Nel mondo antico il termine greco προσκύνησις e il suo equivalente latino adoratio erano usati per indicare gli atti esprimenti il sentimento di venerazione e di rispetto verso la divinità o un oggetto [...] Ester 3, 2) la rifiutarono al sovrano che si pretendeva divino. I primi cristiani si mantennero rigoristi; successivamente l’a., la merita in sé (a. di Dio, della Trinità, diGesùCristo ecc.; venerazione speciale di Maria Vergine) da quella relativa ...
Leggi Tutto
Ebrei
Elena Loewenthal
Un popolo con una storia del tutto particolare
Chi sono gli Ebrei? I protagonisti della Bibbia, uno dei libri più antichi mai scritti? Le vittime della Shoah, lo sterminio di [...] prende Giacobbe, nipote di Abramo (perché figlio di Isacco suo figlio), dopo aver udito anch'egli la chiamata divina. Giacobbe è il della passione diGesùCristo; per l'altro era considerato colpevole di un delitto imperdonabile: la morte di Dio in ...
Leggi Tutto
Costantino e la legislazione antiereticale
La costruzione della figura dell’eretico
María Victoria Escribano Paño
I compilatori del Codex Theodosianus inclusero 66 constitutiones sotto il titolo de [...] Bibbia ebraica62, ma anche la divinitàdiGesù Cristo63. Il provvedimento risalirebbe al 325 di politeismo68: il punto di confluenza con Porfirio probabilmente risiedeva nella negazione della divinitàdiCristo, il che giustificava l’appellativo di ...
Leggi Tutto
Genere storico
La storiografia di Eusebio di Cesarea
Emanuela Prinzivalli
L’età costantiniana fu passaggio fondamentale per la creazione e la diffusione di una storiografia prodotta dai cristiani, a [...] quindi dall’Impero romano, primo re della terra a riconoscere la divinitàdiGesù (I 13,7-8), e all’inizio del secondo riprenda la notizia specificando la fedeltà a Cristo degli edesseni fino ad oggi, «offrendo così una dimostrazione non trascurabile ...
Leggi Tutto
La politica con i sasanidi
Conflitti, diplomazia e nuove problematiche religiose
Andrea Piras
I primi tre decenni del IV secolo sono un periodo abbastanza tranquillo per quel che concerne il rapporto [...] sia nella Persia, in quanto segni di maestà e di eccellenza uranica che alludono a una divina discendenza.
Stessa cosa dicasi per cristianodi una religione eclettica e universalistica, e di un fondatore che si presenta quale ‘Apostolo diGesùCristo ...
Leggi Tutto
Eusebio biografo
I bioi di Eusebio nel quadro del discorso agiografico tardoantico
Adele Monaci Castagno
Se si pensa a Eusebio di Cesarea, viene in mente certamente l’Eusebio storico, l’Eusebio apologista, [...] via la divinitàdiGesù, in quanto i benefici procurati all’umanità dalla fede in lui sono stati più duraturi e diffusi40. Scavando a fondo nella logica pagana dell’uomo divino, Origene arriva a sostenere che in realtà soltanto GesùCristo può essere ...
Leggi Tutto
La Chiesa di Roma prima e dopo Costantino
Da Vittore (189-199) a Liberio (352-366)
Emanuele Castelli
«Io sono in grado di mostrare i trofei degli apostoli: se vai infatti sul colle Vaticano o sulla [...] di Dio. Tuttavia essi riconoscevano anche la divinitàdiCristo, il Figlio di Dio. Si poneva perciò l’esigenza di diffuso sino ad allora nella capitale dell’Impero. La fede in Gesù quale Messia promesso a Israele era stata annunziata a Roma non ...
Leggi Tutto
Le città costantiniane: da York a Gerusalemme
Andrea Paribeni
Se ci si sofferma a considerare quale sia stato il rapporto che ha legato, nel corso del suo regno, Costantino e le città dell’Impero, inevitabilmente [...] propria fisionomia dai tempi diGesù, soprattutto in seguito alle di radunarsi in preghiera presso luoghi che erano stati teatro di eventi della vita diCristodi due tavolette bronzee menzionanti il culto didivinità del pretorio induceva a pensare di ...
Leggi Tutto
Concili e sinodi
Davide Dainese
Scrivere la storia dei concili in epoca precostantiniana e costantiniana significa ripercorrere un segmento della storia delle società umane, del loro vivere assembleare. [...] validità di qualsiasi battesimo, purché amministrato nel nome diGesù Cristo31. Il concilio di Cartagine divinità), e pertanto è accusato di aver avuto «su Cristo idee basse e banali contrarie all’insegnamento della Chiesa, quasi che Cristo fosse ...
Leggi Tutto
L’imperatore e la Chiesa
Dalla tolleranza (312) alla supremazia della religione cristiana (380), alle contese per la cattolicità delle chiese
Antonio Carile
La mentalità tardoantica implica la continuità [...] sacratissimus, sede di ogni eccelsa virtù, come si conviene a persona degna della legittimazione divina.
Di fronte a Impero. L’imperatore diviene un amico del Logos cristiano, della parola di Dio, GesùCristo, senza essere un dio incarnato. L’amico ...
Leggi Tutto
divinita
divinità s. f. [dal lat. divinĭtas -atis]. – 1. L’esser divino; essenza, natura divina: ammettere, riconoscere, negare la d., credere nella d. di Gesù Cristo. In senso fig., raro, qualità di ciò che si predica divino per eccellenza...
divino
agg. [dal lat. divinus, der. di divus = deus «dio»]. – 1. a. Di Dio: la bontà, la misericordia, la giustizia, l’onnipotenza d.; la d. provvidenza. Con sign. più ampio, che ha la natura, l’essenza di Dio: le tre d. persone, la Trinità;...