Il nostro sistema immunitario può essere considerato un 'sesto senso' in grado di riconoscere e contrastare tutto quello che può arrecarci danno. Nel corso dell'evoluzione si è sviluppato in maniera da [...] più dettagli sui geni che controllano l'autoimmunità. Inoltre, grazie anche alle nuove tecniche di sequenziamento del DNA, è possibile immaginare che ciascun individuo, conoscendo il proprio genoma, possa conoscere anche i potenziali fattori genetici ...
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(IV, p. 674; App. III, I, p. 134)
L'a., o aterosclerosi per ricordare il termine che fa riferimento anche alla caratteristica lesione ateromasica, continua a occupare, per le sue conseguenze d'organo, [...] più essere ignorato, tra l'altro, lo sconfinato e in parte nuovo panorama di biochimica molecolare su lipoproteine, apoproteine, DNA, ecc. (v. per esempio A. M. Gotto Jr., 1988; S. H. Humphries, 1988), ovvero quello sulla innervazione della parete ...
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OSTETRICIA
Attilio Gastaldi-Caterina Groli-Gianfranco Minini-Bruno Samaja
(XXV, p. 737; App. II, II, p. 470; III, II, p. 334; IV, II, p. 695)
Gli ultimi dieci anni possono essere considerati gli ''anni [...] il cariotipo fetale in pochi giorni, oltre a test biochimici e diagnosi di malattie genetiche mediante lo studio del DNA); terapie in utero (interventi eseguiti sul feto allo scopo di migliorarne la prognosi). Sono stati posizionati speciali cateteri ...
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Neuropatologia
FFernando De Ritis e Charles E. Lumsden
di Fernando De Ritis e Charles E. Lumsden
NEUROPATOLOGIA
Malattie virali del sistema nervoso centrale
di Fernando De Ritis
sommario: 1. Eziologia. [...] consentendo al genoma virale, costituito da acido nucleico (DNA o RNA), di inserirsi, dopo il periodo di eclisse terapia è comunque rappresentata dall'interferenza nella sintesi del DNA che l'antimetabolita presenta anche nei confronti delle cellule ...
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La grande scienza. Immunologia
Alberto Mantovani
Immunologia
La sopravvivenza dell'individuo e della specie in un ambiente microbiologico potenzialmente ostile dipende dall'esistenza di un sistema immunitario [...] linfociti T. Questi vengono rigenerati mediante il rimescolamento casuale di segmenti di DNA. Ogni cellula porta un unico recettore ed è l'incontro con . Alcuni studi basati sull'uso di DNA array hanno posto in evidenza alterazioni quantitative ...
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Il complesso delle trasformazioni chimiche che avvengono nelle cellule degli organismi eucarioti e procarioti in modo coordinato e finalizzato, al quale cooperano molti enzimi e sistemi multienzimatici [...] interazione di substrati o prodotti dell’enzima stesso con la sequenza nucleotidica del DNA che codifica la traduzione per quel particolare enzima. Tali sequenze di DNA sono denominate operoni. Inoltre, esiste un controllo del m. che si manifesta per ...
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Anatomia
Ammasso di cellule epiteliali alla cui attività si deve la formazione di un tessuto.
M. dell’unghia L’ammasso di cellule dello strato onicogeno che si osserva in corrispondenza della radice dell’unghia [...] una m. interna simile al nucleoplasma del nucleo intatto. Alcune proteine che la costituiscono si legano a sequenze specifiche di DNA chiamate SAR (scaffold associated regions).
Fisica
Teoria della m. di diffusione (o m. S, dove S deriva da Streu in ...
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SENESCENZA E SENILITÀ
Massimo Aloisi
Claudio Massenti
(XXXI, p. 378; App. II, II, p. 807)
Il fenomeno della senescenza riguarda chiaramente soltanto gli organismi viventi. Ogni altra accezione del [...] non può essere definita fattore causale, è ampiamente coinvolta con la DAT. Questa ricerca, imperniata sull'uso del cDNA (complementary DNA), ha permesso di localizzare nello stesso braccio lungo del cromosoma 21, in una regione posta al di sopra di ...
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Alla ricerca dei morfogeni
Edoardo Boncinelli
(Dipartimento di Ricerca Biologica e Tecnologica, Istituto Scientifico San Raffaele Milano, Italia)
Lo sviluppo embrionale e postembrionale del cervello [...] una proteina nucleare con proprietà di fattore trascrizionale, in grado di riconoscere e legarsi a sequenze nucleotidiche specifiche di DNA regolando l'espressione di un certo numero di geni. Ogni gene che contiene un omeobox ha molte probabilità di ...
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Riconoscimento dell'antigene da parte dei recettori del sistema immunitario
Roy A. Mariuzza
(Center for Advanced Research in Biotechnology, Biotechnology Institute, University of Maryland Rockville, [...] H-2Kb sono stati osservati anche nei complessi antigene-anticorpo in cui l'antigene è un peptide o una molecola di DNA (Davies e Padlan, 1992; Wilson e Stanfield, 1993), ma non con antigeni proteici (v. sopra).
Struttura tridimensionale dei complessi ...
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DNA
〈di-ènne-a〉 s. m. – 1. In biochimica, sigla dell’ingl. De(s)oxyriboNucleic Acid, usata molto spesso anche in Italia in luogo dell’equivalente sigla ital. ADN. Per i virus a DNA, v. desossivirus. DNA complementare o c-DNA: DNA a filamento...
impronta2
imprónta2 s. f. [der. di improntare1]. – 1. Segno che lascia un corpo impresso su un altro: fare, lasciare un’i.; cancellare le i.; l’i. del sigillo, del conio, dei caratteri di stampa; le i. delle zampe del gatto sul tappeto; l’i....