L'archeologia delle pratiche cultuali. Europa tra preistoria e protostoria
Daniela Cocchi Genick
Gli aspetti archeologici del culto dal neolitico all'età del bronzo
L'interpretazione del significato [...] di alcuni attributi differenziati, è stato anche effettuato, da parte di M. Gimbutas (1974) il tentativo di distinguere più divinità, quali la Grande Dea della Vita, della Morte e della Rigenerazione, la Dea della Natura Feconda, la Dea dell ...
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Africanismo
Amadou Hampâté Bâ
di Amadou Hampâté Bâ
Africanismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Eredità del passato: spirituale, sociale e culturale. a) Valorizzazione del passato. b) Senso del sacro; [...] un pasto comune i convitati avranno rispetto di quanto è posto nel centro del piatto, ove si pensa che discenda la potenza divina che conferisce all'alimento le sue virtù nutritive. Il centro di ogni cosa è come se fosse il suo cuore, che appartiene ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Mondo egeo
Luigi Caliò
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
Nel periodo prepalaziale la sfera sacra sembra essere relegata nei contesti funerari. [...] di offerta e sacrificio, a processioni e danze, ma forse anche a riti di evocazione o di epifania della divinità. Durante il Minoico Medio, il palazzo emerge come centro cultuale. Nel periodo protopalaziale il culto era relativamente semplice e ...
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Le forme dello scambio e i sistemi premonetali e monetali
Carmen Martinelli
Renata Cantilena
Lorenza-Ilia Manfredi
Maria Cristina Molinari
Daniele Castrizio
Richard Hodges
Maria Giovanna Stasolla
Fabrizio [...] nel II sec. d.C., si produce la grande rivoluzione della monetazione Kushana. I rovesci vengono ora occupati dalle immagini di varie divinità per la prima volta identificate dal nome, prima in greco, poi in battriano, che di lì in poi rimane l'unica ...
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Filosofia
Nell’antica Grecia, artigiano libero in contrapposizione allo schiavo. Il termine è usato da Platone nel Timeo con il significato di artefice dell’universo, principio dell’ordine cosmico. Il [...] dal demiurgo. Il d. dà così origine all’anima del mondo, alla parte immortale dell’anima umana e alle altre divinità, affidando a queste ultime il compito di creare i corpi.
Storia
Magistratura, per lo più collegiale, dell’antica Grecia. Nella ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Asia Centrale
Ciro Lo Muzio
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
L'assenza pressoché totale di una tradizione scritta indigena rimette all'indagine [...] ma solo in una seconda fase (I-II sec. d.C.), mentre originariamente fu con ogni verosimiglianza sede del culto di una divinità fluviale (Oxus); erano invece sicuramente templi del fuoco i piccoli edifici di culto (templi B e D) costruiti in epoca ...
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Filosofia
In contrapposizione a monismo, in generale ogni concezione del mondo fondata su un’essenziale dualità di principi. Il termine ha cominciato a entrare nell’uso solo agli inizi del 18° sec., ma [...] . L’esempio più tipico è, a questo proposito, quello della religione di Zoroastro, che contrappone la divinità buona, Ahura Mazdā, alla divinità malvagia, Ahriman; ma il motivo sopravvive anche nel cristianesimo, attraverso l’antitesi fra Dio e il ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Iran
Pierfrancesco Callieri
I luoghi del culto
Nell'età del Bronzo, la cultura "transelamita" costituisce sull'altopiano iranico una koinè in cui il legame con [...] raffigurate, di carattere mitologico e religioso, troviamo anche l'immagine di un sacerdote che reca un calice di fronte ad una divinità su un carro trainato da un toro ed è seguito da due personaggi che portano pecore per un sacrificio. Per il ...
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Tolleranza
Carlo Augusto Viano
1. La fine della tolleranza
Nel 1791 Thomas Paine sosteneva in The rights of man che la Costituzione francese "aveva abolito la tolleranza, o rinunciato a essa, ma aveva [...] , perdendo ogni connessione con le cose civili. Perciò il magistrato non può imporre con la legge civile riti o cerimonie di culto divino, perché tutto ciò che si offre a Dio nel culto ha una ragion d'essere solo se viene ritenuto una cosa grata a ...
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Storia
Disciplina che tratta dell’origine e della discendenza di famiglie e di stirpi; con la cronologia, la diplomatica ecc. è una delle dottrine ausiliarie della storia.
Nell’antica Grecia l’aristocrazia [...] o un eroe. La g. è, infatti, anche una particolare forma d’espressione del pensiero mitologico; carattere e funzione di una divinità (o di un eroe) si precisano mediante i nessi genealogici che la collegano ad altre (➔ teogonia). In Roma, nelle case ...
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divinita
divinità s. f. [dal lat. divinĭtas -atis]. – 1. L’esser divino; essenza, natura divina: ammettere, riconoscere, negare la d., credere nella d. di Gesù Cristo. In senso fig., raro, qualità di ciò che si predica divino per eccellenza...
divinare
v. tr. [dal lat. divinare, der. di divinus nel senso di «ispirato dalla divinità, profetico» e come sost. «indovino, profeta»], letter. – Presagire il futuro, per ispirazione divina, per arte magica o per potenza d’intuizione: d....