ultravioletto Termine riferito alla radiazione elettromagnetica avente frequenza maggiore di quella massima delle radiazioni visibili, pari a 7,5∙1014 Hz, corrispondente al colore violetto.
Fisica
Con [...] in varie sostanze, hanno notevoli effetti biologici (per es., in caso di eccessiva esposizione, alterazioni della struttura del DNA).
Sulle proprietà fisiche e fisico-chimiche ora ricordate sono fondati i vari tipi di rivelatori. Tra questi, quelli ...
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complessità Caratteristica di un sistema (perciò detto complesso), concepito come un aggregato organico e strutturato di parti tra loro interagenti, in base alla quale il comportamento globale del sistema [...] geni varia tra 500 e 8000. La maggioranza degli Eucarioti possiede, invece, qualcosa come 50.000 geni e un contenuto di DNA estremamente differente, variabile tra 8,8×106 bp e 6,9×1011 bp. Evolutivamente, la comparsa della sessualità ha provocato un ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1941-1950
1941-1950
1941
Le successioni esatte. Introdotte in una nota sui gruppi di coomologia (priva di dimostrazioni) dal polacco Witold Hurewicz ed estensivamente [...] per operare necessitano della presenza di altre sostanze 'd'innesco' che, per il momento, non sono conosciute.
Il DNA è il principio trasformante dello pneumococco. Oswald T. Avery, Colin MacLeod e Maclyn McCarty della Rockefeller University di New ...
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(App. III, I, p. 532; IV, I, p. 669)
Con e. ci si riferisce oggi a un complesso molto vasto di attività spesso appartenenti ad ambiti disciplinari e produttivi all'apparenza eterogenei. Purtuttavia gli [...] venire studiata e utilizzata (elaborata) dipende totalmente dal supporto che la veicola. Non c'è dubbio infatti che il DNA sia portatore di un'informazione, attinente però alla biologia, e che un testo scritto veicoli un'informazione che interessa ...
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Notizia, dato o elemento che consente di avere conoscenza più o meno esatta di fatti, situazioni, modi di essere. In senso più generale, anche la trasmissione dei dati e l’insieme delle strutture che la [...] e M. Chase (1952) sui batteriofagi dimostrarono che la sostanza che reca e trasmette l’i. genetica è il DNA. L’avvento della biologia molecolare ha reso possibile la conoscenza della struttura degli acidi nucleici, la decifrazione del codice genetico ...
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Raggi X: sorgenti intense
Giancarlo Ruocco
Francesco Sette
La radiazione elettromagnetica è uno strumento di indiscutibile importanza per studiare il mondo che ci circonda un mondo costituito da atomi [...] l'intervallo dei raggi X. Rosalind Franklin e Maurice Wilkins utilizzarono i raggi X per misurare la diffrazione da un cristallo di DNA, permettendo così a James D. Watson e Francis H.C. Crick di identificare nel 1953 la struttura a doppia elica del ...
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Procedimento logico, mediante il quale si passa dalla considerazione di casi particolari a una conclusione universale.
Nel linguaggio scientifico, in genere, modificazione che determinate proprietà di [...] ben conosciuto. L’enzima è costituito da una subunità grande e una piccola. I geni che codificano le due subunità, in alcune piante, sono localizzati nel DNA del cloroplasto, mentre in altre piante i geni della subunità piccola sono localizzati nel ...
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Venticinquesima e ultima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Nell’alfabeto greco primitivo la z aveva una forma simile a un I con i due tratti orizzontali piuttosto lunghi, ma prese per tempo la [...] latino (per es., azione, lat. actio -onis; corruzione, dal lat. corruptio -onis). biologia Si indica con Z-DNA una struttura a doppia elica del DNA in cui sono presenti gli usuali legami idrogeno fra le coppie di basi, ma l’elica formata dalle due ...
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Sole
Pietro Santoianni
La vita sul nostro pianeta dipende dalla luce solare: l'esistenza di forme viventi è condizionata da una fonte di energia sufficiente ad alimentare le complesse modificazioni [...] da UVB, il cromoforo maggiormente implicato sembrerebbe essere il DNA, in quanto capace di assorbire quelle lunghezze d'onda sembra fornire alcuna protezione nei confronti del danno al DNA che viene indotto dall'UV. La pigmentazione ritardata può ...
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aberrazione
aberrazióne [Der. del lat. aberratio -onis "scostamento da una norma" e, estensiv., "difetto, errore", da aberrare "scostarsi", comp. di ab e errare "vagare"] [ELT] In un tubo a raggi catodici, [...] ottico, mentre per quelle alterazioni strutturali che coinvolgono solo localmente un numero ristretto di coppie di basi consecutive del DNA, cambiandone l'ordine o il numero, viene usato il termine di mutazione; sono, in partic., a. cromosomiche il ...
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DNA
〈di-ènne-a〉 s. m. – 1. In biochimica, sigla dell’ingl. De(s)oxyriboNucleic Acid, usata molto spesso anche in Italia in luogo dell’equivalente sigla ital. ADN. Per i virus a DNA, v. desossivirus. DNA complementare o c-DNA: DNA a filamento...
impronta2
imprónta2 s. f. [der. di improntare1]. – 1. Segno che lascia un corpo impresso su un altro: fare, lasciare un’i.; cancellare le i.; l’i. del sigillo, del conio, dei caratteri di stampa; le i. delle zampe del gatto sul tappeto; l’i....