silenziatore di geni
Stefania Azzolini
Fattore che interviene nel silenziamento dell’espressione genica. Il silenziamento dei geni è un meccanismo epigenetico di regolazione negativa che coinvolge i [...] figlie dopo la divisione cellulare. Un’altra modalità di silenziamento è rappresentata dalla metilazione di alcune citosine del DNA che determina la repressione trascrizionale. In una tipica cellula di eucariote superiore, poco meno del 50% dei geni ...
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Schekman, Randy Wayne. – Biologo statunitense (n. Saint Paul 1948). Dopo aver conseguito la laurea in Scienze molecolari presso l’Università della California nel 1971, nel 1975 ha conseguito un dottorato [...] di ricerca presso la Stanford University per la ricerca sulla replicazione del DNA ed è stato caporedattore della prestigiosa rivista Proceedings of National Academy of Sciences. Attualmente è professore presso l’Università di Berkeley in California. ...
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Proteina ad alto peso molecolare che costituisce microfibrille di 10 nm di diametro presenti nella matrice extracellulare di numerosi tessuti, tra i quali la pelle, i polmoni, i reni, la cartilagine e [...] i tendini, e il rivestimento dei vasi sanguigni. Studi sul DNA clonato che codifica la f. hanno dimostrato che essa è costituita da 1973 amminoacidi ed è ricca in cisteina, un amminoacido che contiene zolfo, la cui presenza è un indice della ...
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Biologia
Presenza in una popolazione di due o più genotipi per un dato carattere, o anche l’esistenza di una variazione fenotipica in una popolazione. Si parla di p. genetico quando un carattere mendeliano [...] . Questo fenomeno è noto come vantaggio dell’eterozigote e permette di mantenere un p. bilanciato nella popolazione.
P. del DNA
Uno svantaggio dell’elettroforesi per l’osservazione del p. genetico è che essa è in grado di rilevare le variazioni solo ...
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Cohen, Stanley Norman. – Genetista statunitense (n. Perth Amboy 1935). Docente di Genetica dal 1977 presso la Stanford University, ha concentrato i suoi studi sulla resistenza agli antibiotici indotta [...] forbici” per prelevare frammenti di DNA, ha messo a punto il metodo della clonazione del DNA ricombinante, che permette di trasferire in una cellula un gene prelevato dal DNA di una specie diversa. La creazione del primo organismo ...
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Disciplina biologica di sintesi che integra campi diversi della biologia come biochimica, biologia molecolare, fisiologia, biologia cellulare, genetica, anatomia, ricerca sul cancro, neurobiologia, immunologia, [...] si colloca intorno ai primi anni Settanta del Novecento, quando si è iniziato a usare le nuove tecnologie del DNA ricombinante per spiegare come le istruzioni genetiche guidino la formazione di fenotipi composti da tipi cellulari e organi diversi ...
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Biologia
Processo che genera in una cellula diploide o parzialmente diploide nuovi geni o combinazioni cromosomiche che non si trovano in queste cellule o nei loro progenitori. La r. permette di ottenere [...] RecBCD. Una volta che si è formata una estremità 3′−OH libera, la proteina RecA è in grado di legarsi al DNA a singolo filamento e catalizza l’invasione della doppia elica opposta spiazzando uno dei filamenti preesistenti (fig. 2). Successivamente ha ...
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Sigla di ataxia-telangiectasia mutated, nome del gene localizzato sul cromosoma 11, che codifica la proteina ATM, una fosfatidilinositolo 3-chinasi. Il gene e la proteina svolgono un ruolo centrale nei [...] diversi e complessi processi che portano al mantenimento della stabilità della molecola di DNA e sono pertanto considerati come guardiani del genoma. Se mutato, il gene ATM determina l’atassia-teleangiectasia (➔ atassia). ...
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Macromolecole costituite da una, o più, lunghe catene polipeptidiche (dette anche protidi). Le p. costituiscono la classe di molecole organiche più abbondanti in tutti gli organismi viventi; si trovano [...] trascritto nell’RNAm con lo stesso linguaggio (A, G, C, U: l’uracile sostituisce la timina). I filamenti del DNA si separano parzialmente e su uno di essi (stampo) sono attratti i ribonucleotidi complementari, secondo il principio dell’accoppiamento ...
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In biologia animale e vegetale, organismo in via di sviluppo, derivato dall’uovo fecondato, dopo che dalla condizione unicellulare è passato a quella pluricellulare.
In particolare, nell’uomo è detto e. [...] capace, in presenza degli enzimi adatti, di produrre tutti gli RNA che una cellula qualsiasi è in grado di produrre; il DNA isolato, cui si aggiungano gli istoni, diviene silente, cioè incapace di sintetizzare alcun tipo di RNA; se però si aggiungono ...
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DNA
〈di-ènne-a〉 s. m. – 1. In biochimica, sigla dell’ingl. De(s)oxyriboNucleic Acid, usata molto spesso anche in Italia in luogo dell’equivalente sigla ital. ADN. Per i virus a DNA, v. desossivirus. DNA complementare o c-DNA: DNA a filamento...
impronta2
imprónta2 s. f. [der. di improntare1]. – 1. Segno che lascia un corpo impresso su un altro: fare, lasciare un’i.; cancellare le i.; l’i. del sigillo, del conio, dei caratteri di stampa; le i. delle zampe del gatto sul tappeto; l’i....