Nelle Chiese cristiane (e per analogia in altre religioni), separazione volontaria di un gruppo di fedeli dalla comunità ecclesiale di appartenenza per motivi in prevalenza disciplinari.
1. Cristianesimo [...]
La parola scisma è usata nel Nuovo Testamento da s. Paolo, nel senso di «rottura, divisione» sia materiale sia morale. Ma ancora in s. Paolo non appare la netta distinzione di significato fra scisma ed eresia, introdotta successivamente, quando si ...
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BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] , e col diffondersi dei Topici divenne più raro, specialmente in Italia, l'uso del De Differentiis Topicis e del De Divisione.
L'opera di B. quale commentatore di Porfirio e di Aristotele sembra essersi limitata a una traduzione, in parte letterale ...
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Composizione poetica ebraica; in particolare quelle raccolte nella Bibbia nel Libro dei S. e poi entrate, con la traduzione latina, nella liturgia cristiana.
Il libro dei Salmi
Il libro (detto in ebraico [...] Tĕhillīm, «Laudi») contiene 150 composizioni, ma l’unione di alcuni s. tra loro e la divisione di singoli s. in parti determinano una numerazione diversa dal testo ebraico e in quello dei Settanta (e della Vulgata con esso); del resto la stessa ...
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Il primo giorno dell'anno, soprattutto come festività. È festa celebrata da tutte le civiltà con rituali espiatori, purificatori, propiziatori, che chiudono simbolicamente un ciclo annuale per aprirne [...] il c. rimane una festa d'inaugurazione, e nelle sue manifestazioni risponde al desiderio di porre una netta divisione tra il passato e l'avvenire. La sua data nel calendario dipende dalle diverse tradizioni etniche e religiose.
Caratteristica ...
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Religione
Hans G. Kippenberg
1. Introduzione
La sociologia della religione non è nata come ramo particolare della scienza della religione, bensì in seno alla sociologia stessa (v. Tenbruck, 1991, p. [...] sua teoria 'religione' non è che un altro modo di designare la normatività sociale. Via via che si intensifica la divisione del lavoro, si estende l'ambito di autonomia del singolo individuo e diventa sempre più esiguo il numero di quelle tradizioni ...
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Filosofo e teologo (sec. 9º) di origine irlandese (donde i soprannomi Scotus e Eriugena che sono sinonimi). Già noto alla corte di Carlo il Calvo, nell'850-51 fu sollecitato a intervenire nella controversia [...] e del De imagine id est de hominis conditione di Gregorio di Nissa; tra l'862 e l'866 lavorò al De divisione naturae; quindi commentò la Gerarchia celeste dello Pseudo-Dionigi e il IV Vangelo. All'attività giovanile risalgono le Annotationes in ...
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eresie
Emanuela Prinzivalli
Dottrine che si contrappongono a quella ufficiale della Chiesa cattolica
Il termine eresia deriva dal greco e significa "scelta". Col tempo passò a indicare alcuni gruppi [...] o religiose. Nelle Lettere di s. Paolo il termine ha già preso un significato negativo, con riferimento a una divisione interna alla comunità. All'eresia si contrappone l'ortodossia (dal greco "retta opinione"), nel nome della quale le eresie ...
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Libro liturgico che contiene l’intero ufficio divino, secondo il rito della chiesa latina. Il nome deriverebbe dal foglio o fascicolo posto all’inizio del Salterio e che serviva da indice degli uffici [...] di cui si componeva il b. erano: Mattutino e Lodi, Prima, Terza, Sesta, Nona, Vespro e Compieta: nomi desunti dall’antica divisione del giorno e della notte secondo il computo romano. Ora il b. è chiamato «Liturgia delle ore» e comprende: l’Ufficio ...
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Vescovo (m. Limerick 1145). Amico di Anselmo di Canterbury, fu indotto da questo, al momento della sua elezione a vescovo di Limerick (1101 circa), a introdurre la liturgia romana in Irlanda; e a tale [...] non ebbe successo; e ancor meno efficace fu il suo tentativo al sinodo di Rathbreasail (1118) di far approvare la divisione in dodici diocesi (secondo il sistema romano) dell'Irlanda. Legato papale (fino al 1139), non godé tuttavia di molta autorità ...
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Ecclesiastico (m. 1251); vescovo di Modena (1222-33), fu mandato da Onorio III (1225) presso l'Ordine teutonico, per porre fine alle controversie relative alle terre strappate agli Slavi pagani. Riuscì [...] tra l'ordine stesso e il re dei Danesi, Valdemaro II. Dopo il 1230 dovette ancora una volta intervenire nella questione, sempre per mettere pace, operando (1243) la divisione del territorio in quattro vescovadi. Dal 1244 cardinale vescovo di Sabina. ...
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divisione
diviṡióne s. f. [dal lat. divisio -onis, der. di dividĕre «dividere»]. – 1. L’atto, il fatto di dividere, sia facendo due o più parti di un tutto, sia disgiungendo o separando, concretamente o anche solo idealmente, cose o persone...
divisionismo
diviṡionismo s. m. [der. di divisione (dei colori)]. – 1. Tecnica pittorica consistente nell’accostamento di colori puri, stesi sulla tela in pennellate regolari, spesso puntiformi (di qui il sinon. puntinismo), allo scopo di...