Scienza greco-romana. Scienza e forme di sapere in Platone
Luc Brisson
Scienza e forme di sapere in Platone
L'atteggiamento di Platone nei confronti del sapere relativo al mondo sensibile è oggetto [...] specie dell'anima umana, fabbricata dal demiurgo stesso e non dai suoi aiutanti, è immortale (42 e, 69 c) ed è per questo divina (69 d, 45 a): è un "daímōn" (90 a).
Su questa fondamentale bipartizione tra specie mortale e specie immortale si fonda la ...
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La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Cosmologie
Antonella Del Prete
Cosmologie
Il Seicento si apre con il rogo di Giordano Bruno, accusato dal tribunale dell'Inquisizione di Roma di molti [...] e la applica a tutto ciò che non può avere una fine, ma che al tempo stesso non gode dell'infinita perfezione divina. Già i suoi contemporanei rimasero perplessi di fronte a questo tentativo di introdurre una terza categoria oltre al finito e all ...
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CAMILLO, Giulio, detto Delminio
Giorgio Stabile
Nacque nel Friuli circa il 1480, sul luogo di nascita i biografi propendono per Portogruaro, ma va ricordata la testimonianza, circostanziata, di G. Cesarini [...] 1744, p. 425). Nel 1535 il C. è di nuovo in Francia. Il 5 maggio, da Rouen, scrive a Lucrezia Martinenga ("divina donna" che è "nella cima della mia mente") una lunga lettera, che partendo dal tema cabalistico dell'anagramma finisce per diventare un ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. I modelli epistemologici della morfogenesi, dell'organizzazione e della finalita
Catherine Wilson
I modelli epistemologici della morfogenesi, dell'organizzazione [...] soprasensibile e inaccessibile della Natura può contenere risorse sufficienti per produrre organismi viventi senza l'aiuto di una divinità. Gli uomini devono e possono pensare alle forme viventi come al prodotto di tali forze sconosciute, rese loro ...
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BARBIERI, Ludovico
Virginia Cappelletti
Nacque a Vicenza il 24 giugno 17 19 dal conte Ottavio e dalla nobildonna Laura Grassi. Perduto il padre, trascorse la fanciullezza, insieme con altri tre fratefli, [...] il male. Nel 1743 apparivano a Bassano le Verità filosofiche fondamentali,in cui il B. si proponeva di "convincere della Divina Esistenza" coloro che ne dubitassero e di trattare il problema relativo alla natura del corpo e alla natura dell'anima, al ...
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Indirizzo di pensiero sorto negli USA intorno al 1870 e diffusosi più tardi in Europa, dove ebbe il maggior successo nei primi decenni del Novecento.
C.S. Peirce: dal pragmatismo al pragmaticismo
Il termine [...] concezione specifica della religione connettendola, da un lato, con la volontà di credere, con il migliorismo, per cui la stessa divinità è intesa come principio attivo, ancora aperto, non compiuto, con cui l’uomo può e deve collaborare, e dall’altro ...
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STORICISMO
Carlo Antoni
. È la considerazione della storia come realtà oggettiva per sé stante, svolgentesi secondo proprie leggi. Nei riguardi dell'individuo esso si configura come determinismo, che [...] Marx e F. Engels, il principio dialettico fu applicato alla vita economica.
Tuttavia l'accento fu posto sul divino più che sull'umano. Simile alla Provvidenza cristiana, la storia rimase una realtà trascendente, svolgentesi secondo uno schema rigido ...
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Secolarizzazione
Loredana Sciolla
Il termine secolarizzazione indica due aspetti diversi del processo di perdita di rilevanza della religione nella vita sociale. Il primo consiste nell'autonomizzazione [...] funzione che essa assolve per la vita associata. A venir meno è solo la religione basata sull'idea di divinità o di sovrannaturale e sull'organizzazione religiosa della tradizione cristiana. Durkheim considera 'religione' tutti i valori, le credenze ...
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Etica
Pietro Piovani
di Pietro Piovani
Etica
sommario: 1. Introduzione. 2. Alla ricerca dell'oggettività dei valori. 3. Mobilità, relatività, storicità. 4. Autonomia e ambiguità. 5. Logica del disordine [...] per la creazione di un rigoroso, coerente monoteismo del valore, ritorna un politeismo, in cui i valori si ripresentano come divine idealità che si ripropongono con scoperta drammaticità alle scelte dell'uomo (v. Weber, 1919; tr. it., p. 31). Il ...
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Moderno e postmoderno
Valerio Verra
Paolo Portoghesi
Modernità, di Valerio Verra
Postmoderno, di Paolo Portoghesi
Modernità di Valerio Verra
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. La rivoluzione scientifica. [...] forme della filosofia e della scienza moderne potevano ancora coesistere con una concezione più o meno tradizionale della divinità, con l'illuminismo si veniva sempre più concentrando l'attenzione sull'uomo, sul primato della sua coscienza teoretica ...
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divinita
divinità s. f. [dal lat. divinĭtas -atis]. – 1. L’esser divino; essenza, natura divina: ammettere, riconoscere, negare la d., credere nella d. di Gesù Cristo. In senso fig., raro, qualità di ciò che si predica divino per eccellenza...
divinare
v. tr. [dal lat. divinare, der. di divinus nel senso di «ispirato dalla divinità, profetico» e come sost. «indovino, profeta»], letter. – Presagire il futuro, per ispirazione divina, per arte magica o per potenza d’intuizione: d....