Scrittore catalano (Vich 1849 - ivi 1917). Tradusse nella sua lingua la DivinaCommedia, I Lusiadi di L. V. de Camões, La Gerusalemme liberata. ...
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Filologo e letterato svedese (Mora 1833 - Lund 1910), tradusse in prosa svedese il Don Quijote (1891-92) e la DivinaCommedia (1902-03). ...
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LETTERARIA, STORIOGRAFIA
Andrea Battistini
Italia. − Finché, negli anni Trenta e Quaranta, prevaleva negli studi l'indirizzo neoidealistico, contrastato al più dall'impostazione divergente della cultura [...] vulgata, edizione critica a cura di G. Petrocchi, 4 voll., ivi 1966-67; A. Pagliaro, Ulisse. Ricerche semantiche sulla ''DivinaCommedia'', 2 voll., Messina-Firenze 1966; G. Contini, Un'idea di Dante, Torino 1976; C. S. Singleton, La poesia della ...
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Viaggio, letteratura di
Pino Fasano
Una nozione dall'incerto statuto
Il viaggio si offre alla letteratura come un tema di immensa potenzialità e produttività per la sua idoneità a combinare narrazione [...] al significato mistico del percorso, avviando una tendenza all'uso allegorico del viaggio che trovò l'acme nella DivinaCommedia. Il viaggio pervade e struttura in profondo il capolavoro dantesco a diversi livelli: come metafora dell'esperienza ...
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FRAMMENTISMO
Arnaldo Bocelli
Col termine "frammentismo" si suole designare quella teoria dell'arte, quella poetica, quel gusto che furono proprî, in Italia, della generazione di scrittori posteriore [...] (però, con profonda intuizione dell'unità ideale, non fisica, della poesia, anche se con patente contraddizione, riconoscerà che "La DivinaCommedia non è che una lunga Lirica, dov'è sempre in campo il poeta e i suoi propri affetti" [3 novembre 1828 ...
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WYSPIAŃSKI, Stanisław
Giovanni Maver
Poeta e pittore polacco, nato a Cracovia il 15 gennaio 1869, morto ivi il 28 novembre 1907. Temperamento artistico nativo e intenso, spinto da un impeto creativo [...] dai banchi della scuola media, egli è anche un lettore entusiasta dei grandi capolavori poetici antichi e moderni (della DivinaCommedia, che legge nella versione di J. Kossak; di Shakespeare, Goethe, Schiller; di Omero e Virgilio; nonché dei grandi ...
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VALAŌRÍTĒS, Aristotélēs ('Αριστοτέλης Βαλαωρίτης)
Poeta neoellenico, nato in Leucade, da famiglia epirota, il 2 agosto 1824, ivi morto il 24 luglio 1879. Fece i primi studî a Corfù; dal 1844 al 1846 frequentò [...] un episodio dell'antica storia di Leucade, cioè la ribellione contro il veneto Graziano Zorzi (1357). Il V. tradusse dalla DivinaCommedia il canto del conte Ugolino. Usò a preferenza il verso politico, rimato come nei canti popolari, ma più spesso ...
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VILLANI, Nicola
Luigi Fassò
Poeta e critico, nato a Pistoia nel 1890, di nobile famiglia. Studiò a Firenze, a Siena e a Pisa, poi entrò nella corte del cardinale Tiberio Muti in Roma, dove rimase qualche [...] di Antonio Loschi.
Bibl.: A. Ceccon, Di N. V. e delle sue opere, Cesena 1900; U. Cosmo, Le osservazioni alla "DivinaCommedia" di N. Villani, Città di Castello 1894; C. Trabalza, Storia della critica letteraria in Italia, Milano 1915, pp. 332-36; A ...
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VENTURI, Pompeo
Guido Mazzoni
Letterato, nato a Siena il 21 settembre 1693, morto ad Ancona il 12 aprile 1752. Appartenne alla Compagnia di Gesù che lo adoperò nell'insegnamento delle lettere e della [...] Italiani illustri, ecc., di E. De Tipaldo, VI, Venezia 1838, p. 443 segg.; A. Torre, Su le tre prime edizioni del commento alla DivinaCommedia del P. P. V., in Giornale dantesco, IX (1901), I-II; G. Mazzoni, Dante e l'Italia, Roma 1921, p. 347 segg ...
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VETRANI (Vetranovič), Mauro
Arturo Cronia
Poeta, nato a Ragusa di Dalmazia verso il 1482 e morto ivi o a Meleda nel 1576.
Da giovane compose versi lirici, soprattutto di carattere religioso e morale. [...] il Remeta (Eremita), poemetto d'ispirazione mistica. Interessante anche il poema allegorico Piligrin (Il pellegrino), goffa imitazione della DivinaCommedia. Il V. è poeta fecondo e facondo, ma se si esclude qualche nota soggettiva della sua poesia ...
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divino
agg. [dal lat. divinus, der. di divus = deus «dio»]. – 1. a. Di Dio: la bontà, la misericordia, la giustizia, l’onnipotenza d.; la d. provvidenza. Con sign. più ampio, che ha la natura, l’essenza di Dio: le tre d. persone, la Trinità;...
Dantedi
Dantedì s. m. Denominazione ufficiale della Giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri, il 25 marzo di ogni anno. ♦ È giunto il momento di mettersi d’accordo e fissare d’imperio una Giornata da dedicare al Sommo Poeta: «Vuolsi così...