La scienza in Cina: l'epoca Song-Yuan. Sistemi di organizzazione della conoscenza
Fu Daiwie
Georges Métailié
Ina Asim
Sistemi di organizzazione della conoscenza
La fioritura di un nuovo genere di [...] l'atteggiamento mentale di chi li mette in pratica sia più sottile. Shen Gua sostiene che la possibilità di fare esperienza del 'divino' dipende da chi usa un determinato metodo e da come esso è usato; così, non è raro che due persone che adottano ...
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SISTO III, santo
Elena Cavalcanti
Dal Liber pontificalis si ricava che S. era romano di nascita, che il padre si chiamava anch'egli Sisto e che il suo pontificato durò otto anni e diciannove giorni. [...] a una sola persona, e distinguono altre come riferentesi a due nature: quelle che sono degne di Dio, quando si tratta della divinità di Cristo; le meno elevate, quando si tratta della sua umanità" (ibid., I, 1, pt. IV, pp. 8-9, 17). Rispetto alla ...
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Egizi
Sergio Pernigotti
La civiltà millenaria dei faraoni
In Egitto è nata e si è sviluppata per oltre tremila anni una delle civiltà più importanti della storia dell'umanità. Essa dipendeva interamente [...] il popolo più religioso. In realtà la religione è uno degli argomenti più complessi, sia per le molte centinaia di divinità che venivano adorate nel paese sia perché sull'argomento gli Egizi avevano idee assai diverse dalle nostre, per cui è molto ...
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Antica popolazione semitica della Mesopotamia, che prende nome dalla città di Akkad (sumerico Agade), fondata da Sargon I nel 2300 a.C. circa e divenuta, dopo la vittoria sul re sumero Lugalzaggesi, capitale [...] dea guerriera Ishtar, protettrice della dinastia, a quello della sumera Inanna, favorendo così forme di sincretismo religioso tra divinità sumere e semitiche. Narām-Sīn, terzo successore di Sargon, si fregiò dei titoli di ‘re delle quattro regioni ...
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Deificazione, elevazione di un mortale allo stato divino. L’a. nasce in Egitto, dove il Faraone è identificato con Osiride a partire dalla XXVI dinastia, e sua moglie con Iside, sorella-sposa di Osiride [...] dei Faraoni d’Egitto pretese o accolse onori divini. Tali onori divennero ufficiali per influenza di Tolomeo fissò il concetto che l’imperatore personificasse e rappresentasse la divinità in terra e perciò dovesse essere adorato come un dio. ...
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HURRITI (XVIII, p. 609)
Giorgio Raffaele CASTELLINO
È tuttora questione controversa se i H. siano da tenersi distinti dai Subarei, oppure debbano essere considerati una sola entità storica con loro. [...] , è stata interpretata da E. Laroche, in base alle scritte geroglifiche che l'accompagnano, come raffigurazione di divinità h. Altra divinità è la Ishtar di Ninive, che ha subìto probabilmente l'influsso della analoga dea hurrita Shaushka. Un'altra ...
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Vicino Oriente antico. Introduzione
Mario Liverani
Introduzione
Il Vicino Oriente antico: le coordinate storiche
Con l'espressione 'Vicino Oriente antico' ci si riferisce a un insieme di ambiti culturali [...] la causa ultima, che si colloca in campi difficilmente esplorabili coi mezzi empirici, o perché pertinenti alla sfera divina, o perché umani ma inconoscibili. La ricerca della causa ultima avviene perciò inevitabilmente mediante procedure di tipo per ...
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La formula di Heer dell’era costantiniana (1949-1953)
Il cristianesimo in mezzo al tempo e all’eternità
Gianmaria Zamagni
Nella primavera del 1953 lo storico delle idee austriaco Friedrich Heer pubblica [...] di tolleranza di Milano del 313, di riunire tutte le confessioni, quindi pagani, ebrei e cristiani, alla summa divinitas, alla divinità suprema, che siede sul trono del cielo (in sede caelesti)»40.
Proprio per questo motivo Heer non esita a definire ...
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Diritto
Attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato. In senso più ampio, tutta l’attività che si svolge dinanzi all’autorità giudiziaria per giungere [...] porta nel paradiso, ma da cui i peccatori cadono nell’inferno.
Nel Vecchio Testamento non vi è l’idea d’un g. divino individuale: i defunti calano nel soggiorno dei morti (nello shĕ’ōl), dove vivono nel silenzio e nel buio; si delinea soltanto, nella ...
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(lat. Iberi, Hiberi) Nome attribuito dapprima agli abitanti della parte orientale della Spagna prelatina (distinti dai Tartessi, abitanti nella zona meridionale) e poi esteso a tutta la penisola. Pur [...] culto si svolgeva sui monti e nelle grotte; erano venerati gli spiriti della natura, un dio solare (Neto), divinità lunari e stellari.
Le lingue degli antichi I. rientrano nella famiglia delle lingue preindoeuropee parlate nel bacino del Mediterraneo ...
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divinita
divinità s. f. [dal lat. divinĭtas -atis]. – 1. L’esser divino; essenza, natura divina: ammettere, riconoscere, negare la d., credere nella d. di Gesù Cristo. In senso fig., raro, qualità di ciò che si predica divino per eccellenza...
divinare
v. tr. [dal lat. divinare, der. di divinus nel senso di «ispirato dalla divinità, profetico» e come sost. «indovino, profeta»], letter. – Presagire il futuro, per ispirazione divina, per arte magica o per potenza d’intuizione: d....