Giancarlo Caporali
Abstract
La presente voce si propone di esaminare in astratto e in concreto il principio di separazione deipoteri da un lato fornendone una ricostruzione in chiave filosofico-giuridica, [...] pensiero moderno e classico
La ragione più profonda che sintetizza la grande importanza del principio della divisionedeipoteri, è quella già enunciata da Locke e Montesquieu e ripresa poi da Kant, a cui se ne deve la più compiuta elaborazione ...
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Giuseppe Ugo Rescigno
Abstract
Usando la distinzione tra regola e regolarità ed il concetto e la pratica della opinio, si mostra: a) che le tradizionali definizioni delle consuetudini giuridiche nascono [...] . n. 1/2014, ed in moltissimi altri casi; ma anche il principio di legalità e quello di divisionedeipoteri sono principi costituzionali non scritti, da tutti accettati, salvo dividersi sulle implicazioni e articolazioni che vengono tratte da ...
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Domenico Sorace
Abstract
Questa voce, muovendo dalla nozione di “amministrazione pubblica” nella Costituzione, tratta della funzione amministrativa in rapporto all’indirizzo degli organi di governo [...] distinguersi una funzione di governo e, appunto, una di amministrazione.
Stato di diritto
Il principio della divisionedeipoteri deve comunque essere riformulato non solo per andare oltre la tripartizione ma anche per tener conto, innanzitutto ...
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Onore e vergogna
Arnold Zingerle
Introduzione
Sebbene il richiamo all'onore ritorni costantemente nella retorica pubblica, quando in occasione di competizioni sportive, di conflitti fra gruppi o di [...] (Stand) ha un duplice significato. Il primo ha una connotazione politico-giuridica ed è riferibile al processo di divisionedeipoteri tra i ceti, sviluppatosi nell'età moderna nell'Europa centro-occidentale, e quindi alla storia del conflitto - che ...
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Augusto Cerri
Abstract
La voce accenna alle origini e alle ragioni della rigidità costituzionale e poi della garanzia di questa attraverso la giurisdizione, nelle varie forme che ha assunto. Nel nostro [...] del giudice ed il consolidamento di competenze giudiziarie anche nei rapporti fra privato e amministrazione pubblica. La divisionedeipoteri non nasce da una necessità logica, ma dalla sapienza umana che conosce la forza degli interessi e ...
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Croce e il liberalismo
Marcello Mustè
La teoria liberale di Croce ha sempre sollevato, fin dal primo delinearsi, la giustificata diffidenza dei sostenitori del liberalismo classico, di coloro che guardavano [...] il fatto che la dottrina classica del liberalismo, con le sue istituzioni e i suoi valori – l’individuo, la divisionedeipoteri, il mercato –, si era rivelata incapace, in Italia e in Europa, di arrestare la marcia distruttiva dell’autoritarismo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il costituzionalismo liberale
Luigi Lacchè
Orizzonti
Il costituzionalismo liberale ottocentesco affonda le sue principali radici dottrinali e istituzionali nella cultura madre del costituzionalismo [...] non sana del tutto l'irriducibile distanza tra governanti e governati, così come la divisionedeipoteri è inutile se i poteri finiscono per non limitare la prorompente autorità sociale.
La libertà degli antichi assicurava la partecipazione ...
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Rinunciabilità della proprietà e occupazione sine titulo
Giuseppina Mari
Nel 2018 la questione della rinunciabilità alla proprietà immobiliare è stata affrontata con soluzioni diverse dal giudice [...] giudice che liquidi il risarcimento del danno. Ma l’evento sarebbe giuridicamente precluso, poiché, per il principio della divisionedeipoteri, solo la p.a. ‒ non il giudice ‒ può valutare «gli interessi in conflitto» e decidere se restituire il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’idea fondamentale di Fichte è costituita dalla concezione della filosofia come “dottrina [...] un governo legittimo. La suddivisione decisiva, per valutare la legittimità di uno Stato, non è più costituita dalla divisionedeipoteri in legislativo, esecutivo e giudiziario, bensì da quella, secondo Fichte più fondamentale, tra il complesso del ...
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Giuseppe Ugo Rescigno
Abstract
Muovendo dalla radice della parola sovranità (che deriva chiaramente da super) e dunque dalla generica idea che qualcosa sta sopra qualcos’altro, viene indagato brevemente [...] potere, con al massimo la possibilità di un controllo di qualcuno su qualcun altro. In quanti modi si è realizzata la divisionedeipoteri è questione che eccede le possibilità di questo scritto e che a ben vedere non rileva in questa sede. Al più ...
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divisione
diviṡióne s. f. [dal lat. divisio -onis, der. di dividĕre «dividere»]. – 1. L’atto, il fatto di dividere, sia facendo due o più parti di un tutto, sia disgiungendo o separando, concretamente o anche solo idealmente, cose o persone...
potere1
potére1 (ant. podére) s. m. [uso sostantivato del verbo potere2]. – 1. a. Capacità, possibilità oggettiva di agire, di fare qualcosa: noi ... scorgiamo ... il colmo della nostra esistenza nelle tre sole facoltà del potere, del conoscere,...