LUALDI, Adriano
Virgilio Bernardoni
Nacque il 22 marzo 1885 a Larino, nel Molise, da Riccardo e da Italia Vianello Moro. Studiò con Stanislao Falchi al liceo musicale di S. Cecilia di Roma, dove portò [...] Maggio musicale fiorentino del 1954, sostituì il finale originale con una Passacaglia del mondo alla rovescia, caricatura esplicita della dodecafonia.
Nel 1947 assunse la direzione del conservatorio di Firenze e la tenne fino al 1956. Tra le ultime ...
Leggi Tutto
VLAD, Roman Alfred
Angela Carone
– Nacque a Černivci (in Romania, oggi Ucraina; Cernăuți in romeno, capitale del Ducato di Bucovina) il 29 dicembre 1919, primogenito di Miron, magistrato, e di Alma [...] Cristo morto di Jean Paul Richter, 1955) e di cui peraltro resta traccia nell’intera sua produzione.
Il linguaggio dodecafonico, spesso impiegato non senza licenze, coesiste nei decenni sia con tecniche aleatorie (ravvisabili per esempio in Ode super ...
Leggi Tutto
CONTILLI, Gino
Sergio Martinotti
Nato a Roma il 19 aprile dell'anno 1907 da Maurizio e da Anna Colarossi, fu "fanciullo cantore" alla basilica di S. Giovanni in Laterano sotto la guida di R. Casimiri. [...] . 191 s;M. Mila, La suite di G. C., in La Rassegna musicale, XXVII (1957), pp. 169 s.; R. Vlad, Storia della dodecafonia, Milano 1958, pp. 221 s.; G. Zaccaro, G. C., Milano 1980 (contiene, oltre ai cenni biogr. ed al profilo critico, testimonianze di ...
Leggi Tutto
RENOSTO, Paolo
Simone Caputo
RENOSTO, Paolo. – Nacque a Firenze il 10 ottobre 1935, da Bruno, ferroviere, e da Assunta Bucci, casalinga. Primogenito, ebbe una sorella, Giovanna.
Iniziò a studiare pianoforte [...] nuovo, in un concerto monografico. In queste prime prove Renosto puntò ad assimilare l’eredità della libera atonalità e della dodecafonia; non meno evidente fu la lezione di Dallapiccola. Il 23 marzo 1962 fu eseguito a Firenze (Concerti di Vita ...
Leggi Tutto
GENTILUCCI, Armando
Gianluigi Mattietti
Nacque a Lecce l'8 ott. 1939 da Ottorino, compositore, e Margherita Sallusti, autrice di testi poetici e teatrali. La famiglia si trasferì a Milano quando il [...] non meno importanti furono anche G.F. Ghedini e L. Dallapiccola, dal quale il G. apprese a fondere insieme mèlos e dodecafonia, come dimostrano i Canti da "Estravagario" di P. Neruda (1965). Il modello principale per il G. fu tuttavia L. Nono, al ...
Leggi Tutto
CASELLA, Alfredo
Ariella Lanfranchi
Nacque a Torino il 25 luglio 1883 da Carlo e Maria Bordino. Negli anni trascorsi nella città natale (fino al 1896) non frequentò, neanche saltuariamente, scuole o [...] 1958, pp. 35 ss.; F. K. Prieberg, Lexikon der neuen Musik, München 1958, pp. 71 ss. e passim;R. Vlad, Storia della dodecafonia, Milano 1958, pp. 194 ss. e passim; Twientieth Century Music: a Symposium, a cura di R. Myers, London 1960, pp. 156 ss ...
Leggi Tutto
RAMPAZZI, Teresa
Laura Zattra
RAMPAZZI, Teresa (nata Rossi). – Nacque a Vicenza il 31 ottobre 1914 da Leonardo Rossi, proprietario terriero originario di Venezia di famiglia benestante, e da Marie Gregorin, [...] di Darmstadt. Qui ascoltò il generatore di onde di Herbert Eimert e ne rimase affascinata; si appassionò inoltre alla dodecafonia e al serialismo integrale. Nel 1956 a Padova il clarinettista Elio Peruzzi le propose di formare il Trio Bartók con ...
Leggi Tutto
MEDICUS, Valdemaro (Valdo)
Francesca Vacca
– Nacque a Venezia il 5 ott. 1896 da Augusto ed Elisabetta Clara Hentz. La famiglia, austro-svizzera di religione luterana, si era trasferita in Italia alla [...] di J. Brahms, poiché il maestro, pur se in quel periodo stava approdando alla svolta compositiva radicale della dodecafonia, come insegnante era estremamente rigoroso e tradizionale. D’altra parte, il clima culturale che si respirava a Vienna ...
Leggi Tutto
DONATONI, Franco
Alessandro Solbiati
Nato a Verona il 9 giugno 1927, primo e unico figlio di Silvio e Dolores De Stefani, è uno dei massimi compositori europei della seconda metà del Novecento; ha rappresentato [...] Bruno Maderna, incontrato nel 1953, di lui maggiore di sette anni, lo introdusse alla conoscenza e all’esperienza della dodecafonia e del serialismo, affrontate nella certezza che ‘lo si dovesse fare’, ma senza un’intima convinzione («avrei imboccato ...
Leggi Tutto
RICCITELLI, Primo
Silvio Paolini Merlo
RICCITELLI, Primo (all’anagrafe Pancrazio). – Nacque a Cognoli di Campli, in provincia di Teramo, il 9 agosto 1875, da Giuseppe, piccolo proprietario terriero, [...] 1932; F. Manocchia, Verità sul “Capitan Fracassa”, in Il Messaggero dell’Abruzzo, 7 marzo 1952; G. Pannain, Verismo e dodecafonia in tre opere sintetiche. Novità musicale al Teatro dell’Opera, in Il Tempo, Roma 20 aprile 1962; F. Nicolodi, Musica e ...
Leggi Tutto
dodecafonia
dodecafonìa s. f. [comp. di dodeca- e -fonia]. – Sistema di composizione musicale, introdotto nei primi decennî del sec. 20°, in cui i dodici suoni della scala cromatica temperata (quelli, per es., producibili con i 12 tasti bianchi...