(gr. ῎Ολυμπος) Nome antico di varie montagne della Grecia, delle isole o dell’Asia Minore, derivato, sembra, da un vocabolo preellenico che avrebbe appunto il significato di «monte».
La più importante [...] raggiunta la prima volta nel 1913.
L’O. nella mitologia greca dei tempi omerici era sede delle divinità olimpiche, contrapposte sia alle divinità che avevano sede nell’Ade (come Plutone e Persefone) sia agli dei il cui culto, orgiastico e misterico ...
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Sirene
Emanuele Lelli
Il fascino ingannevole del canto fatato
Affascinanti esseri dal corpo di uccello o di pesce e dal volto bellissimo di donna, le Sirene rappresentano i pericoli derivanti dalla [...] di pesce, i cristiani le interpretarono come un simbolo del piacere ingannevole dei beni materiali – così anche Dante nella Divina Commedia – o anche come falsa promessa di pace eterna, contrapposta alla vera pace cristiana; anche nel mondo moderno ...
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(arabo an-Nīl) Il maggior fiume dell’Africa, primo del globo per lunghezza (6671 km), uno dei maggiori per ampiezza di bacino (2.867.000 km2).
Nella mitologia greca fu considerato come un dio. Nell’arte [...] fiume, in particolare Egitto, Sudan ed Etiopia.
L’esplorazione
Il N., che fu dagli antichi Egizi venerato come divinità (Hāpi), ha sempre avuto importanza enorme come unica arteria di comunicazione, attraverso la grande barriera desertica, fra il ...
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Spirito, buono o cattivo, che nella mitologia pagana presiedeva al destino degli uomini, e anche lo spirito che aveva sotto la sua protezione una città, un popolo, una nazione.
Il Genius era, per gli antichi [...] Romani, una divinità pertinente al culto domestico. In origine rappresentava la virtù generativa dell’individuo di sesso maschile ed era concepito quale suo nume personale. Al G. dei maschi faceva riscontro la Iuno personale delle femmine; polarità ...
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teogonia Mito o insieme di miti che illustrano la nascita o la discendenza degli dei.
Il vero terreno della t. è la religione politeistica, e, in modo particolare, una sua fase avanzata cui non siano aliene [...] del pensiero teogonico è sostanzialmente implicita nel politeismo stesso; ogni religione politeistica conosce, infatti, gruppi di divinità: coppie divine o triadi che abbracciano una coppia di genitori e il figlio, o anche raggruppamenti più estesi ...
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Sovij Nella mitologia lituana, dio psicopompo e fondatore delle usanze pagane. È il protagonista di una discesa nell’oltretomba in compagnia di uno dei figli. In quanto personaggio mitico che crea istituzioni [...] di grande rilievo (l’uso di sacrificare a divinità e di cremare i defunti), la figura di S. è annoverabile nella categoria degli eroi culturali. ...
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Mitici figli di Zeus (Διὸς κοῦροι), di nome Castore e Polluce, generati insieme con Elena dall’uovo di Leda, congiuntasi con Zeus trasformato in cigno. Compivano le loro gesta sempre uniti: Castore domatore [...] di cavalli, Polluce valente nel pugilato. Ambedue furono considerati divinità benefiche e salvatrici. Erano anche protettori dei naviganti nelle burrasche. Fra le gesta loro attribuite, la liberazione della sorella Elena rapita decenne da Teseo; la ...
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Urano
Emanuele Lelli
L’antichissimo dio del cielo
Urano (dal greco Ouranòs «Cielo») fa parte della prima generazione di dei e simboleggia l’elemento celeste. Egli è sposo di Gea, la Terra; per lungo [...] portati a largo, per molto tempo; attorno bianca la spuma nasceva, e da essa una figlia nacque, e dapprima all’isola di Citera divina giunse, e di lì giunse a Cipro molto lambita dai flutti; lì approdò, la dea veneranda e bella, e attorno l’erba ...
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Iside e Osiride
Tommaso Gnoli
Amore e risurrezione nell'antico Egitto
Figli del Cielo e della Terra, poi sposi, Iside e Osiride mettono in scena nel mito di cui sono protagonisti la rappresentazione [...] tra il Basso e l'Alto Egitto.
La fortuna di Iside e Osiride nel mondo classico
Benché Iside e Osiride siano divinità antichissime, la diffusione del loro culto divenne mondiale in età ellenistica (ellenismo) e quindi romana. L'amore tra Cesare e ...
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(gr. Μελικήρτης) Mitico figlio di Atamante, re dei Mini in Orcomeno, e di Ino. Secondo la versione del mito più comune, fu gettato nell’acqua bollente dal padre o dalla madre impazziti. Poi Ino, rinsavita [...] lo trasse fuori e si gettò con lui in mare; fu trasformata nella divinità marina Ino-Leucotea, mentre M. divenne Palemone (Portunus per i Romani), dio propizio ai naviganti. ...
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divinita
divinità s. f. [dal lat. divinĭtas -atis]. – 1. L’esser divino; essenza, natura divina: ammettere, riconoscere, negare la d., credere nella d. di Gesù Cristo. In senso fig., raro, qualità di ciò che si predica divino per eccellenza...
divinare
v. tr. [dal lat. divinare, der. di divinus nel senso di «ispirato dalla divinità, profetico» e come sost. «indovino, profeta»], letter. – Presagire il futuro, per ispirazione divina, per arte magica o per potenza d’intuizione: d....