Trojan Figura del paganesimo degli Slavi russi, di cui è sostenibile carattere di divinità, sia pure con la cautela imposta dalle caratteristiche generali della documentazione disponibile sul paganesimo [...] slavo. Del nome si sono date diverse spiegazioni: alcuni vi hanno ravvisato troj, cioè il numero ‘tre’; altri vi scorgono il nome di Traiano divinizzato nella tradizione slava; meno attendibile l’interpretazione ...
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Nome con cui gli antichi Romani designarono le anime dei defunti. Originariamente affini alle divinità infernali (e la dea Mania si considerava loro madre), divennero dall’età augustea le anime placate [...] degli antenati, oggetto di culto personale e familiare.
In storia delle religioni, si dà il nome di manismo al complesso di tutte le specie di culti rivolti ai morti (culto degli antenati, pratiche funerarie, ...
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Entità intermedia tra il divino e l’umano, che non può essere annoverata nella categoria delle divinità vere e proprie ma che si ritiene possa influire beneficamente o maleficamente sulle azioni umane. [...] La presenza di esseri sovrumani si riscontra in tutte le religioni fondate sulla nozione di divinità, sia che questa si articoli in una molteplicità di esseri divini (politeismo) sia che venga concepita come unica (monoteismo). La grande diversità di ...
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(medio persiano Ahriman) Nella religione di Zarathustra (➔ zoroastrismo), lo spirito maligno antagonista di Ahura Mazdā, la divinità suprema. Nelle Gāthā, i libri più antichi dell’Avesta, l’opposizione [...] confronti di Ahura Mazdā, ma nei confronti dello Spenta Mainyu, lo spirito benedetto che, pur appartenendo alla suprema divinità, ne rimane sempre distinto, mentre Ahura Mazdā domina in maniera assoluta, al di sopra della polarità dualistica; nell ...
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svayambhū Nella speculazione teologica dell’induismo e del buddhismo, epiteto («nato da sé stesso») attribuito a divinità concepite come assolute e collocate all’origine del cosmo; tra le altre, ricevono [...] la definizione di s. Viṣṇu e Śiva nei rispettivi sistemi religiosi che a loro fanno capo; nel Mahāyāna è s. l’Ādibuddha (il Buddha originario), concepito come Tathāgatagarbha «Seme dei Tathagata», vale ...
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(gr. Συρία ϑεά; lat. Dea Syria) Nome dato dai Greci e dai Romani ad Atargatis, la grande divinità femminile semitica originaria della Siria, il cui centro principale di venerazione era Bambice (Ierapoli). [...] Al pari di altre grandi divinità femminili era oggetto di un culto orgiastico e fragoroso, con pratiche di autolesione fino all’autoevirazione, esaltazioni visionarie e profetiche da parte dei sacerdoti e vistose manifestazioni penitenziali.
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(o Tanri) Nome altaico (con varianti tengri, tergeri, tingir ecc.) con il quale Mongoli e Turco-Tatari indicano la divinità e contemporaneamente il cielo. T. non è tale da potersi considerare una divinità [...] ; il suo carattere elevatissimo ha reso possibile sia la sua integrazione nelle religioni monoteistiche (cristianesimo, manicheismo, islam) insediatesi fra i Turco-Mongoli, sia la convinzione in osservatori stranieri che fosse una divinità unica. ...
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Nello zoroastrismo sono le potenze divine (in avestico «i santi immortali») direttamente subordinate alla suprema e unica divinità Ahura Mazdā e a questa intimamente associate nella custodia e nel reggimento [...] benedetta»: Hauvatāt, «l’integrità»; Ameretāt, «l’immortalità». Nelle fasi ulteriori dello sviluppo storico dello zoroastrismo gli A. vennero perdendo il carattere di astratte potenze divine per assumere una consistenza più concreta e individuata. ...
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(gr. ἀνάγκη) Voce greca antica che significa «la necessità», «il fato». Assurta da idea astratta al rango di divinità, ebbe a Corinto un santuario in unione con Bia.
Nella teologia orfica ebbe il valore [...] di potenza cosmogonica. In Platone (Repubblica, X, 617 c) appare come madre delle Moire ...
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(gr. Λευκοϑέα) Nome («la dea bianca») di Ino dopo che fu assunta con il figlio Melicerte fra le divinità marine. Nell’Odissea offre a Ulisse, sbattuto dalla tempesta, il suo cinto, grazie al quale l’eroe [...] può approdare alla terra dei Feaci. Il suo culto, fiorente a Corinto e nella zona dell’Istmo, si diffuse ovunque e anche in Italia: qui L. si sovrappose alla Mater Matuta latina ed ebbe un tempio nel Foro ...
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divinita
divinità s. f. [dal lat. divinĭtas -atis]. – 1. L’esser divino; essenza, natura divina: ammettere, riconoscere, negare la d., credere nella d. di Gesù Cristo. In senso fig., raro, qualità di ciò che si predica divino per eccellenza...
divinare
v. tr. [dal lat. divinare, der. di divinus nel senso di «ispirato dalla divinità, profetico» e come sost. «indovino, profeta»], letter. – Presagire il futuro, per ispirazione divina, per arte magica o per potenza d’intuizione: d....