centriolo
Stafania Azzolini
Organulo cellulare di forma cilindrica presente nel citoplasma, in prossimità del nucleo. Ogni centriolo è formato da nove triplette di microtubuli, collocate attorno a un [...] durante il processo di mitosi. Sono in grado di duplicarsi e per questo si ipotizza che abbiano al loro interno del DNA.
Durante la fase S del ciclo cellulare (fase di duplicazione del materiale genetico), ogni centriolo della coppia si duplica: il ...
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Disciplina nata nella seconda metà del 19° sec., come branca autonoma dell’antropologia, per studiare l’origine e l’evoluzione dell’uomo partendo dai reperti scheletrici degli Ominini fossili, al fine [...] i paleoantropologi hanno discusso molto e discutono ancora. Al momento, il confronto tra le sequenze genomiche (DNA autosomico, DNA mitocondriale o mtDNA, DNA del cromosoma Y) ha dato le seguenti conferme: la divergenza evolutiva tra uomo e scimpanzé ...
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Genetista statunitense (Hartford, Connecticut, 1902 - New York 1992). Dal 1927 ha lavorato come ricercatrice in numerosi laboratorî; dal 1942 prof. di botanica sperimentale e applicata al Carnegie Institute [...] idee furono apprezzate ma non comprese nel 1951, anno di pubblicazione del lavoro. Le delucidazioni sulla struttura del DNA (1953) e le ricerche di biologia molecolare degli anni Sessanta (identificazione dei trasposoni) hanno confermato l'ipotesi ...
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MECCANICISMO E VITALISMO
Bernardino Fantini
(v. meccanicismo, XXII, p. 663; vitalismo, XXXV, p. 462)
Almeno a partire dall'inizio dell'Ottocento, le scienze della vita hanno visto l'alternarsi di due [...] F. Crick, nel 1953, della struttura a doppia elica del DNA come base della duplicazione del materiale genetico, si è posto al chimici e fisici.
Partendo dalla struttura a doppia elica del DNA, dal modo in cui l'informazione ereditaria è scritta nella ...
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micobatterio
Franco Rollo
Genere di batteri appartenenti al phylum Actinobacteria. Si tratta di bacilli aerobici, immobili, caratterizzati da una parete cellulare spessa e complessa, composta da lipidi, [...] stati sequenziati. Quello del primo consta di un filamento circolare di DNA lungo ca. 4,4 milioni di basi, una dimensione compatibile passati agli animali e successivamente all’uomo con la pratica della domesticazione, ca. 10.000 anni fa.
→ DNA antico ...
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cibo transgenico
Stefania Azzolini
Prodotto alimentare derivante da organismi vegetali o animali il cui assetto genetico è stato modificato, grazie alle tecniche di ingegneria genetica, allo scopo di [...] al freddo. Il transgene, per essere di qualche utilità in un organismo multicellulare, deve essere inserito nel DNA della cellula germinale affinché possa essere ereditato dalle generazioni successive. Tralasciando le considerazioni di natura etica o ...
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Il termine complessità è oggi frequentemente usato, in campo scientifico, in contesti diversi. In quello dell'informatica, dell'analisi numerica e dell'ottimizzazione, corrisponde alla caratteristica quantitativa [...] geni varia tra 500 e 8000. La maggioranza degli eucarioti possiede, invece, qualcosa come 50.000 geni e un contenuto di DNA estremamente differente, variabile tra 8,8×10⁶ bp e 6,9×10¹¹ bp. Evolutivamente, la comparsa della sessualità ha provocato un ...
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Cellule e tessuti
Tutti gli esseri viventi, anche quelli notevolmente diversi fra loro, possiedono una struttura di base comune: la cellula, che, da un punto di vista sia morfologico sia strutturale, [...]
Il nucleo è la parte della cellula in cui è contenuto il materiale genetico, cioè le molecole di acido desossiribonucleico (DNA, Deoxyribonucleic acid), da cui si formano quelle di acido ribonucleico (RNA, Ribonucleic acid). Il nucleo è deputato al ...
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fibrosi cistica
Malattia ereditaria a carattere recessivo, caratterizzata da alterata attività secretoria di alcune ghiandole esocrine, i cui secreti presentano densità e viscosità eccessive. Viene anche [...] patogene; in alcuni casi si può solo dire che sono varianti alleliche del gene CFTR. Conosciuta la sequenza del DNA del gene, è stato possibile dedurre la sequenza amminoacidica della proteina da esso codificata e predire la sua possibile struttura ...
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lentivirus
Stefania Azzolini
Retrovirus caratterizzati da un lungo periodo di incubazione negli organismi infettati e da meccanismi patogenetici diversi da tutti gli altri virus. Questi virus sono anche [...] integrarsi in cellule proliferanti e non: il genoma, infatti, è in grado di essere trasportato nel nucleo e di integrarsi nel DNA dell’ospite anche in assenza di replicazione delle cellule infettate, grazie a due proteine virali, Vpr e MA, che hanno ...
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DNA
〈di-ènne-a〉 s. m. – 1. In biochimica, sigla dell’ingl. De(s)oxyriboNucleic Acid, usata molto spesso anche in Italia in luogo dell’equivalente sigla ital. ADN. Per i virus a DNA, v. desossivirus. DNA complementare o c-DNA: DNA a filamento...
impronta2
imprónta2 s. f. [der. di improntare1]. – 1. Segno che lascia un corpo impresso su un altro: fare, lasciare un’i.; cancellare le i.; l’i. del sigillo, del conio, dei caratteri di stampa; le i. delle zampe del gatto sul tappeto; l’i....