Kieślowski, Krzysztof
Giovanni Grazzini
Regista cinematografico e televisivo polacco, nato a Varsavia il 27 giugno 1941, morto ivi il 13 marzo 1996. Conseguito il diploma in scenografia, si iscrisse [...] Rosso), variazioni sul trinomio liberté égalité fraternité. Lasciò incompiuto il progetto di un'altra trilogia, ispirata alla DivinaCommedia. Vedi tav. f.t.
bibliografia
Kieslowski, a cura di M. Furdal, R. Turigliatto, Torino 1989.
K. Kieslowski ...
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LANDINO, Cristoforo
Umanista, nato nel 1424 a Firenze, ivi morto il 24 settembre 1492. Nel 1458 fu chiamato a leggere poesia e oratoria nello Studio fiorentino, non senza opposizioni da parte dei giovani, [...] non solo le Disputationes, ma anche il commento all'Eneide (1478) e l'altra sua opera importante, il commento alla DivinaCommedia. Un opuscolo De vera nobilitate e i dialoghi De nobilitate animae, dedicati nel 1472 al duca Ercole d'Este, insistono ...
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Giovanni Battista, pittore di vetrate, nacque a Milano l'11 dicembre 1799, vi morì nel 1849. Iniziò nel 1822 i tentativi per ritrovare i buoni procedimenti tecnici della pittura di vetrate lavorando anche [...] paterna. La vetrata inviata all'esposizione di Londra del 1851 con la rappresentazione di Dante e del concetto della DivinaCommedia, gli meritò il massimo premio e grandi lodi. Lavorò, oltre che per il restauro delle antiche vetrate nel duomo ...
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GUTTUSO, Renato
Alexandra Andresen
(App. II, I, p. 1174)
Pittore italiano, morto a Roma il 17 gennaio 1987. Mantenendo in modo coerente la sua posizione ideologica ed estetica, nel 1947 G. fu tra i [...] privata).
Proseguendo con intensità la sua produzione pittorica e grafica (56 delle quasi mille tavole con illustrazioni per la DivinaCommedia, elaborate tra il 1959 e il 1961, sono state pubblicate in Il Dante di Guttuso, 1970), ha realizzato, tra ...
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Di lui sappiamo soltanto che, nato nel 1432 o 1433, fu frate domenicano e morì probabilmente nel 1527. Viaggi in Oriente e in Grecia gli furono attribuiti per meglio giustificare la competenza nell'arte [...] dell'autore, vero umanista claustrale. La cornice dell'opera è un'allegoria da alcuni studiosi ravvicinata a quella della DivinaCommedia. Smarrito in una selva, anch'egli ne esce con un grande viaggio (i cinque sensi sono allegorizzati da cinque ...
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ZINGARELLI, Nicola
Guido Mazzoni
Letterato, nato a Cerignola (Foggia) il 31 agosto 1860, morto a Milano il 6 giugno 1935. Si laureò in lettere a Napoli; insegnò in alcune scuole medie; quindi, dal 1906, [...] 1934). Fece pure ricerche di carattere glottologico, per la lingua di Dante in ispecie (Parole e forme della DivinaCommedia aliene dal dialetto fiorentino). Un suo Vocabolario della lingua italiana, ideato con larghezza di criterî, dal 1922 in ...
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Commentatore di Dante. Della famiglia dei Rambaldi, nacque a Imola tra il 1336 e il 1340. Nel 1365 andò ambasciatore per gl'Imolesi a papa Urbano V ad Avignone. Dal 1367 al 1376 insegnò grammatica a Bologna [...] lezioni su Dante (1374). Morì a Ferrara il 16 giugno 1390. È specialmente noto per l'amplissimo commento della DivinaCommedia, che scrisse in latino grosso, ampliando il testo della lettura bolognese. Tra gli antichi commentatori di Dante, Benvenuto ...
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Nato a Napoli intorno al 1443, fu dal 1453 al 1458 tra i giovani che Alfonso I d'Aragona faceva erudire a proprie spese, ed ebbe poi da Ferrante il Vecchio taluni uffici, tra cui nel 1469 quello di scriba [...] in Germania, e almeno fino al 1498, solo capo, stampando, tra altri libri, la seconda edizione napoletana della DivinaCommedia (1479), il processo dei baroni ribelli (1487-88) e particolarmente (1495), in magnifica edizione, adorna di 88 grandi ...
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Grande stato dell'America Meridionale, il secondo per estensione territoriale e per popolazione, già denominato Provincie Unite del Río de la Plata. Il nome Argentina, oggi di uso comune, è una forma latinizzata [...] , scrittore di storie, amico di Garibaldi a Montevideo, favorevole all'elemento italiano (tradusse, fra l'altro, la DivinaCommedia). Sotto la sua presidenza, ebbe inizio la guerra contro il Paraguay (v.). Gli successe, nel 1868, Domenico Faustino ...
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Il significato moderno della parola non è quello che essa aveva in antico e che in via secondaria continua ad avere anche oggi. Arte fu per gli antichi l'opera dell'uomo in quanto si distingua dall'operare [...] del poeta, del musico, del pittore e quel non so che divino che incanta e fa battere il cuore d'ogni uomo innanzi a poi, trovasse la sua unità in un poema nazionale. Della DivinaCommedia, dell'opera del suo più grande poeta, cominciò fin d'allora ...
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divino
agg. [dal lat. divinus, der. di divus = deus «dio»]. – 1. a. Di Dio: la bontà, la misericordia, la giustizia, l’onnipotenza d.; la d. provvidenza. Con sign. più ampio, che ha la natura, l’essenza di Dio: le tre d. persone, la Trinità;...
Dantedi
Dantedì s. m. Denominazione ufficiale della Giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri, il 25 marzo di ogni anno. ♦ È giunto il momento di mettersi d’accordo e fissare d’imperio una Giornata da dedicare al Sommo Poeta: «Vuolsi così...