La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Dall'eugenica alla genetica umana
Daniel J. Kevles
Dall'eugenica alla genetica umana
L'eugenica è una disciplina generalmente associata [...] il sipario su una nuova, potenzialmente rivoluzionaria, era del controllo dell'ereditarietà, inclusa la diversità umana. La ricerca sul codice genetico ispirò presto l'immaginazione dei neogaltoniani. Già nel 1969 Robert Sinsheimer, eminente biologo ...
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Stefano Giubboni
Abstract
La voce esamina la nozione di lavoro subordinato nel diritto dell’Unione europea mettendone in evidenza le significative differenze rispetto a quella storicamente elaborata nell’ambito [...] lavoro, ma ai fini della sua partecipazione – non diversamente da quanto vale per gli altri attori economici – al connotazione distintiva e – in qualche modo – di una peculiarità genetica del diritto del lavoro dell’Unione europea. Giacché in una ...
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Effetti ecologici dei cambiamenti climatici
Diego Rubolini
Con il termine cambiamento climatico si intende qualsiasi modificazione di stato del clima, identificabile mediante analisi delle variazioni [...] di svernamento sono localizzate a distanze considerevoli, dell’ordine di diverse migliaia di chilometri, dalle aree di nidificazione (Both, Visser all’ intensità di selezione o alla composizione genetica delle popolazioni, soprattutto a causa di ...
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La grande scienza. Equilibri intermittenti e stasi: nuove idee sull'origine della vita
Niles Eldredge
Equilibri intermittenti e stasi: nuove idee sull'origine della vita
Nel 1959, centenario della pubblicazione [...] del processo evolutivo.
Per spiegare cosa causi la stasi sono state avanzate diverse ipotesi, quali la mancanza di una necessaria variabilità genetica, i vincoli dovuti allo sviluppo, la selezione fortemente stabilizzante. Più promettenti sembrano ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le riflessioni sulla natura del linguaggio animano la scena culturale tedesca tra la [...] per surrogarli, allora questa coincidenza sarebbe la prova genetica che qui è riposto l’autentico orientamento dell’umanità ’opera della forza intellettuale creatrice.
K. W. von Humboldt, La diversità delle lingue, a cura di D. Di Cesare, Roma-Bari, ...
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Architettura e attualità del moderno
Franco Purini
Nel passaggio tra la fine del 20° e l’inizio del 21° sec. l’architettura ha subito un’improvvisa accelerazione dei suoi processi vitali. Questa accelerazione, [...] modificato le cui voci compongono un insieme di presenze diverse fino alla reciproca irriducibilità. Il tempo del frammento, della sua intrinseca complessità nonché della sua genetica e vitale contraddittorietà. Complessità e contraddittorietà che ...
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La grande scienza. Neuroscienze
Robert M. Sapolsky
Neuroscienze
Gli eventi del XX sec. hanno mutato la percezione che abbiamo di noi stessi. Dal genocidio all'invenzione delle armi nucleari, dalla deforestazione [...] un secolo fa, finalizzati a chiarire le funzioni delle diverse parti del cervello. Ciò che è straordinario è la tipo completamente nuovo di disturbi neurologici. (c) I chips genetici, introdotti da David Botstein e Patrick O. Brown, consentono ...
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Francesco di Assisi, santo
Stanislao da Campagnola
È posto da D. nella candida rosa dell'Empireo di faccia a Maria, nel gradino immediatamente inferiore a quello occupato da s. Giovanni Battista, seguito [...] com'elli ad una militaro, / così la gloria loro insieme luca.
Diversità di sviluppi e di tonalità distingue del resto la presentazione dantesca di F.: , se proprio dir vuole.
La successione genetica delle immagini secondo Porena, Sapegno, Chimenz, ...
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Ansia e depressione
Giuseppe Bersani
Nel corso degli ultimi anni del 20° sec., i termini ansia e depressione sono entrati sempre più a fare parte del linguaggio comune, secondo accezioni di volta in [...] controllare le situazioni in senso generale e, più specificamente nelle diverse possibilità, il proprio stato di salute fisica, il proprio stato in terreni neurobiologici individuali vulnerabili per diatesi genetica o esperienze precoci di perdita o ...
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L'Ottocento: biologia. Le origini della morfologia in Germania
Ilse Jahn
Le origini della morfologia in Germania
In Germania il concetto di 'morfologia' ebbe origine dagli studi di storia naturale [...] . Si affermò così con particolare forza il 'metodo genetico' quale nuovo principio per la costruzione di 'sistemi che la morfologia è entrata in contatto con le discipline più diverse, ha svolto un ruolo nei progressi della tassonomia, dell'anatomia ...
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genètica s. f. [dall’ingl. genetics, termine coniato nel 1906 dal biologo ingl. W. Bateson, dall’agg. genetic «genetico»]. – Ramo delle scienze biologiche che studia tutti i fenomeni e tutti i problemi relativi alla discendenza e cerca di determinare...
evo-devo
(Evo-Devo), loc. s.le m. e agg.le Biologia evolutiva dello sviluppo; relativo allo sviluppo evoluzionistico, con particolare riferimento allo studio dell’evoluzione delle specie animali. ◆ [tit.] In cerca dei geni dello sviluppo /...