(gr. Ζαγρεύς) Antica divinità greca menzionata raramente in età classica. Appare fuso con Dioniso nella tradizione orfica. Qui egli è il primo Dioniso figlio di Persefone, destinato successore di Zeus; [...] ancora bambino, viene ucciso e sbranato dai Titani, ma il suo cuore viene salvato e da esso nasce poi, come figlio di Zeus e Semele, il secondo Dioniso, quello, cioè, universalmente venerato nel mondo ...
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(gr. Κουρῆτες) Divinità minori della mitologia greca che costituivano il seguito di Rea. Nella tradizione il loro numero oscilla da 3 a 9 fino a comprendere grandi collettività; talvolta sono confusi con [...] analoghi gruppi divini, quali i Dattili Idei, i Coribanti, i Cabiri, sempre strettamente collegati alla figura della Grande Madre.
A Efeso esisteva una confraternita religiosa di C., analoga alle confraternite dette dei Coribanti. ...
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Nome di una divinità, personificazione della città di Roma, dominatrice del mondo. Ebbe, dapprima in Grecia e nell’Asia Minore, un culto particolare che si diffuse specialmente nelle province orientali, [...] unito al culto degli imperatori. Si ricorda il culto della dea R. a Smirne già nel 195 a.C., ad Alabanda già nel 170 a.C. Le feste erano dette Romee (➔) ...
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Ullr Divinità germanica che ha poca parte nei testi mitologici nordici, ma la cui importanza è rivelata dai toponimi norvegesi e svedesi formati con il suo nome. Secondo Sassone Grammatico, U. (Ollerus) [...] sostituisce temporaneamente il re Othinus (Odin) resosi indegno della sovranità, rifugiandosi poi in Svezia al suo ritorno. Gli attributi principali di U. sono l’arco e gli sci ...
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Sīn Antica divinità lunare, presente nei testi mesopotamici fin dal 3° millennio a.C. e in quelli sudarabici (Hadramaut) dal 1°. Veniva raffigurato quale vegliardo barbuto, seduto in trono; lo si riteneva [...] molto saggio e come figli gli si attribuivano il Sole (➔ Shamash) e Ishtar, insieme ai quali formava la triade astrale. Era venerato soprattutto a Ur e a Harrān ...
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Gaṇeśa Divinità indiana postvedica, già importante nell’età brahmanica e tuttora tra le più popolari nell’induismo. Figlio di Shiva e Pārvatī, ha il potere di rimuovere ogni ostacolo e perciò viene invocato [...] all’inizio di ogni impresa (anche di tipo letterario). È raffigurato con corpo umano, pingue, e con la testa d’elefante a indicare la sua accortezza e la sua prudenza ...
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Teshup La principale divinità maschile degli Urriti, dio del cielo e della folgore; corrisponde a Hadad babilonese e assiro, a Baal semitico nord-occidentale e a Zeus greco. T. divenne il dio principale [...] degli Ittiti, nella cui mitologia figura come dio sovrano che detronizzò il predecessore, Kumarbi e uccise il serpente Illuyankash che minacciava il mondo divino. Era sposo di Hepit, o Hepa. ...
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Sacrificio di vittime alla divinità. Il termine deriva dall’uso, nella religione romana, di cospargere la vittima sacrificale con la mola salsa (mistura di tritello di farro tostato con sale cotto e crudo), [...] preparata dalle Vestali in tre giorni particolari dell’anno sacrale (Lupercalie, Vestalie e Idi di Settembre, data di fondazione del tempio capitolino) con il ricavato delle prime spighe mature ...
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Uṣas Divinità femminile indiana che nella mitologia vedica personifica l’alba e l’aurora. Non è solo una fra le più poetiche figurazioni dell’innologia vedica, concepita come figlia del cielo e sorella [...] degli Āditya e della notte (Rāthrī), ma occupa un posto chiave nella concezione vedica del sonno, fondata sulla dialettica di ordine e disordine, luce e tenebre ...
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Felicità (lat. Felicitas) Divinità romana, tutelatrice della fecondità, della ricchezza e del successo, appare come personificazione divina di una astrazione; era rappresentata con il caduceo e la cornucopia. [...] Il suo primo tempio in Roma, nel Velabro, fu costruito da L. Licinio Lucullo poco dopo il 146 a.C. Sotto l’Impero, ebbe larga parte nel culto ufficiale ...
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divinita
divinità s. f. [dal lat. divinĭtas -atis]. – 1. L’esser divino; essenza, natura divina: ammettere, riconoscere, negare la d., credere nella d. di Gesù Cristo. In senso fig., raro, qualità di ciò che si predica divino per eccellenza...
divinare
v. tr. [dal lat. divinare, der. di divinus nel senso di «ispirato dalla divinità, profetico» e come sost. «indovino, profeta»], letter. – Presagire il futuro, per ispirazione divina, per arte magica o per potenza d’intuizione: d....