epigenetica
Studio delle modifiche fenotipiche delle espressioni dei geni, che si possono verificare senza alterazioni delle sequenze nel DNA. Il DNA non è infatti l’unico elemento portante delle informazioni [...] . L’e. si può applicare in molti campi: dalle conseguenze della fecondazione in vitro, all’oncologia (a parità di mutazioni del DNA, uno stesso tumore può assumere forme e gravità diverse), alla medicina comportamentale (per es., nei gemelli), ecc. ...
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In genetica, mutazione genica consistente nella perdita di uno o più nucleotidi in una sequenza di DNA.
D. cromosomica Perdita di un segmento in uno dei due cromosomi omologhi. Si può osservare nella meiosi [...] e nei cromosomi giganti, perché il segmento che non può appaiarsi forma un’ansa.
Allo stato eterozigote, le d. possono essere compatibili con la vita (➔ pseudodominanza) mentre allo stato omozigote sono ...
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motivo cerniera di leucine
Mariastella Zannini
Sequenza polipeptidica che si trova in alcuni fattori di trascrizione ed è capace di riconoscere sequenze specifiche di DNA. È costituita da un dominio [...] a Y, il cui fusto è costituito dalla cerniera e le 2 regioni simmetricamente biforcate formano i bracci che legano il DNA penetrando in due solchi maggiori adiacenti, separati da circa mezzo giro della doppia elica. Essa spiega perché le sequenze di ...
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acetilasi
Classe di enzimi, detti anche HAT (Histone Acetyl-Transferases), che intervengono nel controllo della trascrizione del DNA modificando la struttura della cromatina. L’a. catalizza l’acetilazione [...] delle molecole di lisina poste alle estremità degli istoni. Questa reazione diminuisce l’interazione tra istoni e DNA, rendendo più facile il legame con i fattori di trascrizione. ...
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Invecchiamento
Carlo Bertoni Freddari
Con il termine invecchiamento si indica il deteriorarsi progressivo, dovuto al tempo, della capacità di un organismo di adattarsi alle modificazioni ambientali [...] corso della vita di un uomo, il tasso di errore nel copiare il DNA è dello 0,01%, cioè, ogni 10.000 copie di basi una è deputati alla conservazione della precisione del processo di replica del DNA come, per es., il sistema di controllo della lettura ...
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Classe di piante Angiosperme il cui monofiletismo è chiaramente sostenuto sia dall’analisi delle sequenze di DNA, condotta negli anni 1990, sia dalla morfologia. Le M. sono considerate monofiletiche sulla [...] base delle nervature parallele delle foglie, dell’embrione dotato di un solo cotiledone, della disposizione sparsa dei fasci vascolari nei fusti, del sistema radicale avventizio. Altri fattori solitamente ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La biologia molecolare è una disciplina cosidetta “di confine”, che si sviluppa a partire [...] e delle proteine (marcate con zolfo) nel corso dell’infezione fagica del batterio e osservano che solo il fosforo (e quindi il DNA) raggiunge il nucleo.
Tra la fine degli anni Quaranta e l’inizio dei Cinquanta si assiste a un notevole sviluppo degli ...
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Anna Meldolesi
George Church. Il bestseller stampato sulla doppia elica
Genetista alla Harvard Medical School, 58 anni, un vegano alto quasi due metri, ha scritto un libro sulla biologia sintetica, e [...] al futuro premio Nobel per la chimica, il giovane Church mette a punto uno dei primi metodi per studiare le sequenze di DNA. Sono sue le intuizioni che oggi fanno funzionare le macchine sequenziatrici di ultima generazione ed è questo il campo in cui ...
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Famiglia di piante Monocotiledoni, ordine Bromeliali, la cui monofilia è sostenuta da studi delle sequenze di DNA e della morfologia. Tra i caratteri morfologici sinapomorfi: scaglie con peli per l’assorbimento [...] dell’acqua (di solito a forma di scudo o più raramente di stella), tessuti per l’immagazzinamento di acqua nelle foglie, perianzio differenziato in calice e corolla, stigmi frequentemente ritorti a spirale. ...
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ribavirina
Farmaco analogo sintetico del nucleoside guanosina in grado di agire su virus a RNA e DNA, probabilmente agendo sulla formazione di RNA messaggero. La r. presenta attività inibitoria in vitro [...] contro il virus respiratorio sinciziale (VRS), il virus dell’influenza A e B, i virus erpetici HSV1 e HSV2 e molti altri virus. Il suo uso è proposto nei neonati ad alto rischio e nei soggetti seriamente immunocompromessi ...
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〈di-ènne-a〉 s. m. – 1. In biochimica, sigla dell’ingl. De(s)oxyriboNucleic Acid, usata molto spesso anche in Italia in luogo dell’equivalente sigla ital. ADN. Per i virus a DNA, v. desossivirus. DNA complementare o c-DNA: DNA a filamento singolo...
impronta2
imprónta2 s. f. [der. di improntare1]. – 1. Segno che lascia un corpo impresso su un altro: fare, lasciare un’i.; cancellare le i.; l’i. del sigillo, del conio, dei caratteri di stampa; le i. delle zampe del gatto sul tappeto; l’i....