Antichissima divinità romana, sulla cui tomba al Velabro il 23 dicembre, giorno dei Larentalia, il flamen Quirinalis e i pontefici celebravano sacrifici funebri (parentatio). Per alcuni (p. es. De Sanctis) [...] la diversa quantità di Lăres e Lārentia, la ritengono una figura di farsa fliacica della Magna Grecia, fusa poi con la divinità del Velabro (Zielinski, Wissowa); per altri infine essa sarebbe la Madre Terra, e il racconto della sua unione con Ercole ...
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PHARO o PHARRHO (ΦΑΡΟ, ΦΑΡΡΟ)
M. E. Bertoldi
Divinità maschile, raffigurata su monete di Kanerkes e Hooerkes, in varî tipi, vestita di chitone ed himàtion, che regge con una mano una fiamma o, come pensano [...] . Talvolta porta un elmo alato, o tiene il caduceo, attributo di Hermes. L'iscrizione è stata variamente interpretata: divinità della vittoria (Hoffmann), del fuoco (Gardner), della pioggia (Lassen). Altri danno alla parola il significato di creatore ...
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(o Frau H.) Figura del folclore germanico; originariamente divinità femminile, partecipa alla caccia selvaggia, cavalca nell’aria, specialmente nelle dodici notti tra Natale ed Epifania. La sua apparizione [...] favorisce la coltivazione dei campi. Presiede ai lavori femminili, in particolar modo alla tessitura, punendo le ragazze che tralasciano il lavoro ...
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(medio persiano Ahriman) Nella religione di Zarathustra (➔ zoroastrismo), lo spirito maligno antagonista di Ahura Mazdā, la divinità suprema. Nelle Gāthā, i libri più antichi dell’Avesta, l’opposizione [...] confronti di Ahura Mazdā, ma nei confronti dello Spenta Mainyu, lo spirito benedetto che, pur appartenendo alla suprema divinità, ne rimane sempre distinto, mentre Ahura Mazdā domina in maniera assoluta, al di sopra della polarità dualistica; nell ...
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. È la principale fra le divinità minori della mitologia nordica. Il nome pare significhi "splendente", o, più probabilmente, è derivato dall'appellativo baldr (anglosassone bealdor) "signore". Due differenti [...] preghiera dei vivi che abbrevia le pene dei trapassati. In linea generale s'impone altresì il confronto con altre divinità vegetali, pur esse morenti e risorgenti e divenute oggetto centrale del culto, per esempio nei misteri del mondo classico ...
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Serie di invocazioni, in forma di supplica, alla divinità o a persone celesti. Consistono di solito in formule pronunciate dall’officiante e ripetute, interamente o in parte, dal popolo, che talvolta risponde [...] con altra formula. Nella liturgia cattolica le l. sono di due tipi: quelle ricevute nei libri liturgici, e quelle di uso per lo più devozionale. Tra le prime si ricordano le litaniae Sanctorum (in tre ...
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In Roma antica, sacerdote addetto a una particolare divinità, della quale prendeva il nome. I f. di gran lunga più importanti, detti maiores, erano i ministri del culto di Giove, Marte e Quirino, e prendevano [...] il nome, rispettivamente di flamines Dialis, Martialis, Quirinalis. Dovevano essere patrizi e occupavano, nelle gerarchie sacerdotali, un posto di primo piano, tanto che nell’età arcaica erano inferiori ...
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Festa attica celebrata in onore delle divinità eleusine, e specialmente di Demetra, in quanto "dea delle aie" (αλως "aia"). Essa corrispondeva, così, alla festa che in altre parti della Grecia aveva il [...] nome di Talisie (Θαλύσια: su cui cfr. Teocrito, VII). Festa tipicamente agricola, le aloe avevan luogo nel mese Poseideone, al tempo della vendemmia e della raccolta dei frutti e comprendevano anche cerimonie ...
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avatāra Nel brahmanesimo e nell’induismo, la «discesa» di una divinità sulla Terra. Particolarmente sono oggetto di fede gli a. o incarnazioni del dio Viṣṇu, riconosciute per lo più in numero di dieci [...] e rivolte tutte al bene del mondo e delle creature ...
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REDICOLO
Nicola Turchi
. Indigitazione (da redeo) di una divinità che protegge il ritorno. Per questa sua azione di tutela essa è detta anche tutanus. Il luogo a lui sacro (Fanum Rediculi, Fest., p. [...] 282 M; campus Rediculi, Plin., Nat. Hist., X, 122) era localizzato sull'Appia a due miglia dalla porta Capena nella zona dove oggi si trovano la chiesetta del "Domine quo vadis?" e il cosiddetto tempio ...
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divinita
divinità s. f. [dal lat. divinĭtas -atis]. – 1. L’esser divino; essenza, natura divina: ammettere, riconoscere, negare la d., credere nella d. di Gesù Cristo. In senso fig., raro, qualità di ciò che si predica divino per eccellenza...
divinare
v. tr. [dal lat. divinare, der. di divinus nel senso di «ispirato dalla divinità, profetico» e come sost. «indovino, profeta»], letter. – Presagire il futuro, per ispirazione divina, per arte magica o per potenza d’intuizione: d....