Śiva Divinità tra le più venerate della mitologia indù, membro della triade divina (trīmūrti) con Brahmā e Viṣṇu. In virtù dei suoi molteplici aspetti, benevoli e terrifici a un tempo, Ś. assume forme [...] »). Come distruttore, Ś. assume epiteti quali Ugra («il possente»), Bhairava («il terribile»), Hara («il distruttore»). Ś. è anche divino asceta e come tale è venerato sotto l’aspetto di Mahayogi («il grande yogin») o Yogeśvara («signore degli yogin ...
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Originariamente, presso i Latini, la parola, il detto della divinità, quindi il destino irrevocabile fissato fin dal principio e a cui nessuno si può sottrarre, e perciò la morte; al plurale, i detti del [...] veggente che indicava il futuro e le personificazioni del destino, le Moire, le Parche, chiamate appunto anche Fata o tria Fata.
Storicamente, i vari modi di intendere il f. si intersecano e si confondono, ...
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(gr. ἀνάγκη) Voce greca antica che significa «la necessità», «il fato». Assurta da idea astratta al rango di divinità, ebbe a Corinto un santuario in unione con Bia.
Nella teologia orfica ebbe il valore [...] di potenza cosmogonica. In Platone (Repubblica, X, 617 c) appare come madre delle Moire ...
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Tendenza ad attribuire aspetto, facoltà e destini umani a figure immaginarie, animali e cose. In particolare, l’attribuzione alla divinità di qualità umane fisiche, intellettuali e morali.
Il corpo umano, [...] una parte dell’esegesi rabbinica, è che si tratti di metafore rese necessarie dall’incapacità dell’uomo di cogliere l’essenza del divino se non per analogia con l’esperienza umana. In epoca moderna la polemica contro l’a. si ritrova in I. Kant, che ...
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panteismo
Raffaele Savigni
La fede in una forza divina che pervade l’Universo
In alcune tradizioni religiose, soprattutto in Oriente, la divinità è concepita come il Tutto, una forza che pervade l’Universo [...] cui la salvezza non consiste, come si ritiene nelle fedi monoteistiche, nell’incontro personale tra l’Io umano e un Tu divino, che ci chiama a uscire da noi stessi per incontrare l’altro, ma nel lasciarsi assorbire nell’armonia del tutto.
Movimenti ...
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Nelle religioni monoteistiche, essere supremo, concepito e spesso adorato universalmente come eterno, creatore e ordinatore dell’Universo. Nelle religioni politeistiche, ciascuno degli esseri venerati [...] che essa riconosce agenti nel mondo della natura e degli uomini, i quali a loro si rivolgono nel culto. Ogni divinità del vero e proprio politeismo (in ciò distinto dal polidemonismo) acquista una personalità mitica e culturale; gli dei costituiscono ...
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In genere, ogni filosofia o corrente ideale secondo la quale non esiste un 'al di là' rispetto alla realtà che conosciamo. Avere una concezione immanente della divinità, per es., significa identificare [...] Dio con il mondo, la natura o la storia, rifiutando quindi di concepirlo in modo 'trascendente', ossia come un'entità autonoma, separata dal mondo e avente caratteri opposti a esso (infinito, onnipotente, ...
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Le grandi domande
Stefano De Luca
Grandi domande e grandi risposte
Da sempre l'uomo non può fare a meno di porsi alcune domande fondamentali: qual è l'origine di tutte le cose e il loro significato? [...] dei Celti (popolazione stabilitasi in varie parti d'Europa tra il 6° e il 3° sec. a.C.) era caratterizzata da centinaia di divinità, che variavano secondo le zone e i clan. Tra gli dei più importanti vi erano: Dana, dea della terra e della fertilità ...
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ateismo
Roberto Cipriani
Un modo di pensare che esclude l'esistenza di un Dio
L'ateismo consiste nel negare l'esistenza di un'entità divina, cioè di un essere sovrumano e soprannaturale. Se la divinità [...] ma in realtà l'ateismo può anche essere una maniera di condurre una ricerca personale sulla presenza e sul ruolo di una eventuale divinità creatrice dell'Universo, al fine di spiegare quel che accade nel mondo nel corso del tempo.
I tanti volti dell ...
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Filosofo greco (sec. 4º-3º a. C.). Il soprannome di "ateo" (gr. ἄϑεος) gli derivò dalla sua polemica antireligiosa, per cui egli negava addirittura l'esistenza di ogni divinità, sicché fu espulso da Atene. [...] Seguace di Aristippo, promosse, nella scuola cirenaica, quello spostamento dell'ideale edonistico dal piacere dell'istante alla soddisfazione duratura, bisognosa per il suo raggiungimento della saggezza ...
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divinita
divinità s. f. [dal lat. divinĭtas -atis]. – 1. L’esser divino; essenza, natura divina: ammettere, riconoscere, negare la d., credere nella d. di Gesù Cristo. In senso fig., raro, qualità di ciò che si predica divino per eccellenza...
divinare
v. tr. [dal lat. divinare, der. di divinus nel senso di «ispirato dalla divinità, profetico» e come sost. «indovino, profeta»], letter. – Presagire il futuro, per ispirazione divina, per arte magica o per potenza d’intuizione: d....