Trombonista e caporchestra statunitense (n. Clarinda, Iowa, 1904 - m. 1944). Collaborando dal 1929 con R. Nichols, B. Goodman, J. e T. Dorsey, fu tra i jazzisti bianchi che guidarono l'evoluzione dal Dixieland [...] allo Swing orchestrale degli anni Trenta. Dal 1937 diresse proprie orchestre, cui la radio e il cinema diedero enorme popolarità: sua è la classica In the mood. Ufficiale dell'aviazione statunitense, di ...
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Lester, Richard
Serafino Murri
Regista e produttore cinematografico statunitense, nato a Philadelphia il 19 gennaio 1932. Camaleontico regista di genere, capace di passare con disinvoltura dalla fantascienza [...] nel cinema con il musical It's trad, dad! (1962; È un affare, papà!), storia di uno spettacolo rock e jazz dixieland (termine con cui viene designato il primo jazz suonato dai bianchi), con artisti del calibro di Gene Vincent. Il successivo The mouse ...
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DALLA, Lucio
Marinella Venegoni
Cantautore, clarinettista, regista, visionario, nato a Bologna il 4 marzo 1943, figlio unico di Giuseppe e di Iole Melotti.
Lucio Dalla è stato un artista complesso, che [...] dalle cantine bolognesi dove aveva cominciato a farsi notare nelle jam sessions con i grandi del jazz, in lunghe serate dove dal dixieland si passava senza grandi strappi al be-bop e al cool jazz. Nel 1982, agli studenti di un seminario su ‘Il ...
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dixieland
〈dìksiländ〉 s. angloamer. [da Dixieland, denominazione popolare (la cui etimologia è variamente spiegata) degli Stati Uniti del sud], usato in ital. al masch. – Stile di jazz tradizionale sorto nel 1917 a New Orleans, eseguito da...
jazz
‹ǧä∫› (in origine jass) s. ingl. [voce gergale di etimo incerto], usato in ital. al masch. – 1. Genere di musica sorto all’inizio del sec. 20° negli Stati Uniti d’America dall’incontro fra la sensibilità musicale della comunità negro-americana...