oligomeri
Polimeri a basso grado di polimerizzazione (risultanti cioè dalla combinazione di pochi monomeri) e quindi di basso peso molecolare: sono oligomeri, per es., i di-, tri-, tetrasaccaridi, esistenti [...] nell’industria sono quelli derivati dall’etilene, dal propilene, dal butadiene. In biochimica, il termine oligomero è utilizzato per piccoli singoli frammenti di DNA generalmente utilizzati negli esperimenti di ibridazione. (*)
→ Tecnopolimeri ...
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Teoria secondo la quale le cellule embrionali si differenziano in successivi stadi di sviluppo. Il termine risale al 17° sec., all’epoca della disputa tra i preformisti, secondo i quali lo sviluppo di [...] delle proteine istoniche, diminuisce la loro interazione con il DNA, carico negativamente. Si è osservato che l’acetilazione si abbondanti e hanno la capacità di legarsi al DNA; si ipotizza un loro coinvolgimento nella modificazione della ...
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Energia che si propaga per onde (r. ondulatoria) o per corpuscoli (r. corpuscolare) e anche il fenomeno stesso dell’emissione, dell’irradiamento di tale energia (r. di una sorgente, r. di un’antenna, diagramma [...] (simbolo Gy; pari a 1 J/kg), sostituito al rad (pari a 10–2 Gy).
Effetti sugli acidi nucleici
La struttura primaria del DNA è costituita da uno ‘scheletro’ di fosfati alternati con gruppi di pentosi, a cui è legata una base azotata purinica (G, C) o ...
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Catena di pochi nucleotidi (fino ad alcune decine) ottenuta per sintesi o per frammentazione di un acido nucleico (➔ biotecnologie).
In genetica molecolare, l’o. allele-specifico (ASO, allele-specific [...] molecolare, in individui affetti da malattie ereditarie, mediante gli ASO si possono identificare le differenze tra il DNA normale e il DNA con la mutazione. Con adeguate condizioni di ibridazione (temperatura e concentrazione di sali) si legherà al ...
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In chimica, composto la cui struttura è costituita da una successione di strati debolmente legati, tra l’uno e l’altro dei quali sono intrappolati atomi o molecole di varia natura (detti intercalanti). [...] le sostanze intercalanti sono molecole costituite da anelli aromatici che si inseriscono fra le coppie di basi della doppia elica del DNA. L’inserimento aumenta lo spazio fra le coppie di basi successive di circa 7 Å e diminuisce il passo dell’elica ...
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polimorfismo di geni
Mauro Capocci
Presenza, nella popolazione di una specie, di più alleli di uno stesso gene: per convenzione, si considerano polimorfismi genetici solo le forme che si presentano [...] possono essere dovuti alla mutazione, all’inserzione o alla delezione di tratti più o meno lunghi della sequenza di DNA, fino all’estremo del cambiamento di un singolo nucleotide, che può modificare l’amminoacido prodotto di un singolo codone ...
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eteropolimero
Loredana Verdone
Macromolecola biologica formata da unità differenti. La componente organica principale degli esseri viventi è costituita da macromolecole. Le macromolecole possono essere [...] delle membrane biologiche. Anche molti ormoni, regolatori funzionali di diversi organi e tessuti, sono proteine. Gli acidi nucleici, DNA e RNA, sono eteropolimeri le cui subunità ripetute sono i nucleotidi. Le componenti base dei nucleotidi sono una ...
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esone
Parte del gene (eucariotico o di archeobatteri) che viene trascritta in RNA, insieme agli introni. Successivamente, mediante un processo definito splicing, gli introni vengono rimossi, mentre gli [...] ricombinazione, hanno aumentato la possibilità che si generasse un gene funzionante dall’unione di due sequenze di DNA inizialmente separate. Questo fenomeno, detto rimescolamento degli esoni, è stato di grande importanza nella storia evolutiva dei ...
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soppressione genica
Processo che impedisce l’espressione fenotipica dell’attività di un gene. È un meccanismo fondamentale per la regolazione dell’attività genica e può assumere diverse forme. Un ruolo [...] sua selettività e per il fatto di modificare il patrimonio genetico dell’organismo (agendo sulle molecole trascritte e non sul DNA), il fenomeno dell’RNAi è largamente utilizzato in ambito sperimentale ed è molto promettente dal punto di vista medico ...
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northern blot
Armando Felsani
Una delle procedure più usate dai biologi molecolari per studiare l’espressione di uno specifico gene. Questa tecnica, inventata nel 1977 da James Alwine, David Kemp e [...] blot, sviluppato per analizzare frammenti specifici di DNA, il northern blot permette di analizzare qualitativamente e che hanno una sequenza a esse complementare. Una molecola di DNA o RNA complementare all’RNA che si desidera studiare (RNA ...
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DNA
〈di-ènne-a〉 s. m. – 1. In biochimica, sigla dell’ingl. De(s)oxyriboNucleic Acid, usata molto spesso anche in Italia in luogo dell’equivalente sigla ital. ADN. Per i virus a DNA, v. desossivirus. DNA complementare o c-DNA: DNA a filamento...
impronta2
imprónta2 s. f. [der. di improntare1]. – 1. Segno che lascia un corpo impresso su un altro: fare, lasciare un’i.; cancellare le i.; l’i. del sigillo, del conio, dei caratteri di stampa; le i. delle zampe del gatto sul tappeto; l’i....