Nell’antica Roma, convito sacro in cui si offrivano vivande alle immagini delle divinità adagiate su un letto (pulvinar) con il braccio sinistro appoggiato su un cuscino (pulvinus). La cerimonia è di origine [...] greca. Il primo l. fu celebrato nel 399 a.C. per ordine dei libri Sibillini, in onore di Apollo e Latona, Ercole e Diana, Nettuno e Mercurio. Solenne fu il l. del 217 a.C. in onore delle 12 divinità maggiori della religione olimpica. ...
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egizia, religione
Le tribù in cui era diviso l’Egitto primitivo avevano ciascuna la propria divinità, dall’aspetto zoomorfo o fitomorfo o talvolta di semplice oggetto. Quando nel Delta e in Alto Egitto [...] si contrappone, come antitipo, il fratello-nemico Seth. A fianco di questa coppia si ebbe una nuova disposizione delle svariate divinità locali, che in ogni centro si riunirono in triadi. Le lotte predinastiche fra l’Alto e il Basso Egitto lasciarono ...
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La credenza in un dio solo, propria delle religioni che si chiamano appunto monoteistiche. Queste sono, nell’ordine cronologico della loro formazione: il giudaismo, il cristianesimo e l’islamismo, tra [...] lo zoroastrismo (mazdeismo, parsismo) che si è formato in seno e in contrapposizione all’antico politeismo iranico, degradando le divinità di questo – a eccezione di Ōrmazd, proclamato dio unico – al rango di demoni. Oltre a queste grandi religioni ...
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Scienza egizia. Cosmogonia, cosmologia e teologia
Jan Assmann
Mark Smith
Jürgen Zeidler
Cosmogonia, cosmologia e teologia
Nell'Antico Egitto non è possibile separare la conoscenza che riguarda le [...] che si suppone essere avvenuta subito dopo la sua nascita, la sconfitta dei suoi nemici con l'aiuto di Thot e della vacca divina, e la sua elevazione al cielo insieme a questa dea. Dopo di ciò i membri dell'Ogdoade morirono e furono sepolti a Tebe ...
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Trojan Figura del paganesimo degli Slavi russi, di cui è sostenibile carattere di divinità, sia pure con la cautela imposta dalle caratteristiche generali della documentazione disponibile sul paganesimo [...] slavo. Del nome si sono date diverse spiegazioni: alcuni vi hanno ravvisato troj, cioè il numero ‘tre’; altri vi scorgono il nome di Traiano divinizzato nella tradizione slava; meno attendibile l’interpretazione ...
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Nell’antica mitologia germanica è nome degli inferi e nello stesso tempo della divinità (femminile) che vi regna. La dimora della dea è situata sotto una delle radici dell’albero del mondo Yggdrasil, e [...] per arrivarci bisogna passare il fiume infero Gjöll. Con il prevalere dell’idea del Walhall (➔), H. perse gradatamente alcune sue caratteristiche originarie, mentre se ne accentuarono i lati più terrificanti, ...
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In generale ogni dottrina che consideri divina la totalità delle cose e che identifichi la divinità con il mondo. Il termine entrò nell’uso agli inizi del Settecento: il deista inglese J. Toland parlò [...] , che può essere considerata esempio della forma più classica di panteismo. Per essa, infatti, la realtà di tutte le cose è divina, perché unica è la loro sostanza, la quale è Dio; e d’altra parte esse non svaniscono nel nulla, perché permangono ...
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RELIGIONI
Nelle varie tradizioni religiose, luogo che ha acquistato carattere sacro per la manifestazione o la presenza in esso della divinità, o perché connesso a eventi e fenomeni considerati soprannaturali; [...] di questi simboli può essere anche un altare vero e proprio, e molti hanno pensato che l’altare (come pure l’immagine divina o idolo) derivi proprio da questi primitivi segni della sacralità del luogo, come del resto è opinione diffusa che il s. sia ...
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visnuismo
vishnuismo
(o vaisnavismo) Corrente religiosa dell’induismo che identifica in Vishnu la divinità suprema. Secondo il v., la devozione (bhakti) a Vishnu consente la liberazione dal ciclo delle [...] rinascite e prepara l’eterno godimento della presenza del divino. La relazione tra uomo e dio è stata variamente interpretata da maestri-filosofi come Ramanuja (1107-37), Madhva (1179-1278), Vallabhacharya (1479-1531) e Chaitanya (1485-1533). All’ ...
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teofagia Consumo di una vittima sacrificale (o di un suo sostituto simbolico) identificata con la divinità stessa. La differenza tra la t. e altri tipi di sacrificio non è sempre del tutto netta: quando [...] precolombiano certe forme di cannibalismo rituale in cui l’uomo sacrificato e successivamente mangiato viene identificato con una divinità, sembrerebbero definibili in termini di teofagia. Infine, nel rito cristiano della comunione vi è una forma di ...
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divinita
divinità s. f. [dal lat. divinĭtas -atis]. – 1. L’esser divino; essenza, natura divina: ammettere, riconoscere, negare la d., credere nella d. di Gesù Cristo. In senso fig., raro, qualità di ciò che si predica divino per eccellenza...
divinare
v. tr. [dal lat. divinare, der. di divinus nel senso di «ispirato dalla divinità, profetico» e come sost. «indovino, profeta»], letter. – Presagire il futuro, per ispirazione divina, per arte magica o per potenza d’intuizione: d....