Prelato, diplomatico e scrittore (Vicenza 1479 circa - Roma 1524). Benedettino, passato (1508) ai certosini a Mantova, scrisse contro Venezia un'apologia per la Lega di Cambrai (1509). Professore a Milano [...] suasoria, dedicato ad Adriano VI. Della riforma del Breviario, di cui era stato incaricato da Leone X, restano gli Hymni novi ecclesiastici (1525) ch'ebbero poca fortuna; autore anche di un Lugdunense somnium (1513), imitazione della DivinaCommedia. ...
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Poetessa, scrittrice e critica israeliana (Königsberg 1911 - Gerusalemme 1970). Vissuta a Kovno (Lituania), durante gli anni di liceo pubblicò la sua prima lirica in ebraico (1926). Approfondì gli studî [...] mondo dell'infanzia. Profonda conoscitrice anche della lingua e della letteratura italiana, tradusse i sonetti del Petrarca (1957) e scrisse una introduzione critica alla DivinaCommedia (1958). La G. si è anche dedicata alla letteratura infantile. ...
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Figlio (Dresda 1801 - Pillnitz 1873) di Massimiliano principe di Sassonia e di Carolina di Parma, fu uomo di grande cultura; venne più volte in Italia, scrisse una traduzione in tedesco della DivinaCommedia, [...] che pubblicò, con ampio commento, sotto lo pseudonimo di Filalete (3 voll., 1828-49) e fu anche poeta. Alla morte del fratello Federico Augusto II divenne re (1854). Cercò inutilmente di convincere Guglielmo ...
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Storico dell'arte e dantista (Cambridge, Massachusetts, 1837 - ivi 1908). Si fece conoscere come dantista traducendo e commentando brani della Vita Nuova di Dante, di cui diede poi la traduzione completa [...] (1867); nel 1865 aveva pubblicato On the original portraits of Dante. La sua traduzione della DivinaCommedia (1892) è la migliore che sia apparsa in prosa inglese. Insegnò (1873-97) storia delle belle arti alla Harvard University, tenendo ogni anno ...
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Fondatore dell'omonima casa editrice (1780) a Pisa. Questi e i suoi successori divulgarono le opere scientifiche dell'università di Pisa. Giuseppe Nistri (1815-1864) si dedicò, nel suo campo, alla causa [...] risorgimentale e curò edizioni di opere importanti, tra cui quella della DivinaCommedia (1858-62) col commento di Francesco da Buti (sino allora inedito). Stampò inoltre gli Annali delle università toscane (1846-61). Vincenzo Lischi (1868-1955) ...
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Critico letterario (Roma 1873 - ivi 1955); allievo di F. D'Ovidio, dal 1909 professore di stilistica, poi di lingua e letteratura italiana nell'Istituto superiore di magistero di Roma; socio nazionale [...] , pubblicò scritti su Alfieri, Foscolo e Leopardi; particolarmente penetranti i suoi commenti ai classici, soprattutto quello alla DivinaCommedia (1946-47), che coronò una lunga serie di studî danteschi. Si è largamente occupato di problemi di ...
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Generale e letterato spagnolo (Lima 1809 - Madrid 1906). Comandante della piazza di Madrid nel 1848, fu nominato nel 1867 capitano generale della Catalogna, dove diresse quello stesso anno la repressione [...] soprattutto per le traduzioni, caratterizzate da fedeltà verso l'originale, della Gerusalemme Liberata (1855), dei Lusiadas (1872), della DivinaCommedia (1879) e dell'Orlando Furioso (1883). Pubblicò oltre a molte liriche una tragedia, Isara, e una ...
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Letterato (Pietrapertosa 1853 - Napoli 1938). Allievo nell'univ. di Napoli di L. Settembrini e soprattutto di F. De Sanctis, nel 1888 provveditore agli studî; prof. a Napoli (1902-28) di letterature comparate [...] molti scritti vanno particolarmente segnalati gli Studi per la lirica italiana del Duecento (1902), le indagini per la biografia di G. Boccaccio (1912) e quelle su Dante, che culminarono nel magistrale commento alla DivinaCommedia (1a ed. 1905). ...
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Dantista svizzero (Bondo, Grigioni, 1837- Fahrwangen, Argovia, 1901); pastore luterano. Fornì un'importante edizione commentata della DivinaCommedia (3 voll., 1874-82), alla quale fece seguire un volume [...] di Prolegomeni (1890); molta fortuna ha avuto l'edizione minore (1893; dal 1896 corredata del Rimario perfezionato di L. Polacco), affidata dopo la morte di S. a G. Vandelli, che a partire dalla 9a ed. ...
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Monaco irlandese (Tralee, Kerry, 484 circa - Clonfert, contea di Galway, intorno al 578). È soprattutto noto come protagonista della leggenda di s. B., il racconto, popolarissimo nel Medioevo, del suo [...] pellegrini irlandesi in Europa, la leggenda - che ha propaggini anche nelle letterature orientali - fu considerata da alcuni studiosi, verso la fine dell'Ottocento, come una delle possibili fonti per taluni aspetti ed episodî della DivinaCommedia. ...
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divino
agg. [dal lat. divinus, der. di divus = deus «dio»]. – 1. a. Di Dio: la bontà, la misericordia, la giustizia, l’onnipotenza d.; la d. provvidenza. Con sign. più ampio, che ha la natura, l’essenza di Dio: le tre d. persone, la Trinità;...
Dantedi
Dantedì s. m. Denominazione ufficiale della Giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri, il 25 marzo di ogni anno. ♦ È giunto il momento di mettersi d’accordo e fissare d’imperio una Giornata da dedicare al Sommo Poeta: «Vuolsi così...