1925 e il 1956. Fra folclorismo e dodecafonia si muove in quegli stessi anni un terzo compositore della generazione più anziana, C. Carneyro (1895-1963).
A partire dagli anni Trenta ...
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UNGHERIA
Ferruccio Nano
Martina Teodoli
Gyo¿ Szabó
Maria Rosa Mezzi
Miklós Sulyok
Ada Francesca Marcianò
Nicola Balata
Angela Prudenzi-Judit Pinter
(XXXIV, p. 674; App. I, p. 1086; II, II, p. [...] risentono entrambi dell'opera di Bartók nelle composizioni degli anni Venti e Trenta, più tardi approdati allo studio della dodecafonia e del serialismo, e F. Szabó (1902-1969), che persegue nelle composizioni degli anni Venti la sintesi di musica ...
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(XII, p. 59; App. I, p. 491; II, I, p. 736; III, I, p. 457; IV, I, p. 556)
Con la nuova costituzione (1976) si è provveduto a modificare la divisione amministrativa del paese, che è stato ripartito in [...] di musicisti cubani.
La sua esperienza di compositore passa attraverso diverse tappe: da quella sperimentale (atonalismo e dodecafonia) alla neo-classica e neo-nazionalista negli anni Quaranta e Cinquanta, fino all'adesione al serialismo e post ...
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PERÚ
*
Alfredo Romeo
Antonio Melis
Samuel Montealegre
Nicola Balata
Stefania Parigi
(XXVI, p. 873; App. I, p. 927; II, II, p. 525; III, II, p. 392; IV, II, p. 764)
Nel 1991 le stime anagrafiche [...] D. Santa Cruz al conservatorio di Santiago del Chile (1950), durante gli anni Sessanta si è dedicato alla tecnica dodecafonica, soprattutto in opere orchestrali come la Sinfonia (1960) e le Laudes (1963), e al serialismo, rielaborando in pari tempo ...
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FRANCIA
Giuliano Bellezza
Giannandrea Falchi
Bruno Tobia
Jacqueline Risset
Eugenia Equini Schneider
Marina Righetti Tosti-Croce
Jean-Louis Froment
Claudio Varagnoli
Nicola Balata
Stefania Parigi
(XV, [...] della musica francese nella seconda metà del secolo. Successore spirituale di R. Leibowitz − il primo a introdurre in F. la dodecafonia di Webern −, egli pone le basi della nuova musica in un testo del 1949, Quatre Etudes de rythme (in particolare ...
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dodecafonia
dodecafonìa s. f. [comp. di dodeca- e -fonia]. – Sistema di composizione musicale, introdotto nei primi decennî del sec. 20°, in cui i dodici suoni della scala cromatica temperata (quelli, per es., producibili con i 12 tasti bianchi...