trapianti di organi e di cellule
Antonio Fantoni
Tecniche di sostituzione degli organi ammalati
Alcune malattie umane provocano danni molto gravi a un solo organo, che in alcuni casi può essere sostituito [...] dagli altri, quindi i tessuti hanno caratteristiche diverse. Quando si tenta il trapianto fra individui geneticamente diversi, anche se della stessa famiglia, tale diversitàgenetica e biochimica provoca la reazione immunologica dell’organismo ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1971-1980
1971-1980
1971
I problemi NP-completi. L'informatico americano Stephen Cook dà il primo esempio di problema algoritmico NP-completo. La classe NP [...] individuali. David Botstein del MIT utilizza per primo i poliformismi di restrizione per individuare la diversitàgenetica. La tecnica si basa sul fatto che la lunghezza dei frammenti di DNA tagliati dagli enzimi di restrizione varia grandemente ...
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Biotecnologie
Alberto Albertini
sommario: 1. Introduzione. 2. Reazione di polimerizzazione a catena: a) principî generali; b) applicazioni. 3. Analisi dei genomi: a) principî e problematiche generali; [...] e selezionare i portatori di determinati geni.
Una delle applicazioni della bioinformatica nel settore della protezione della diversitàgenetica implica l'utilizzazione di banche dati a scopo tassonomico (v. Fortuner, 1993). Gli elenchi in cui sono ...
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Verso un sistema immunitario artificiale: le immunotecnologie
Silvia Biocca
(Dipartimento di Neuroscienze, Università di Roma Tor Vergata Roma, Italia)
Antonino Cattaneo
(Settore di Biofisica, Scuola [...] sistema immunitario biologico. Riducendo ancora la complessità del sistema, ma mantenendone gli ingredienti essenziali (diversitàgenetica, sistema di espressione in cui genotipo e fenotipo sono fisicamente associati, amplificazione e selezione), è ...
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AIDS: novità e speranze
Stefano Buttò
Barbara Ensoli
Nel giugno del 1981, il bollettino «Morbidity and mortality weekly report» dei Centers for disease control and prevention (CDC) di Atlanta, riportò [...] risultano: C (56%), A (23%), B (8%), D e CRF01-AE (5% ognuno). Nell’Africa subsahariana si ritrova la più estesa diversitàgenetica, con i sottotipi C e A più diffusi rispetto agli altri, ma con la presenza di ceppi rappresentanti tutti gli altri ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1981-1990
1981-1990
1981
Il sistema operativo MS-DOS. Tale sistema, realizzato dalla Microsoft e destinato a dominare nel suo settore, è utilizzato per la prima [...] hanno una maggiore manipolabilità in vitro rispetto a ibridomi umani.
Effettuati studi decisivi sulla diversitàgenetica delle popolazioni umane. Il genetista Luigi L. Cavalli-Sforza, alla Stanford University, lancia una prima versione del programma ...
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genètiche, malattìe Patologie ereditarie, dovute ad anomalie cromosomiche o a mutazioni di singoli geni (malattie da deficit di enzimi; errori congeniti del metabolismo). La frequenza delle m.g. nella [...] sono considerate monogeniche sono in realtà il risultato dell’azione di diverse componenti, stante un contributo importante della singola mutazione genetica. Mentre alcune forme cliniche mendeliane sono invariabilmente dovute a mutazioni di ...
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Genetica medica
Antonio Pizzuti
La genetica medica è la disciplina che si occupa di studiare le modalità di trasmissione e la patogenesi delle malattie che hanno in tutto o in parte come causa alcune [...] vengono considerate monogeniche sono in realtà il risultato dell'azione di diverse componenti, stante un contributo importante della singola mutazione genetica. Mentre alcune forme cliniche mendeliane sono invariabilmente dovute a mutazioni di ...
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Genetica molecolare
Maurizio Chiurazzi
La genetica molecolare è la disciplina scientifica focalizzata sullo studio della struttura e sulla funzione dei geni a livello molecolare. In particolare, la [...] , quindi tra cellule identiche, e meno conservata tra individui (e cellule) di specie diversa.
Ormai era stato chiarito il ruolo del DNA come materiale genetico per la trasmissione dei caratteri ereditari, ma rimaneva da scoprire la relazione fra i ...
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In biologia animale e vegetale, organismo in via di sviluppo, derivato dall’uovo fecondato, dopo che dalla condizione unicellulare è passato a quella pluricellulare.
In particolare, nell’uomo è detto e. [...] , lo zigote, si formino cellule che, con un solo tipo di informazione genetica, possono assumere caratteristiche e funzioni diverse (cellule ossee, cellule epatiche, cellule muscolari ecc.). La diversità di queste cellule è rappresentata da una ...
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genètica s. f. [dall’ingl. genetics, termine coniato nel 1906 dal biologo ingl. W. Bateson, dall’agg. genetic «genetico»]. – Ramo delle scienze biologiche che studia tutti i fenomeni e tutti i problemi relativi alla discendenza e cerca di determinare...
evo-devo
(Evo-Devo), loc. s.le m. e agg.le Biologia evolutiva dello sviluppo; relativo allo sviluppo evoluzionistico, con particolare riferimento allo studio dell’evoluzione delle specie animali. ◆ [tit.] In cerca dei geni dello sviluppo /...