Nella metrica antica si chiama dieresi una pausa del verso, causata da fine di parola o di frase. La dieresi differisce dalla cesura (v.) in quanto non cade nell'interno di un piede, ma alla fine di esso. [...] ammettono la dieresi anche nell'interno del verso, specie sotto l'accento ritmico, come testimoniano il testo critico della DivinaCommedia e gli autografi del Petrarca e del Boccaccio.
Analoghe sono le norme che valgono per le altre lingue romanze ...
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Nato a Kalisz, l'11 settembre 1838, ebbe a prima maestra la madre, a prima passione i libri; crebbero in lui, col passare degli anni, l'ardore patriottico e l'attività rivoluzionaria: l'amor di patria [...] i primi versi, stampati nel 1864 col titolo Podrożni (Viaggio); e già conosceva la nostra lingua tanto da leggere la DivinaCommedia nell'originale (più tardi tradusse il terzo canto dell'Inferno). Conseguita nel 1866, a Heidelberg, la laurea in ...
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SANTA FIORA (A. T., 24-25-26 bis)
Attilio MORI
Anna Maria CIARANFI
Giustiniano DEGLI AZZI-VITELLESCHI
Paese e comune della Toscana, nella provincia di Grosseto, da cui dista 40 km. verso levante. Il [...] Leopoldo avocò il feudo alla corona di Toscana indennizzando Francesco Sforza-Cesarini con la concessione del Priorato di S. Miniato nell'ordine di Santo Stefano.
Bibl.: G. Ciacci, Gli Aldobrandeschi nella storia e nella DivinaCommedia, Roma 1935. ...
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Nata a Monrepos (sul Reno) il 29 dicembre 1843, morta a Bucarest il 2 marzo 1916. Nel 1869 divenne principessa di Romania in seguito al matrimonio col principe Carol I. Svolse da giovane una notevole attività [...] , che era il tedesco; ma ebbe pur familiari molte letterature straniere, fra le altre l'italiana, e ammirava la DivinaCommedia, che faceva commentare pubblicamente nel suo palazzo di Bucarest. Fu anche pittrice e musicista. Nel 1874 perse l'unica ...
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. Il libro di Artāk Virāz è un testo pahlavico in cui si racconta la visione dell'oltretomba di un pio zarathustriano di questo nome. Il nome dell'autore, certamente un sacerdote, è ignoto; la data di [...] certo un posto notevole. Ma di un'influenza più o meno diretta per cui si possa considerarlo una delle fonti della DivinaCommedia come il Blochet e il Modi han sostenuto, non sembra si possa parlare.
Noto in Europa attraverso la traduzione che nel ...
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Tipografo-editore nato nel 1454 a Curzola in Dalmazia, sebbene si firmasse "de Ragusia"; fu ecclesiastico e decano del capitolo della cattedrale di Treviso. La sua prima opera conosciuta è il De divinis [...] fra i quali In Somnium Scipionis di Macrobio (1483) dove usò, primo in Brescia, i caratteri greci, e la DivinaCommedia (1487) che rappresenta la prima edizione del poema con illustrazioni silografiche. Negli ultimi anni del secolo si stabilì a Lione ...
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Critico e poeta, nato ad Alberino (Bologna) nel 1856, morto il 24 dicembre 1905 a Collegigliato (Pistoia). dove era in cura come alienato di mente. Fu uno dei discepoli prediletti dal Carducci, che insieme [...] , ecc. Fuori di questo campo si occupò bene delle prime imitazioni da Anacreonte in Italia, e illustrò alcuni canti della DivinaCommedia.
Bibl.: M. Marinelli, La poesia di S. F., Milano 1915; C. Rivalta, S. F.: note bio-bibliografiche, Bologna 1915 ...
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Editore, nato a Livorno nel 1815. Fu indirizzato agli studî da F. D. Guerrazzi, ma preso da vocazione monastica si fece minore conventuale. Deposto improvvisamente l'abito, si recò in California e vagabondò [...] poi in molti luoghi. Fu lettore della DivinaCommedia presso l'imperatrice di Russia, allorché questa svernò a Nizza, indi professore nell'università di Ginevra, ove sposò Emma Bégoz, figlia del comandante della legione di Vaud. Nel 1844 assunse a ...
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. Presunta famiglia medievale di Verona, alla quale avrebbe appartenuto Giulietta Capuleti, l'eroina della tragedia dello Shakespeare, Romeo and Juliet, della quale, a Verona, oltre la tomba, si mostra [...] furono ricordati da Dante, come esempio delle lotte cittadine nella Lombardia e nella Marca.
Bibl.: G. Brognoligo, Montecchi e Cappelletti nella DivinaCommedia, in Propugnatore, VI (1893), p. 262; Astegiano, Codex Dipl. Cremonae, II, Torino 1895-98. ...
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FRACCAROLI, Giuseppe
Paolo Ubaldi
Filologo classico, nato a Verons il 5 maggio 1849, morto a Milano il 22 settembre 1918. Geniale umanista, dalle cattedre universitarie di Messina, di Torino e di Pavia [...] 1887); Il Cerchio degli eresiarchi (Modena 1894); Le dieci bolgie e la graduatoria delle colpe e delle pene nella DivinaCommedia (Bergamo 1897). Vanno ancor segnalati: L'educazione nazionale (Bologna 1918), versi, e scritti su problemi scolastici ed ...
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divino
agg. [dal lat. divinus, der. di divus = deus «dio»]. – 1. a. Di Dio: la bontà, la misericordia, la giustizia, l’onnipotenza d.; la d. provvidenza. Con sign. più ampio, che ha la natura, l’essenza di Dio: le tre d. persone, la Trinità;...
Dantedi
Dantedì s. m. Denominazione ufficiale della Giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri, il 25 marzo di ogni anno. ♦ È giunto il momento di mettersi d’accordo e fissare d’imperio una Giornata da dedicare al Sommo Poeta: «Vuolsi così...