Trasformazione delle cellule
Renato Dulbecco
di Renato Dulbecco
Trasformazione delle cellule
sommario: 1. Introduzione: a) trasformazione permanente e abortiva; b) il fenotipo delle cellule trasformate; [...] 6 basi e la sua frequenza, se le basi si susseguono a caso, è molto bassa.
In pratica si osserva che un piccolo DNA virale, come quello del virus del polioma che presenta circa 5.000 basi per catena, non è tagliato affatto da alcuni enzimi; altri lo ...
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In genetica molecolare, tratto di DNA ripetuto molte volte, caratterizzato da una sequenza di due o tre nucleotidi ripetuta in gruppi sparsi in tutto il genoma. La lunghezza del m. varia da individuo a [...] 50 volte consecutive; le ripetizioni sono presenti in media ogni 10.000 basi circa. In genere il m. CA fiancheggia sequenze di DNA presenti una sola volta nel genoma, dette sequenze uniche. Con la PCR si può amplificare un m. usando inneschi (primer ...
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In genetica molecolare, sequenza di DNA (10-15 coppie di basi) ripetuta molte volte in un determinato tratto cromosomico, il quale viene detto regione ipervariabile; tali regioni differiscono da individuo [...] a individuo. I m. costituiscono dei marcatori utili per la costruzione di mappe genetiche mediante l’analisi di associazione o linkage (➔ mappa) ...
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Nome dato da W. Flemming (1879) a quella parte della sostanza di cui è costituito il nucleo cellulare che si colora intensamente con i coloranti basici usati nella tecnica istologica (ematossilina, blu [...] La c. infatti è un complesso nucleoproteico stabile comprendente DNA e proteine acide e basiche (principalmente istoni); a hanno significato genetico diverso: nello stato eterocromatico condensato il DNA è inattivo e non viene trascritto in RNA; si ...
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stampo In genetica, la singola elica di DNA che serve a specificare la sequenza nucleotidica di un’elica nuova complementare di DNA o di RNA. ...
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Nome di un gruppo di virus a DNA. Il potere patogeno è specie-specifico: nell’uomo sono particelle del diametro di 65-150 nm, di forma icosaedrica, con capside simile a quella dell’herpes simplex. L’infezione [...] da c. è detta malattia citomegalica: nell’uomo adulto provoca quadri clinici non gravi, talora clinicamente silenti; di rilievo il rischio di infezione nelle gestanti con possibile trasmissione al feto ...
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Gene
GGuido Pontecorvo
di Guido Pontecorvo
Gene
Sommario: 1. Cenni storici. 2. 1900-1915: i geni come perle di una collana. 3. 1940-1955: le unità elementari della genetica. 4. Il gene oggi. □ Bibliografia.
1. [...] e la dimostrazione data da A. D. Hershey e M. Chase (v., 1952) che in un virus batterico è il DNA, e non la proteina, che inizia la moltiplicazione virale all'interno della cellula ospite. Così a partire dal 1952 si ebbero validi motivi per ritenere ...
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In genetica molecolare, trasferimento nelle cellule eucariotiche di DNA, RNA o di altri composti incapsulati in una vescicola fosfolipidica. Per facilitarne il passaggio attraverso la membrana cellulare, [...] es., hanno una carica positiva sulla superficie esterna e si legano a molecole di DNA carico negativamente per formare un complesso lipide-DNA, detto lipoplesso. Sperimentazioni cliniche condotte su pazienti affetti da mucoviscidosi nei quali è stato ...
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Dulbecco, Renato
Antonio Fantoni
Una vita per il DNA
Renato Dulbecco, nato nel 1914, ha lavorato fino a tarda età giungendo ad alcune delle più grandi scoperte nella biologia dei virus, dei tumori e, [...] impresa scientifica entusiasmante. Ha proposto che i laboratori di genetica di tutto il mondo si unissero per descrivere l'intero DNA dell'uomo e ha fondato il Progetto genoma umano seguendone negli anni le fasi e i successi e continuando a lavorarvi ...
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organismi geneticamente modificati
Margherita Fronte
Esseri viventi ottenuti modificando il DNA
Le biotecnologie permettono di modificare il DNA di piante e animali, creando esseri viventi con caratteristiche [...] sicura per la salute e per l’ambiente; infatti, non è per ora possibile prevedere tutti gli effetti che una modifica del DNA avrà sull’organismo su cui si è intervenuti. Si teme che l’introduzione di un gene nuovo in una pianta destinata a diventare ...
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DNA
〈di-ènne-a〉 s. m. – 1. In biochimica, sigla dell’ingl. De(s)oxyriboNucleic Acid, usata molto spesso anche in Italia in luogo dell’equivalente sigla ital. ADN. Per i virus a DNA, v. desossivirus. DNA complementare o c-DNA: DNA a filamento...
impronta2
imprónta2 s. f. [der. di improntare1]. – 1. Segno che lascia un corpo impresso su un altro: fare, lasciare un’i.; cancellare le i.; l’i. del sigillo, del conio, dei caratteri di stampa; le i. delle zampe del gatto sul tappeto; l’i....