(o Vertumno; lat. Vertumnus o Vortumnus) Divinità degli Etruschi, venerata specialmente a Volsini; il suo culto, distrutta questa città (264 a.C.), passò a Roma, dove fu eretto un tempio sull’Aventino. [...] È identificabile con Voltumna ...
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(sanscr. Jagannātha) Nome indostano di una divinità e del suo luogo sacro a Puri, nello Stato indiano di Orissa. Il tempio in cui è venerato, con una torre alta oltre 60 m, si trova in un recinto che [...] comprende altri 20 templi ...
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Antica dea romana della cerchia delle divinità infere che presiedevano ai riti funebri: la sua festa si celebrava alle calende di giugno (Kalendae fabariae).
Un tempio di C., che la tradizione attribuiva [...] a L. Giunio Bruto, sorgeva a Roma sul Celio ...
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Interprete dei sogni nel culto di divinità egiziane in età ellenistica, poi narratore di miracoli e di prodigi. A Roma fu detto a. il filosofo parassita e buffone che alla tavola dei ricchi dissertava [...] comicamente sulla virtù e la morale ...
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(lat. Liber e Libĕra) Coppia di divinità italiche, come Fauno e Fauna. Libero è dio della fecondità. L’assimilazione con il dio greco Dioniso sarebbe avvenuta con l’introduzione in Roma per ordine dei [...] libri Sibillini (496 a.C.) della triade greca Demetra, Dioniso, Core con i nomi di Cerere, Libero, Libera ...
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Adattamento latino del nome di una divinità femminile germanica della fertilità, il cui culto, descritto da Tacito, era comune alle stirpi germaniche stanziate intorno al basso corso dell’Elba, fra il [...] Mare del Nord e il Baltico. Identico a N., o affine, sembra il dio Njörd, venerato in Scandinavia ...
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Nettuno
Emanuele Lelli
Il dio delle acque
Divinità del mare e di tutte le acque, ma anche dei terremoti, il greco Posidone è simbolo delle forze oscure e pericolose della natura: genera creature mostruose [...] cioè aperte a tutte le città della Grecia) di discipline atletiche, equestri e musicali.
Contrariamente a quanto avviene per molte altre divinità, il dio romano del mare, Nettuno, viene assimilato a Posidone già in tempi molto antichi. Ha un posto di ...
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semidio Essere sovrumano, generalmente nato da una divinità e da un mortale, cui non si attribuisce un completo carattere di divinità. Il termine non ha un preciso significato nella teologia di nessuna [...] religione, né negli studi storico-religiosi. Esiodo l’applicava agli eroi, mentre più tardi così si definivano certe divinità minori (per es., Sileno, fauni, ninfe ecc.). ...
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Ciò che è connesso, più o meno intimamente, con la divinità, con la religione e con i suoi misteri, e perciò impone un particolare atteggiamento di riverenza e di venerazione (contrapposto in genere a [...] es., il rito), di testi pronunciati, narrati o scritti (formule rituali, miti, scritture s.), di persone (per es., il re divino, certi tipi di sacerdoti, monaci ecc.), di oggetti (feticci, strumenti rituali ecc.). In tutti questi casi la qualità di s ...
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divinita
divinità s. f. [dal lat. divinĭtas -atis]. – 1. L’esser divino; essenza, natura divina: ammettere, riconoscere, negare la d., credere nella d. di Gesù Cristo. In senso fig., raro, qualità di ciò che si predica divino per eccellenza...
divinare
v. tr. [dal lat. divinare, der. di divinus nel senso di «ispirato dalla divinità, profetico» e come sost. «indovino, profeta»], letter. – Presagire il futuro, per ispirazione divina, per arte magica o per potenza d’intuizione: d....