Pubertà
Gian Carlo Topi
Si chiama pubertà il periodo della vita umana nel quale l'individuo, sia maschio sia femmina, va incontro a complessi mutamenti morfologici, anatomofisiologici ed endocrinologici, [...] venga a cessare quando si siano raggiunti i valori propri dell'età adulta (che sono a loro volta codificati nel DNA personale). Per quanto concerne le ossa, sappiamo che la loro crescita termina con la saldatura delle cartilagini di coniugazione (o ...
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(XIII, p. 932)
Con il termine generico e. indichiamo tutte quelle patologie che colpiscono il sistema emopoietico. In questa sede ci limiteremo a descrivere brevemente alcune delle e. che si riscontrano [...] le anemie da carenza di vit. B12 e/o di acido folico, che si caratterizzano per un'alterata sintesi del DNA cui consegue una crescita squilibrata delle cellule, con un'alterata maturazione nucleare e una normalità di quella citoplasmatica. Per tale ...
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RADIOBIOLOGIA (App. III, 11, p. 550)
Giovanni Silini
L'azione biologica delle radiazioni può essere visualizzata secondo stadi temporali successivi di durata molto variabile. Nel corso dello stadio fisico [...] si possono analizzare i fenomeni di riparazione che intervengono nelle molecole-bersaglio del danno radiobiologico come per es. il DNA. A livello cellulare si sono descritti meccanismi di riparazione del danno subletale. A livello di tessuti la ...
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Neurochirurgia
Giovanni Gazzeri
Franco Caputi
Ramo specializzato della chirurgia, la neurochirurgia si occupa della terapia relativa alle patologie del sistema nervoso. Più delle altre branche chirurgiche, [...] dalle cellule nervose, dal momento che queste ultime non si moltiplicano durante il corso della vita e presentano un DNA stabile, con scarsa tendenza alla trasformazione tumorale. I tumori più comuni sono i gliomi; essi hanno origine dalle cellule ...
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Longevità
Gaetano Crepaldi
Stefania Maggi
Marcello Cesa-Bianchi
Gabriella Pravettoni
Il termine longevità definisce la capacità fisiologica di un organismo appartenente a una certa specie di sopravvivere [...] glicazione. Tale teoria è basata sul fatto che reazioni non enzimatiche possono avvenire tra zuccheri e macromolecole, quali proteine e DNA; il glucosio circolante si attacca a proteine e ad acidi nucleici e dà inizio a una serie di reazioni chimiche ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Giuseppe Levi
Andrea Grignolio
Giuseppe Levi, fra i grandi studiosi del sistema nervoso della prima metà del Novecento, fu pioniere delle colture in vitro dei tessuti, e svolse ricerche fondamentali [...] ai colori basofili, sensibilità dovuta, come venne chiarito pochi anni dopo, dalla presenza, rispettivamente, di RNA e DNA (si vedano gli articoli Su alcune particolarità di struttura del nucleo delle cellule nervose, 1896; Considerazioni sulla ...
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Oppioidi
Vittorio Erspamer
Vengono definiti oppioidi i farmaci (naturali, semisintetici o sintetici) che presentano gli effetti dell'oppio e del suo costituente principale, la morfina. Lo stesso termine [...] in tre diverse famiglie, in base alla derivazione da precursori specifici individuati con la tecnica del DNA ricombinante: i derivati della pro-oppiomelanocortina, presenti nell'adenoipofisi (cellule corticotrofe), nel lobo intermedio dell'ipofisi ...
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Biologia
Condizione, innata o acquisita, in base alla quale un organismo è in grado di neutralizzare tutto ciò che gli è estraneo. Il sistema immunitario è un complesso organizzato di cellule e molecole [...] ) non riconosciuti come ‘self’; b) alterazioni degli antigeni ‘self’ che li rendano immunogeni (per es. alterazioni del DNA cellulare da parte di raggi ultravioletti); c) la presenza di fenomeni di reazione crociata tra gli antigeni ‘self’ normali ...
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Ramo delle scienze mediche che ha per oggetto le malattie del sistema nervoso a sintomatologia più spiccatamente somatica, decorrenti cioè con disturbi della motilità, della sensibilità, dell’equilibrio [...] subacute e croniche è coinvolta l’efficienza della catena respiratoria, a causa di un difetto ereditario del DNA mitocondriale (➔ ereditarietà) o della mancanza di fattori specifici (per es., tiammina) spesso provocata da intossicazioni croniche (per ...
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La b. si occupa dell'applicazione di metodi matematici per descrivere dal punto di vista qualitativo e quantitativo il comportamento di sistemi biologici. A tal fine il compito del biomatematico consiste [...] dai fenomeni che avvengono all'interno della cellula o alla membrana cellulare, quali meccanismi di degradazione del DNA, espressione genica, alterazione del ciclo cellulare, assorbimento dei nutrienti, produzione e trasduzione di quei segnali che ...
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DNA
〈di-ènne-a〉 s. m. – 1. In biochimica, sigla dell’ingl. De(s)oxyriboNucleic Acid, usata molto spesso anche in Italia in luogo dell’equivalente sigla ital. ADN. Per i virus a DNA, v. desossivirus. DNA complementare o c-DNA: DNA a filamento...
impronta2
imprónta2 s. f. [der. di improntare1]. – 1. Segno che lascia un corpo impresso su un altro: fare, lasciare un’i.; cancellare le i.; l’i. del sigillo, del conio, dei caratteri di stampa; le i. delle zampe del gatto sul tappeto; l’i....