Musicista (n. Budapest 1905 - m. presso Johannesburg 1960). Studiò composizione con Z. Kodály e violoncello con A. Schiffer. Dal 1935 si stabilì a Londra, dove, naturalizzato inglese, insegnò al Morley [...] College. Compose musiche teatrali, orchestrali, corali e da camera, influenzate principalmente dalla dodecafonia e dal jazz. Tra i suoi lavori, il più impegnativo è la cantata Ulysses (dal romanzo di Joyce) per tenore, coro e orchestra (1946-47). ...
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Musicista olandese (L'Aia 1905 - Amsterdam 1968). Figlio del compositore Willem (Amsterdam 1874 - Eindhoven 1948), studiò con H. Zagwijn a Rotterdam e con W. Pijper a Utrecht. Autore di lavori teatrali, [...] orchestrali, vocali-orchestrali, corali, da camera, si era accostato da ultimo alla dodecafonia. L'ultima sua opera, La symphonie pastorale, è stata rappresentata a Rouen nel 1968. ...
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Musicista statunitense (Portland, Oregon, 1917 - Lafayette, Indiana, 2003). Allievo di H. Cowell e di A. Schönberg, compose opere teatrali, balletti, lavori strumentali (con largo uso delle percussioni), [...] liriche per canto con pianoforte e con orchestra, in un linguaggio oscillante fra la politonalità, l'atonalità e la dodecafonia. ...
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Rosenman, Leonard
Nicola Campogrande
Compositore statunitense, nato a New York il 7 settembre 1924. Attratto dai postulati artistici della seconda scuola viennese, ha sempre mantenuto fede ai dettami [...] di The cobweb (La tela del ragno) di Vincente Minnelli, in cui per la prima volta negli Stati Uniti la tecnica dodecafonica entrava nella musica da film; e quella di Rebel without a cause (1955; Gioventù bruciata), il cui commento musicale unisce all ...
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MUSICA (XXIV, p. 124; App. II, 11, p. 372)
Alberto PIRONTI
Il fenomeno musicale più rilevante degli anni seguìti alla fine della seconda guerra mondiale è il sempre crescente affermarsi ed estendersi [...] 1947, e Introduction à la musique des douze sons, ivi 1949), e l'inglese Humphrey Searle. Ma la diffusione della dodecafonia, che per vario tempo era stata considerata come un fenomeno circoscritto e legato a un particolare momento storico, ha avuto ...
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Musicista tedesco (Monaco 1905 - ivi 1963). Cominciò ad affermarsi come compositore nel 1935, ma, osteggiato dal regime nazista, emerse soprattutto dopo la fine della guerra, ponendosi fra i più noti musicisti [...] generazione. Pur adottando spesso forme classiche, egli si valse di un linguaggio fortemente influenzato dall'atonalità della dodecafonia. Fra i suoi lavori figurano l'opera teatrale Des Simplicius Simplicissimus Jugend (comp. 1934, rappr. Colonia ...
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Musicista austriaco (Vienna 1900 - Palm Springs 1991). Studiò a Vienna con F. Schreker, entrando poi in relazione con la scuola schönberghiana e con le altre correnti più avanzate della musica contemporanea. [...] di compositore affiancò anche quelle di direttore d'orchestra, pianista e musicologo, quest'ultima soprattutto in favore della dodecafonia. Nel 1937 si trasferì negli USA, di cui acquisì la cittadinanza nel 1945, e insegnò in varie università ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Germana Schiassi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’opera musicale di Igor Stravinskij per un trentennio circa si identifica con i principali [...] e al serialismo. Questo passaggio avviene in realtà in un quadro di continuità con la poetica neoclassica: la dodecafonia è approcciata da Stravinskij in quanto materiale già fortemente storicizzato, e al contempo espressione emblematica di un ideale ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Stefano Tomassini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’opera dei tre compositori appartiene a quell’eccezionale tratto di storia culturale [...] Moses und Aron, 1930-1932; A survivor from Warsaw per voci maschili e orchestra op. 36, 1947).
Anche l’adozione del metodo dodecafonico da parte di Berg e di Webern è tale da fugare ogni sospetto di epigonismo. In Berg risalta la funzione di una ...
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Stockhausen, Karlheinz
Stockhausen, Karlheinz. – Compositore tedesco (Mödrath 1928 - Kürten-Kettenberg 2007). Dopo gli studi presso il conservatorio e l’università di Colonia, si perfeziona a Parigi [...] D. Milhaud. Approfondisce in seguito lo studio dell’acustica e della cibernetica all'università di Bonn e si avvicina alla dodecafonia di A. Schönberg e A. Webern, entrando in contatto con il serialismo integrale di P. Boulez. Docente di composizione ...
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dodecafonia
dodecafonìa s. f. [comp. di dodeca- e -fonia]. – Sistema di composizione musicale, introdotto nei primi decennî del sec. 20°, in cui i dodici suoni della scala cromatica temperata (quelli, per es., producibili con i 12 tasti bianchi...