Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Cooperazione
Stefano Zamagni
Un fatto da tempo acquisito è che nell’epoca attuale, che si è soliti definire postindustriale o posttayloristica, il fattore di sviluppo principale è la cooperazione, sia [...] intenzionale di due o più soggetti» (Forme della cooperazione, 2004, p. 14). A ben considerare, è il fatto della divisionedellavoro a conferire alle azioni economiche lo status di azioni comuni. In tal senso, un’economia di mercato che – come noto ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Dinamica economica
Roberto Scazzieri
Secondo una definizione classica, un sistema economico dinamico comprende relazioni il cui andamento nel tempo è determinato da equazioni le cui rispettive incognite [...] di partenza di Beccaria e Verri spiegano le differenze fra i due economisti in merito al collegamento fra divisionedellavoro e dinamica della ricchezza. In Beccaria (come in Smith) sono fondamentali le differenze fra grandi settori produttivi (in ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Virtù civili
Luigino Bruni
Che cos’è la virtù?
Il tema della virtù occupa un posto centrale nella storia del pensiero occidentale, almeno a partire da Socrate, sebbene esso sia presente, in modi e linguaggi [...] aristotelico).
La stessa virtuosità la ritroviamo anche a livello sociale, perché una società dove esiste la divisionedellavoro e il mercato funziona meglio e produce prosperità quando le persone cercano responsabilmente, con temperanza e con ...
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Economia-mondo
Michele Rostan
Il termine e la sua origine
Il termine 'economia-mondo' è la traduzione del termine inglese world-economy e di quello francese économie-monde. Quest'ultimo è tratto, a [...] sono entità economico-materiali la cui autonomia è fondata sull'esistenza al loro interno di un'unica struttura della divisionedellavoro che non va intesa soltanto in termini socio-professionali, ma anche spaziali. I sistemi sociali sono entità più ...
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FALCK, Enrico
Mario Fumagalli
Unico figlio di Georges Henri e di Barbara Noblat, nacque nel dicembre (forse il 13) 1828 a Cernay, presso Mulhouse (Francia), accolto nella Chiesa riformata locale - cui [...] '"area sistema", dove le economie di scala erano sostituite con quelle di agglomerazione e dove si realizzava una spinta divisionedellavoro. In coda al ciclo si trovavano 36 trafilerie che producevano filo e lo trasformavano in una serie di oggetti ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giorgio Mortara
Alberto Baffigi
Quello di Giorgio Mortara all’interno della cultura economica italiana fu un ruolo complesso, non privo di contraddizioni, come fu contradditorio il percorso di vita [...] di turbamento delle relazioni stesse (p. XVI, corsivo mio)
finendo così con il suscitare reazioni contro «quella progredita divisionedellavoro internazionale» (p. XV) «per l’eccesso delle quali l’umanità è oggi sottoposta a così gravi sofferenze ...
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CARACCIOLO, Roccantonio
Francesco Di Battista
Nacque nell'aprile 1749 a Scilla (Reggio Calabria), in una famiglia borghese di recente e discreta fortuna, da Michelangelo, "dottore dell'una e dell'altra [...] danaro nel paese" (Memoria istorica, p. 171), non sembrano né partecipi della lezione smithiana sul ruolo giuocato dalla divisionedellavoro, né inclini ad una logica e ad una prassi che non siano quelle tipicamente mercantiliste. Certo, avvertivano ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Contratto
Luigino Bruni
Il contratto nella teoria economica
Il contratto, così come oggi lo conosciamo, è uno sviluppo e una trasformazione dell’antica categoria del ‘patto’. Il ‘patto’, mentre lo ritroviamo [...] è il cuore, e che un dito non è un piede: tra le parti del corpo non si può iustari, né c’è eguaglianza, e una parte minore può essere quella cooperazione che è alla base della divisionedellavoro, e quindi del contratto di mercato visto, sulla scia ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Francesco Fuoco
Rosario Patalano
Il contributo analitico di Francesco Fuoco è stato per un lungo periodo offuscato dalla querelle filologica nota come caso Fuoco, che ha concentrato l’attenzione degli [...] della cooperazione che si stabilisce una volta definita la divisionedellavoro. In questa prospettiva, tutto quello che non è giustificato dal lavoro, come la rendita o la circolazione improduttiva del denaro, non solo non ha fondamento etico, ma è ...
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CINI, Giovanni
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a San Marcello Pistoiese, l'11 giugno 1778, da Bartolomeo e Violante Menchi. Appartenente a una antica e agiata famiglia da lungo tempo stabilitasi a San Marcello, [...] e sanitari notati altrove in stabilimenti simili": l'asilo infantile, le scuole, i tempi di lavoro non eccessivamente lunghi, la divisionedellavoro a squadre per garantire il continuo impiego delle macchine, le multe agli operai manchevoli, il cui ...
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divisione
diviṡióne s. f. [dal lat. divisio -onis, der. di dividĕre «dividere»]. – 1. L’atto, il fatto di dividere, sia facendo due o più parti di un tutto, sia disgiungendo o separando, concretamente o anche solo idealmente, cose o persone...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...