PROPRIETÀ
Raffaello BATTAGLIA
Rodolfo BENINI
Giuseppe FURLANI
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Fulvio MAROI
Tullio ASCARELLI
Francesco ROVELLI
. Etnografia. - Presso i popoli primitivi il concetto di proprietà [...] Ona, Eschimesi, Ciukci). Tra i Pellirosse la divisione della carne dei bisonti tra i cacciatori veniva fatta a seconda della di prendere e tenere stretto ciò che si crede di poter giustamente difendere contro gli attacchi di chiunque, non trova nel ...
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Sovranità
Danilo Zolo
(XXXII, p. 188)
Le diverse concezioni della sovranità
Alla fine del 20° secolo è necessario considerare un fattore che accentua la crisi dell'idea europea di sovranità: il processo [...] , ma a divenire una prerogativa giuridica astratta e diffusa deipoteri dello Stato. La nozione di autorità sovrana tende così a planetario e di una cittadinanza cosmopolitica - la permanente divisione del mondo in un ristretto numero di paesi ricchi ...
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MOSCA, Gaetano
Furio Ferraresi
– Nacque a Palermo il 1° aprile 1858 da Luigi e da Maria Camilla Gulì.
Secondogenito di sette figli, oltre a lui tre maschi (Emanuele, Alessandro e Giovanni Battista) [...] delle gerarchie sociali potesse garantire un’efficace separazione deipoteri e un salutare equilibrio tra le diverse frazioni la crescente specializzazione delle funzioni imposta dalla moderna divisione del lavoro, minacciavano di mettere in pericolo ...
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pluralismo
Francesco Tuccari
Contro l’onnipotenza dello Stato e il conformismo sociale
Il pluralismo è un orientamento politico affermatosi, dapprima in polemica con l’assolutismo e poi, dopo le Rivoluzioni [...] intermedi», fissata in Lo spirito delle leggi (1748) in stretta relazione con la dottrina della divisionedeipoteri, fu uno dei principali interpreti del pluralismo antiassolutistico. Fu invece Alexis de Tocqueville, in La democrazia in America ...
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Le riforme
Paolo Preto
Riforma o "rivoluzione"?: la riforma è "rivoluzione"
Nella città di Bergamo ormai democratizzata, siamo nel 1797, un pamphlet giacobino lancia alla moribonda classe aristocratica [...] lois un solo intervento che applichi qualcuna delle idee chiave del suo disegno politico (la celebre teoria della divisionedeipoteri, tanto per fare l'esempio più ovvio) alla realtà politico-costituzionale della Repubblica di Venezia. Prendiamo ...
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La ricezione americana di Costantino
Edward McGlynn Gaffney
Il rifiuto del potere imperiale accentrato e del potere governativo sulle credenze e le pratiche religiose
È possibile parlare di un Costantino [...] dell’autorità governativa. Ciò generò due conseguenti intuizioni nelle Costituzioni statale e federale: la separazione e la divisionedeipoteri governativi, e l’abolizione del potere di governo sulle credenze e le pratiche religiose, riservando al ...
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«Sudditi d’un altro stato»? Gli ecclesiastici veneziani
Antonio Menniti Ippolito
Tra lo stato e la Chiesa
Nel 1609 il nunzio pontificio Berlinghiero Gessi aveva un problema con il pievano di San Maurizio. [...] tentato «la restaurazione dell’antica tradizione, perduta negli ultimi tempi dello Stato sacrale». Il principio della divisionedeipoteri, sostiene Prodi, sarebbe stato anzi frutto in Venezia proprio «della tendenza del clero a formare, con ...
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Chiesa e società
Paolo Prodi
Tradizione, autocoscienza storica e mito
È sempre operazione complessa introdurre nell'esposizione storica cesure e scansioni cronologiche ma ciò è particolarmente vero [...] tra sé le giurisditioni ecclesiastica e laica" (79). Ma qui vogliamo sottolineare il fatto che il principio della divisionedeipoteri non era tanto il frutto della coscienza delle nuove generazioni quanto della tendenza del clero a formare, con ...
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Giurisprudenza
Michele Taruffo
Pluralità di significati del termine
'Giurisprudenza' è termine irriducibilmente polisemico, nella sua teoria come nell'uso attuale. La comprensione del suo significato [...] pp. 37 ss.), è tipica della teoria più tradizionale, fondata su un'idea rigida e statica del principio di divisionedeipoteri e sull'ideologia del liberalismo classico (v. Zippelius, 1989², p. 251), e si fonda sul presupposto che interpretare norme ...
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Scienze sociali
Pietro Rossi
Le scienze sociali come 'famiglia' di discipline
Definire che cosa siano le scienze sociali è assai più arduo che non definire, per esempio, che cosa siano la geometria [...] Locke a Bolingbroke - esprime l'esigenza che lo Stato assoluto non degeneri in dispotismo; e la teoria della divisionedeipoteri da lui formulata è rivolta appunto a configurare un equilibrio tra le diverse componenti della sovranità, da realizzarsi ...
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divisione
diviṡióne s. f. [dal lat. divisio -onis, der. di dividĕre «dividere»]. – 1. L’atto, il fatto di dividere, sia facendo due o più parti di un tutto, sia disgiungendo o separando, concretamente o anche solo idealmente, cose o persone...
potere1
potére1 (ant. podére) s. m. [uso sostantivato del verbo potere2]. – 1. a. Capacità, possibilità oggettiva di agire, di fare qualcosa: noi ... scorgiamo ... il colmo della nostra esistenza nelle tre sole facoltà del potere, del conoscere,...