Medico e microbiologo (Halifax, Canada, 1877 - Nashville, Tennessee, 1955). Dal 1913 al 1947 svolse l'attività di batteriologo al Rockefeller Institute di New York. Gli si deve la dimostrazione che l'informazione [...] genetica viene trasmessa dall'acido desossiribonucleico (DNA) e non da molecole proteiche, come si riteneva in passato. Tali ricerche sono state fondamentali per lo sviluppo della biologia molecolare. ...
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Progetto genoma
Antonio Fantoni
(App. V, iv, p. 290)
Negli anni Novanta vi è stato un grande sviluppo di questo programma di analisi genetica: ora si possono distinguere i risultati ottenuti con i 'piccoli [...] genetica la cui sequenza nucleotidica è stata analizzata erano virus. F. Sanger nel 1977 ha descritto il genoma a elica di DNA singola del fago jx174, di 5386 nucleotidi, e ha successivamente avuto bisogno di cinque anni per definire la sequenza del ...
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azidotimidina
Guido Poli
Primo farmaco antiretrovirale comunemente noto come AZT o zidovudina, approvato per il trattamento della sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS, Acquired immunodeficiency [...] a quella delle polimerasi cellulari e ciò le conferisce la relativa specificità e l’accettabile tossicità, sebbene la DNA polimerasi mitocondriale sia relativamente più sensibile all’AZT (da cui alcuni effetti collaterali a livello di muscolatura ...
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chemioteràpico, fàrmaco Sostanza di sintesi ad azione selettiva nei confronti di determinati agenti morbosi, di tipo infettivo oppure tumorale. In generale, si tratta di sostanze che agiscono selettivamente [...] inibendo il ciclo cellulare a livello sia della mitosi sia della sintesi di DNA. (➔ anche chemioterapia). ...
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MUSCOLARE, SISTEMA
Guglielmo Scarlato-Alessandro Prelle-Maurizio Moggio
(XXIV, p. 89; App. II, II, p. 371; III, II, p. 178; IV, II, p. 539)
Tessuto muscolare. - Negli ultimi anni sono stati compiuti [...] con al loro interno inclusioni cristalline.
In questi ultimi anni, nel quadro delle acquisizioni sulle differenze tra DNA cromosomico e DNA mitocondriale e sulla funzione che quest'ultimo svolge sulla sintesi di subunità di determinati enzimi della ...
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Unità ereditaria localizzata nei cromosomi, che attraverso l’interazione con ambiente interno ed esterno controlla lo sviluppo di un carattere o fenotipo. Può autoreplicarsi ed essere trasmesso ai discendenti. [...] J.D. Watson e F.H.C. Crick (1953) definì il gene come unità chimica.
L’informazione genetica è scritta sul DNA secondo un codice a triplette basato sulla sequenza delle 4 basi (➔ codice). L’espressione del g. non avviene direttamente, ma attraverso ...
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Nel pugilato, l’azione di abbattere un avversario senza che questi riesca a rialzarsi entro 10 secondi, mettendolo fuori combattimento.
In genetica, k. del gene bersaglio, tecnica secondo la quale si sostituisce [...] un gene con un suo derivato inattivo inserendo DNA estraneo in un preciso locus del genoma mediante ricombinazione omologa; una volta integrata nel genoma, la sequenza modificata è trasmessa stabilmente alle cellule figlie. Nelle cellule di mammifero ...
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Biologia
Organismo che trasporta un parassita (batterio patogeno, fungo, protozoo o virus) e lo trasferisce da un individuo (animale o Uomo) a un altro. Sono esempi comuni di v. alcuni animali ematofagi [...] di v. navetta. I v. utilizzati per clonare geni sono diversi a seconda dell’ospite (batterio o cellula eucariote) dove il DNA viene fatto replicare. I v. di clonazione più usati si replicano nei batteri e sono i plasmidi, i batteriofagi e i cosmidi ...
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Schekman, Randy Wayne. – Biologo statunitense (n. Saint Paul 1948). Dopo aver conseguito la laurea in Scienze molecolari presso l’Università della California nel 1971, nel 1975 ha conseguito un dottorato [...] di ricerca presso la Stanford University per la ricerca sulla replicazione del DNA ed è stato caporedattore della prestigiosa rivista Proceedings of National Academy of Sciences. Attualmente è professore presso l’Università di Berkeley in California. ...
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Biologia
Presenza in una popolazione di due o più genotipi per un dato carattere, o anche l’esistenza di una variazione fenotipica in una popolazione. Si parla di p. genetico quando un carattere mendeliano [...] . Questo fenomeno è noto come vantaggio dell’eterozigote e permette di mantenere un p. bilanciato nella popolazione.
P. del DNA
Uno svantaggio dell’elettroforesi per l’osservazione del p. genetico è che essa è in grado di rilevare le variazioni solo ...
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DNA
〈di-ènne-a〉 s. m. – 1. In biochimica, sigla dell’ingl. De(s)oxyriboNucleic Acid, usata molto spesso anche in Italia in luogo dell’equivalente sigla ital. ADN. Per i virus a DNA, v. desossivirus. DNA complementare o c-DNA: DNA a filamento...
impronta2
imprónta2 s. f. [der. di improntare1]. – 1. Segno che lascia un corpo impresso su un altro: fare, lasciare un’i.; cancellare le i.; l’i. del sigillo, del conio, dei caratteri di stampa; le i. delle zampe del gatto sul tappeto; l’i....