regolazione trascrizionale
Armando Felsani
Controllo dell’espressione genica a livello della trascrizione di RNA; in questa definizione è compreso qualsiasi processo capace di modulare la frequenza, [...] all’interno della sequenza del gene. Alcune proteine regolatrici si legano direttamente alle sequenze segnale del DNA (fattori trascrizionali), altre invece si legano in maniera indiretta (cofattori, proteine scaffold), tramite interazione con i ...
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proteoma
Mauro Capocci
Termine derivato dalla fusione delle due parole ‘proteina’ e ‘genoma’, che sta a indicare l’insieme di tutte le proteine espresse dal genoma di un organismo. Diversamente dal [...] sono in numero superiore ai geni, a causa dei numerosi meccanismi che possono intervenire nelle fasi di trascrizione del DNA. Il cosiddetto alternative splicing è il meccanismo più importante, che consiste nella possibilità di leggere in modo diverso ...
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Virus oncogeno della famiglia Papovaviridae, così chiamato in riferimento alla molteplicità delle forme neoplastiche che esso provoca nel topo; raramente è causa di encefalopatie nell’uomo. Nel virus del [...] molecolare 22.000. L’antigene T è una proteina che, legandosi a diversi siti della regione di controllo del DNA, determina l’inizio della replicazione, blocca la trascrizione dei geni precoci e promuove la trascrizione di quelli tardivi. L’antigene ...
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RITMI BIOLOGICI
Michele Sarà
Generalità. - Molte attività fisiologiche e aspetti del comportamento di animali e vegetali sono regolate secondo andamenti ritmici. S'intende per r. b. qualsiasi serie [...] , è un fenomeno ritmico in cui si succedono l'interfase con crescita della massa cellulare (periodo G), la replicazione del DNA (periodo S) e la divisione vera e propria della cellula (periodo G2). Anche a livello biochimico vi sono oscillatori ...
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GFP (Green fluorescent protein)
Proteina fluorescente utilizzata come sonda in biologia molecolare e cellulare. La GFP di Aequorea victoria è diventata a partire dagli anni Novanta del secolo scorso uno [...] ), ma anche di proteine fluorescenti, che modificano il colore della luce emessa. Dopo il clonaggio del cDNA (DNA complementare) della GFP, Martin Chalfie e collaboratori hanno mostrato che, grazie alla fluorescenza di GFP, era possibile identificare ...
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perdita di eterozigosità
Andrea Levi
Perdita della funzione di un allele in condizioni in cui l’altro sia già non funzionale. Di perdita di eterozigosità (o LOH, Loss of heterozygosity) si parla generalmente [...] o inducendo la morte cellulare (apoptosi) di quelle cellule in cui si siano verificate alterazioni a livello del DNA. L’ipotesi, inizialmente formulata da Alfred G. Knudson, è che le funzioni degli oncosoppressori siano inattivate attraverso due ...
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Biologia
C. genica Fenomeno di ricombinazione genetica non reciproca, che consiste nella trasformazione (gene conversion) di un allele selvatico in un allele mutante o viceversa. Il processo, che si verifica [...] c. genica sarebbe la formazione, in un individuo eterozigote per un allele normale e uno mutato, di un tratto di DNA eteroduplex (cioè di una regione formata da due filamenti fra loro non complementari perché di diversa origine). In seguito, con ...
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Cellula androgenetica
(*)
Cellula uniparentale, ossia derivata dalla fusione di due genomi paterni. Durante lo sviluppo dei Mammiferi, i genomi dei genitori non sono funzionalmente equivalenti, in quanto [...] dalla madre. L’altro allele parentale viene, infatti, mantenuto in uno stato represso mediante la metilazione del DNA, una delle più importanti modificazioni epigenetiche. Alcuni geni sottoposti a imprinting sono raggruppati in particolari domini ...
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idrogenosoma
Roberto Ligrone
Organello cellulare delimitato da due membrane, presente in microrganismi eucariotici anaerobi parassiti o simbionti di animali, tra cui flagellati parabasalidi (Trychomonas), [...] H+, con produzione di H2, CO2 e ATP. Diversamente dai mitocondri, gli idrogenosomi di solito non contengono né ribosomi né DNA; tuttavia negli idrogenosomi di Nyctiotherus ovalis è stata riportata la presenza di particelle simili a ribosomi e di un ...
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In genetica, gene non funzionale con omologia di sequenza a un gene strutturale conosciuto. Gli p. differiscono dai corrispondenti geni strutturali attivi per mutazioni di basi e per la presenza di sequenze [...] Tali p. rappresentano sequenze di RNA rielaborate, a opera della trascrittasi inversa, in molecole di DNA e successivamente inserite nel DNA genomico. Questi p. elaborati derivano pertanto da un evento di trasposizione (➔ trasposone) che coinvolge un ...
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DNA
〈di-ènne-a〉 s. m. – 1. In biochimica, sigla dell’ingl. De(s)oxyriboNucleic Acid, usata molto spesso anche in Italia in luogo dell’equivalente sigla ital. ADN. Per i virus a DNA, v. desossivirus. DNA complementare o c-DNA: DNA a filamento...
impronta2
imprónta2 s. f. [der. di improntare1]. – 1. Segno che lascia un corpo impresso su un altro: fare, lasciare un’i.; cancellare le i.; l’i. del sigillo, del conio, dei caratteri di stampa; le i. delle zampe del gatto sul tappeto; l’i....