(gr. Σαβάζιος) Divinità di probabile origine traco-frigia, venerata nel mondo greco dal 5° sec. a.C. Per i suoi aspetti esotico-orgiastici e la popolarità presso le classi inferiori, il culto di S. attirò [...] le critiche degli ambienti colti greci, ma ciò non ne impedì la diffusione: nel 2° sec. a.C. raggiunse Roma, da dove si tentò di bandirlo nel 139. Il culto aveva forme misteriche esoteriche: i riti d’iniziazione ...
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Sucellus Divinità celtica conosciuta quasi solamente in Gallia e solo da monumenti d’età romana e da iscrizioni. È rappresentato barbato, vestito alla maniera comune dei Galli e spesso accompagnato da [...] un cane (in qualche caso tricefalo); suoi attributi sono il martello nella mano sinistra e l’olla nella destra. Sul piano del sincretismo gallo-romano S. è stato identificato con Silvano: il martello sarebbe ...
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(lat. Tarănis) Divinità celtica attestata per la Gallia in questa forma specifica da Lucano (accanto a Esus e Teutates) e, con varianti formali, da poche iscrizioni che riguardano pressoché tutto il mondo [...] celtico. Il nome è presentato a volte da solo, più spesso come epiteto di Iuppiter con cui T. è identificato. La scelta di Iuppiter come ‘interpretazione romana’ del dio trova ragione nel fatto che T. ...
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(lat. Quirinus) Divinità romana, eponimo fittizio dei Romani (➔ Quiriti); secondo alcuni in origine dio di Curi, località dove era insediata la tribù sabina che si fuse poi con gli abitanti del Palatino, [...] secondo altri dio della lancia (quiris o curis). Aveva carattere guerriero e nella leggenda delle origini di Roma fu identificato con Romolo; più tardi, in età imperiale (ma secondo alcuni almeno dal 3° ...
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Tellus Divinità romana della terra, strettamente associata a Cerere. Quale dea ctonia è collegata con gli Inferi: insieme ai Mani è destinataria della devotio (➔ devozione) e, insieme a Cerere, del sacrificio [...] di una porca praecidanea da parte della famiglia di un morto rimasto insepolto. È inoltre collegata con la fecondità femminile (presiedeva alle nozze dalla parte della sposa) e nel ciclo agricolo sembra ...
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(lat. di Infĕri) Le divinità e in genere gli abitanti dell’oltretomba per gli antichi Romani. Il giorno festivo a essi dedicato era il 21 febbraio, in cui si celebravano i Feralia, al termine dei Parentalia. [...] Si facevano sacrifici con vittime nere, si offrivano a preferenza le fave; le ore preferite erano il mezzogiorno o la mezzanotte; si libava con la mano sinistra. Gli abitanti dell’oltretomba erano denominati ...
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Viṣṇu Divinità indiana. Nell’antica religione vedica aveva caratteri cosmici e solari, nell’induismo ha assunto maggiore importanza. I suoi emblemi sono il loto, la clava, il disco e la conchiglia; la [...] sua sposa, o Śakti (➔), è Lakṣmī, dea della fortuna, prosperità e bellezza. Insieme a Brahmā e Śiva, V. rappresenta, nell’evoluzione dell’esistenza (nascita, durata, fine), il principio conservatore.
Il ...
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(o Balder) Divinità dell’antica religione germanica, la cui appartenenza originaria al patrimonio germanico è dubbia. Nel mito narrato dall’Edda – silloge di carmi norreni di argomento epico, mitologico, [...] didattico – è figlio di Odino e di Frigga e fratello di Hodh, il dio cieco; è il più bello e il più amato fra gli dei, ma destinato a morire, e la sua morte è preludio alla catastrofe finale degli dei ...
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Antica divinità semitica del Vicino Oriente attestata per la prima volta nell’onomastica amorrea della fine del 3° millennio a.C. Con la seconda metà del 2° millennio assume un posto di rilievo nel pantheon [...] ugaritico. Definito ‘re’, ‘creatore degli dei’ e ‘padre degli uomini’, la sua figura assomma in sé elementi contraddittori: il suo venerando aspetto di vecchio può impunemente essere oltraggiato e il suo ...
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(norv. e isl. Nornir) Divinità germaniche del destino dei singoli uomini; il nome è stato collegato con la radice indoeuropea *(s)ner, «volgere», dato che sono rappresentate quali filatrici. La rappresentazione [...] delle N. come filatrici e la fissazione del loro numero a 3 (Urdt, Verdandi, Skuld) sono state attribuite all’influsso dell’immagine delle Parche e delle Moire classiche. Ma sia l’immagine di una partizione ...
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divinita
divinità s. f. [dal lat. divinĭtas -atis]. – 1. L’esser divino; essenza, natura divina: ammettere, riconoscere, negare la d., credere nella d. di Gesù Cristo. In senso fig., raro, qualità di ciò che si predica divino per eccellenza...
divinare
v. tr. [dal lat. divinare, der. di divinus nel senso di «ispirato dalla divinità, profetico» e come sost. «indovino, profeta»], letter. – Presagire il futuro, per ispirazione divina, per arte magica o per potenza d’intuizione: d....