(gr. Λυκάων) Mitico re degli Arcadi, figlio di Pelasgo e di Melibea (o della ninfa Cillene), padre di 50 figli e di 2 figlie (Dia, che da Apollo ha Driope, ed Elice, che da Zeus ha Arcade); una tradizione [...] ed era legato al culto di Zeus Liceo (da ricondurre a λύκος, «lupo») e alle feste Licee che si tenevano in onore della divinità sul Monte Liceo in Arcadia (a O di Megalopoli), celebre anche per il culto di Pan e di Apollo Parrasio. Tali feste erano ...
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Sturm und Drang Movimento culturale e letterario tedesco della seconda metà del 18° sec. (1760-85 ca.) che, con il suo programma di un’integrale rivalutazione dell’irrazionale nella vita e nell’arte in [...] , E.C. von Kleist, Klopstock, nel nuovo clima spirituale si determina da una parte come sentimento della divinità della natura, quale natura naturante, creatrice inesauribile, senza freno né regola; dall’altra come concetto dell’inevitabilità degli ...
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Nome dato dai Romani a un corroso e mutilo gruppo marmoreo, copia di un originale ellenistico pergameno (3° sec. a.C.) raffigurante probabilmente Menelao nell’atto di sostenere il corpo di Patroclo (altra [...] una festa annuale. Per il giorno di s. Marco (25 aprile) il torso era variamente camuffato a raffigurare una divinità pagana o un personaggio del mondo antico; epigrammi latini allusivi a quel travestimento erano attaccati sotto e intorno alla statua ...
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Nano
Ivan Nicoletti e Marco Bussagli
Per nanismo si intende una condizione caratterizzata da statura molto al di sotto della media. In medicina il termine è stato sostituito con bassa statura, perché [...] e di saggezza' confezionata in seguito alla pace fra gli Asi (dei guerrieri come Tyr, Odino e Thor) e i Vani (divinità legate alla fecondità e alla pace, come Njördhr, Freyr e Freya): composti i contrasti, tutti gli dei decisero di sputare a turno ...
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draghi e altri animali fantastici
Domenico Russo
Terribili o teneri, da sempre grandi protagonisti
Creati dalla fantasia popolare in tempi antichissimi, i draghi si sono insediati nei miti, nelle favole [...] l'orrida Tiamat, che raccolse intorno a sé ogni specie di mostri e di demoni. Tiamat sconfisse molti eroi mandati dalle nuove divinità contro di lei, ma non poté nulla contro il forte e intelligente Marduk. Come la luce del sole di primavera vince le ...
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Il cantore dell’India moderna
Poeta, scrittore, filosofo e drammaturgo, Rabindranath Tagore è stato il primo letterato indiano moderno a riscuotere una vasta popolarità e considerazione in Occidente. Il [...] sotto il titolo Il paniere di frutta; prendendo spunto da antichi poemi bengalesi, Tagore indaga il rapporto dell’uomo con la divinità e allo stesso tempo con i sentimenti, con il dolore e la ricerca della gioia che si cela «tra la voce del ...
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(gr. Φαίδρα, lat. Phaedra) Figlia di Minosse e di Pasifae, sorella di Arianna, diviene moglie di Teseo che l'aveva portata con sé nella fuga da Creta. Secondo l'elaborazione del mito fatta da Euripide [...] dall'attributo della luminosità e della visibilità; ciò ha indotto gli interpreti a ravvisare in esse una grande divinità lunare. Il tema dell'amore respinto, che determina la vendetta in forma di calunnia, interpretato come motivo novellistico ...
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LEHMANN, Wilhelm
P. Ch.
Scrittore tedesco, nato a Puerto Cabello (Venezuela) il 4 maggio 1882. Ha seguìto i corsi liceali ad Amburgo e ha poi studiato lingue moderne, scienze naturali e filosofia nelle [...] 'incontro con l'uomo si anima di una sua suggestiva esistenza (Der grüne Gott, Berlino 1942), popolato sovente di divinità, ora pagane ora romantiche (si veda la silloge Überlebender Tag, 1954), in singolare contrasto con la scientifica esattezza e ...
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È, nelle letterature classiche, una forma di novellistica sacra, e perciò un succedaneo, o, se si vuole, un precedente pagano, dell'agiografia cristiana. Il termine "aretalogo", estraneo al greco classico, [...] risultati ingegnosi ma di rado persuasivi. Quello che si può dire con sicurezza è che nel culto ellenistico delle divinità egiziane, ἀρεταλόγος è termine professionale per l'interprete di visioni e di sogni, addetto al servizio del tempio (Sylloge ...
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Letterato greco (n. Prusa, Bitinia, 40 - m. dopo il 114), una delle figure più notevoli della seconda Sofistica, detto Crisostomo (bocca d'oro) per la sua eloquenza.
Vita
Venuto a Roma in giovane età, [...] Roma; più numerose sono infine le vere e proprie diatribe ciniche. Nell'Olimpica, dove Fidia esprime la concezione della divinità, è sostenuta la superiorità della poesia sulle arti figurative. Nell'Euboica (detta anche Il cacciatore) è esaltata la ...
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divinita
divinità s. f. [dal lat. divinĭtas -atis]. – 1. L’esser divino; essenza, natura divina: ammettere, riconoscere, negare la d., credere nella d. di Gesù Cristo. In senso fig., raro, qualità di ciò che si predica divino per eccellenza...
divinare
v. tr. [dal lat. divinare, der. di divinus nel senso di «ispirato dalla divinità, profetico» e come sost. «indovino, profeta»], letter. – Presagire il futuro, per ispirazione divina, per arte magica o per potenza d’intuizione: d....