Scrittore ungherese (Nagyenyed, Transilvania, 1829 - Budapest 1905), vescovo calvinista e (dal 1865) deputato al parlamento. La sua vasta opera letteraria ebbe una grande importanza per la cultura nazionale. [...] S." 1861), ai poemi epici (Trencséni Csák, 1861; Álmos, 1868; Salamon, 1878), ai drammi storici (Herodes, 1868; Bölcs Salamon "Il saggio Salomone", 1889), deve la sua fama alle numerosissime traduzioni (tra cui la DivinaCommedia) e ai saggi critici. ...
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Letterato e giornalista venezolano (Caracas 1811 - ivi 1866). Fondò e diresse a Caracas il Colegio del Salvador del Mundo e fu redattore di El diario de la tarde, El heraldo, La revista literaria, dalle [...] politiche. Tra le sue opere, nelle quali è evidente l'influsso di Chateaubriand e Michelet, sono da ricordare: Estudio sobre el "Poema del Cid", Estudio sobre Mirabeau, Lecciones de literatura, e la traduzione in prosa della DivinaCommedia. ...
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Giurista e dantista (Lochau 1800 - Halle 1883), prof. di diritto romano, bizantino e prussiano, nell'univ. di Breslavia (1823) e poi (1834) di Halle. Dopo una soddisfacente ricostituzione del testo della [...] sul testo del Convivio e pubblicò (1862) la prima vera edizione critica della DivinaCommedia, servendosi principalmente del criterio della lectio difficilior. Della Commedia procurò anche una buona traduzione in giambi non rimati (1865). Fu anche ...
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Erudito (Cardiff 1835 - Chagford 1916). Fu ecclesiastico e salì alle alte cariche di canonico di Canterbury e direttore del collegio di St. Edmund. Come studioso, si occupò principalmente di Dante, di [...] curò l'edizione a Oxford di tutte le opere (1894). Furono egualmente pregiate le sue Contributions to the textual criticism of the DivinaCommedia (1889) e hanno valore anche i quattro volumi (l'ultimo postumo) dei suoi Studies in Dante (1896-1917). ...
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Scrittore catalano (Villafranca del Panadés 1834 - Barcellona 1893), fratello di Eduard; si occupò anche di storia catalana. Oltre alle pagine narrative di Vida en lo camp (1867) e Rosada d'istiu (1886), [...] ); Composicions escrites per a vetllades literàries (1871); Cortada, su vida y sus obras (1872); Algunes consideracions sobre la literatura popular catalana (1879). Pubblicò e commentò (1878) la traduzione catalana della DivinaCommedia di A. Febrer. ...
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Critico letterario (Roma 1878 - ivi 1931), prof. di filosofia morale nell'univ. di Roma. Riprese le tesi di G. Pascoli sull'interpretazione allegorica della DivinaCommedia, sviluppando anche una sua idea [...] su un presunto circolo segreto di "fedeli d'amore", tra i quali Dante e gli stilnovisti: Il segreto della Croce e dell'Aquila nella DivinaCommedia (1925), e Il linguaggio segreto di Dante e dei fedeli d'amore (1927). ...
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Studioso di letteratura italiana (n. Tokyo 1910 - m. 2001), prof. dal 1947 nell'univ. di Kyoto e dal 1973 nell'univ. cattolica Sacro Cuore di Tokyo. Autore di una grammatica italiana e di un dizionario [...] italo-giapponese, tra le sue traduzioni più importanti si ricordano: il Decameron; la DivinaCommedia e la Vita nuova; il Principe. Fondò (1951) l'Istituto di studî italiani e la società Dante Alighieri di Kyoto. ...
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Umanista (n. 1426 - m. 1480), figlio di Francesco. Viaggiò insegnando in diverse città e scrivendo migliaia di versi latini, soprattutto poemi encomiastici sull'esempio della Sforziade del padre (la Felsineide, [...] che canta le imprese di Bologna prima del 1462; la Cosmiade e la Laurenziade in onore dei Medici, ecc.). A Verona nel 1467 lesse la DivinaCommedia; scrisse una vita di Dante, frutto di mera fantasia. ...
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Verseggiatore di Montepulciano (sec. 14º-15º), autore, oltre che di rime, di un poema allegorico in 38 canti in terzine, la Fimerodia (comp. fra il 1390 e il 1397), imitazione della DivinaCommedia, celebrante, [...] sotto velo allegorico, l'amore di Luigi Davanzati per Alessandra de' Bardi. Stette in prigione dal 1390 al 1407 per aver agito contro il comune di Firenze in favore dei Senesi ...
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Tipografo (n. Magonza, metà circa del sec. 15º - m. forse Lione 1522 circa); a Foligno, socio di Emiliano degli Orfini, stampò (1470) il De bello italico adversus Gothos di L. Bruni, poi le Epistulae ad [...] familiares di Cicerone, e infine (1472), per la prima volta, la DivinaCommedia con la collaborazione di Evangelista Angelini di Trevi. Lavorò poi in Germania e in Francia. ...
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divino
agg. [dal lat. divinus, der. di divus = deus «dio»]. – 1. a. Di Dio: la bontà, la misericordia, la giustizia, l’onnipotenza d.; la d. provvidenza. Con sign. più ampio, che ha la natura, l’essenza di Dio: le tre d. persone, la Trinità;...
Dantedi
Dantedì s. m. Denominazione ufficiale della Giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri, il 25 marzo di ogni anno. ♦ È giunto il momento di mettersi d’accordo e fissare d’imperio una Giornata da dedicare al Sommo Poeta: «Vuolsi così...