L'archeologia delle pratiche cultuali. Subcontinente indiano
Anna Filigenzi
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
Le prime tracce archeologiche di pratiche cultuali, individuate a partire [...] cosmica, il magico asse che, mentre li sostiene, separa e al contempo unisce i tre mondi; in esso risiede la divinità, richiamata dal potere magico del rito e accudita dai sacerdoti addetti. È proprio la buia cella quadrata (garbhagṛha o "dimora ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Mondo fenicio
Massimo Botto
Gli oggetti del culto e i materiali votivi nella fenicia e nelle colonie di occidente
Gli aspetti conservativi della civiltà fenicia [...] di Luciano. A Sidone vari templi sorgevano sulle alture che circondavano la città: uno dei più importanti era dedicato alla divinità salvifica Eshmun e si trovava sul fianco dell'altura ai cui piedi scorre il fiume Asclepio, l'attuale Nahr el ...
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Olimpiadi, arte e cultura
Livio Toschi
Arte e sport nell'antichità
Il fecondo binomio arte e sport, sviluppatosi già in Egitto, divenne inscindibile in Grecia, tanto che le gare e gli esercizi di palestra [...] sorella, che si ispirano nella forma a un'antica bambola del 7° secolo a.C. e i cui nomi riprendono quelli delle divinità elleniche.
La parte culturale dei Giochi del 1976, che mirava a mostrare al mondo la ricchezza delle tradizioni di Montreal, era ...
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Scienza egizia. La trasmissione del sapere
Jan Assmann
Jürgen Osing
La trasmissione del sapere
Grammatologia
di Jan Assmann
Si definisce 'grammatologia' la scienza che studia la scrittura, non solo [...] Ulteriori spiegazioni di geroglifici si trovano nel Decreto di Canopo, nel papiro Jumilhac VI, 7 (sui segni monoconsonatici ı̓/n/p del nome divino "Anubis": "Quanto alla I, essa è il vento; la N è l'acqua; la P il monte"; Vandier 1962, p. 155, n.133 ...
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trono Seggio, per lo più grandioso e riccamente decorato, sopraelevato dal suolo e spesso coperto da un baldacchino, sul quale prende posto un sovrano o altro personaggio di grande autorità e dignità, [...] simbolici. Anche la ‘sedia Corsini’ si presenta come sedile di parata o trono.
Nel mondo cristiano il t., come attributo divino e regale, compare nell’iconografia del Cristo in maestà, della Madonna in t., di imperatori, testimoniando, per es., i ...
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Si è disputato se la danza sia stata originariamente profana e da questa poi sia venuta la danza sacra o se, viceversa, dalla danza sacra sia derivata la profana. Certo è che tra i primitivi - e così si [...] pari delle bevande inebrianti e della musica - a produrre estasi e visioni e quindi a stabilire una comunione mistica con la divinità. A questo scopo nell'antichità si sono serviti della danza i devoti di Dioniso nei loro misteri, i sacerdoti cananei ...
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Psicologia
Ripetizione della stessa parola (verbigerazione), della stessa frase (palilalia) o degli stessi movimenti (paliprassia e stereotipia), propria soprattutto degli stati demenziali, ma frequente [...] , l’atto rituale in quanto concepito come imitazione, riproduzione, rappresentazione di un atto prototipico, compiuto una volta da divinità o personaggi mitici. L’idea è presente in tutte le religioni: ne sono esempi il rito nuziale inteso come ...
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Acqua
André Guillerme
L'acqua e il sacro
Elemento fondamentale della vita, l'acqua contribuisce direttamente all'elaborazione dei sistemi sociali, come hanno dimostrato, per esempio, sia Marx, evidenziando [...] ), Sequana (la Senna), Samara (la Somma) - che spesso ha dato il nome al primo agglomerato. La maggior parte di queste divinità permane in epoca cristiana, che le ha santificate o sostituite con un apostolo locale mitico (ad esempio san Dionigi di ...
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Psicologia
onnipotenza O. del pensiero In psicanalisi, espressione adottata da S. Freud per designare un atteggiamento psichico comune al bambino, al primitivo e a certe forme patologiche (nevrosi e psicosi) [...] che indica la sua capacità di fare tutto ciò che non implica contraddizione in sé o rispetto agli altri attributi divini.
L’attributo dell’onnipresenza indica il suo essere in ogni luogo, in ragione della sua scienza che tutto conosce (onniscienza ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Estremo Oriente
Maria Carlotta Romano
Gli oggetti del culto e i materiali votivi
Cina
In tutto l'Estremo Oriente la generalizzata adozione di materiali deperibili [...] con il buddhismo nell'ambito del regno Koguryo (37 a.C.? - 668 d.C.), dove si mantenne anche il culto di divinità locali ‒ come Puyo, la progenitrice ancestrale, e suo figlio Chumong ‒ e l'uso di offerte sacrificali, nel corso di riti officiati ...
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divinita
divinità s. f. [dal lat. divinĭtas -atis]. – 1. L’esser divino; essenza, natura divina: ammettere, riconoscere, negare la d., credere nella d. di Gesù Cristo. In senso fig., raro, qualità di ciò che si predica divino per eccellenza...
divinare
v. tr. [dal lat. divinare, der. di divinus nel senso di «ispirato dalla divinità, profetico» e come sost. «indovino, profeta»], letter. – Presagire il futuro, per ispirazione divina, per arte magica o per potenza d’intuizione: d....