fede
Raffaele Savigni
Fiducia nella parola rivelata da Dio
La fede religiosa è l'attesa fiduciosa di una comunicazione da parte di Dio e l'accettazione delle verità da Lui trasmesse come parola rivelata. [...] . Per esempio crediamo che il Sole sorgerà domani.
Tutte le religioni cercano di stabilire un rapporto tra l'uomo e la divinità, ma è soltanto nelle religioni rivelate ‒ che la fede svolge un ruolo centrale. Il credente è colui che decide di fondare ...
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(o zervanismo) Denominazione moderna, formata sul medio-persiano o pahlavico zurvān («tempo, momento»), di una dottrina iranica relativa al tempo, la cui collocazione all’interno dell’antico mondo religioso [...] con tematiche di tipo gnostico. Non per nulla il manicheismo, in Iran, farà di Zurvān, e non di Ōhrmazd, la sua divinità suprema. Una comparazione fra Zurvān e Ōhrmazd all’interno del mazdeismo pone in luce, in ogni caso, la non sovrapponibilità e la ...
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trickster Termine, propriamente «mistificatore, imbroglione», usato convenzionalmente nella letteratura etnologica e storico-religiosa per indicare una categoria di figure mitiche che nella loro grande [...] dell’azione demiurgica dell’Essere supremo e a volte quale suo antagonista. T. più o meno parziali si ravvisano in divinità o eroi delle grandi mitologie quali per es. Hermes, Eracle, Prometeo nella religione greca, Loki nella mitologia germanica ecc ...
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L’insieme degli effetti calorifico e luminoso della combustione, che si manifestano nella fiamma. Il termine ha un uso figurato in fisica e in matematica.
Antropologia
Il possesso del f. è una delle più [...] al centro dell’universo non la Terra ma il f. centrale, la divinità Hestia, focolare o altare del mondo, trono di Zeus che plasma e e si trasforma, il f., e identificarono con esso la divina religione cosmica: tutte le cose derivano dal f. e nel ...
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Tendenza di una dottrina (religiosa, politica ecc.) a proporsi come valida per tutti gli uomini. antropologia Nei loro studi sulle differenze culturali tra gli esseri umani, gli antropologi si sono posti [...] al problema dell’u.; sia per i Greci sia per i Romani era naturale che le divinità loro proprie fossero per la maggior parte le stesse divinità che altri popoli chiamavano con nomi diversi e veneravano secondo le loro diverse tradizioni; perciò di ...
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SISTO III, santo
Elena Cavalcanti
Dal Liber pontificalis si ricava che S. era romano di nascita, che il padre si chiamava anch'egli Sisto e che il suo pontificato durò otto anni e diciannove giorni. [...] a una sola persona, e distinguono altre come riferentesi a due nature: quelle che sono degne di Dio, quando si tratta della divinità di Cristo; le meno elevate, quando si tratta della sua umanità" (ibid., I, 1, pt. IV, pp. 8-9, 17). Rispetto alla ...
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Ventriloquia
Vincenzo Mastrangeli
La ventriloquia (da ventriloquo, derivato, per la mediazione del francese ventriloque, del latino tardo ventriloquus, composto di venter, "ventre", e del tema di loqui, [...] vede i regolari movimenti dell'apparato fonatorio terminale; uditiva perché l'udito percepisce la voce come qualcosa di misterioso, o di divino. Già nel 7° secolo a.C. era molto attivo l'oracolo di Delfi, cui si ricorreva nella speranza di conoscere ...
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animismo
Cecilia Gatto Trocchi
La credenza che tutto abbia un'anima
Gli esseri umani percepiscono in sé stessi, oltre al corpo, un elemento spirituale che si manifesta nei sentimenti, attraverso i sogni, [...] colui che pensa". Il Cielo e la Terra erano a quel tempo uno vicino all'altra: dal loro abbraccio sono nate le molte divinità maori. "Quando nacquero questi figli, la Madre Terra fu avvolta nelle tenebre e l'unico segno di luce era l'incerto barlume ...
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Sole La stella più vicina alla Terra, per la quale, direttamente o indirettamente, costituisce la fonte unica ed essenziale di energia e quindi di vita.
Per analogia, il nome di s. è usato dagli astronomi [...] e in modo particolare quello denominato scuola di mitologia comparata di F. Max Müller, hanno cercato di dimostrare che le varie divinità importanti di una religione, sotto le loro apparenze antropomorfe e teriomorfe, altro non sono che il S. e che i ...
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Che non ha carattere sacro, che è estraneo o contrario a ciò che è sacro e religioso. Anche, che ha per argomento motivi terreni, mondani, non religiosi.
Arte
Nella storia dell’arte, l’iconografia p. [...] celebri del mondo mistico e religioso, e in seguito come raffigurazione trionfale anche allegorica (trionfi di virtù, di divinità legate a temi astrologici ecc.) o come diretta evocazione della classicità.
Oltre che in parziali aspetti di più ampie ...
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divinita
divinità s. f. [dal lat. divinĭtas -atis]. – 1. L’esser divino; essenza, natura divina: ammettere, riconoscere, negare la d., credere nella d. di Gesù Cristo. In senso fig., raro, qualità di ciò che si predica divino per eccellenza...
divinare
v. tr. [dal lat. divinare, der. di divinus nel senso di «ispirato dalla divinità, profetico» e come sost. «indovino, profeta»], letter. – Presagire il futuro, per ispirazione divina, per arte magica o per potenza d’intuizione: d....