Immunodeficienza acquisita, sindrome da
Fernando Aiuti
Giuseppe Luzi
(App. V, ii, p. 618; v. anche retrovirus, App. V, iv, p. 489)
Le conoscenze sulla sindrome da i. a. (AIDS) hanno avuto una consistente [...] un altro recettore per chemochine (in sigla CXCR4) che ha diversa specificità rispetto alle molecole di RANTES, MIP-1α e MIP-1β il deficit completo. L'osservazione che la protezione genetica poteva esercitarsi non solo nel prevenire il contagio ( ...
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Società
Vincenzo Cesareo
(XXXI, p. 1002; App. I, p. 1007; II, ii, p. 853; IV, iii, p. 352; V, v, p. 6)
Il termine società è stato ed è tuttora impiegato da numerose scienze: filosofia, economia, diritto, [...] la cultura senza la s. (Giddens 1989).
È possibile distinguere tre diverse accezioni di società. La prima, la più ampia e generica, , invece, attribuiscono grande importanza alla componente genetica, e studiano in modo sistematico le "basi ...
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PROSTAGLANDINE
Paolo Schlechter
(App. IV, III, p. 75)
Le p. (P o PG) costituiscono un gruppo di sostanze che si caratterizza per un'azione regolatrice su alcune funzioni metaboliche cellulari correlate [...] della PGI2, fattori che si caratterizzano anche per una certa diversità di bersaglio: le cellule endoteliali, per es., vengono ancora segnalato che la PGE2 fa parte della catena genetica del fenomeno febbrile, catena che può esser sintetizzata come ...
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Oceanografia
Stefano Tinti
L'o. ha compiuto enormi progressi grazie allo sviluppo tecnologico e all'accresciuta consapevolezza che la conoscenza delle dinamiche complessive del nostro pianeta, nelle [...] metodi della genetica molecolare per descrivere e classificare gli organismi mediante la loro struttura genetica, e per l'atmosfera, la criosfera, i continenti e il biota alle diverse scale spazio-temporali. Nel contesto degli studi sul clima globale ...
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SUPERANTIGENE
Daniele Primi-Luisa Imberti
Il termine ''superantigene'' è stato proposto da J. White nel 1989 per descrivere un gruppo di molecole capaci d'interagire e di attivare i linfociti T tramite [...] denominate enterotossine.
Lo studio del prodotto di certi loci genetici presenti nel topo, dei quali solo nel 1991 è loro Mls, le cellule di una razza riconoscono questa diversità e sono indotte a proliferare: la risposta immunitaria ottenuta è ...
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. Biologia. - Alla parola eredità intesa in senso biologico associamo comunemente il concetto dell'ineluttabile: tutti siamo convinti cioè che il divenire d'un individuo, almeno per una gran parte delle [...] di associarsi secondo le leggi della probabilità come vuole il mendelismo, e atte quindi a dar luogo alle costituzioni genetiche più diverse anche in seno a una stessa generazione filiale. La teoria si limita ad affermare che l'individuo riceve il ...
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Paleontologia
Danilo Torre
(XXVI, p. 50; App. IV, ii, p. 725; V, iv, p. 24)
La p. ha conosciuto a partire dalla fine della Seconda guerra mondiale un notevole sviluppo, sia per la qualità e quantità [...] v. evoluzione, App. V).
Nei decenni successivi i genetisti e i biologi molecolari scoprivano comportamenti del genoma che intorno a 26 milioni di anni. Valore questo non molto diverso da quello calcolato per gli intervalli che separano gli eventi di ...
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SISTEMATICA
Roberto Argàno
(XXXI, p. 922; App. III, II, p. 756)
Scienze biologiche. - La zoologia, come la botanica, è una delle discipline che, per tradizione, è appesantita da una classificazione, [...] da altre discipline (dalla biologia molecolare all'anatomia comparata, dalla genetica all'ecologia) produce un sistema interpretativo della dinamica della diversità animale, sistema costantemente adeguato all'evolvere della ricerca. Tale sistema ...
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. Con il termine di encefalopatie che oggi si preferisce a quello di cerebroplegia (v. IX, p. 802) si tende a indicare una sofferenza acuta, sub-acuta o cronica dell'encefalo diffusa piuttosto che "focale", [...] un raggruppamento di forme morbose di aspetto clinico diverso (con quadro psichico che va dalle sindrome tipo natale, che ha però le sue origini in una condizione genetica (incompatibilità Rh), deriva da una complicazione della malattia emolitica ...
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Plasmidi
Mariarita De Felice
Maurilio De Felice
I p. sono molecole di DNA di dimensioni ridotte, capaci di esistere come elementi genetici autonomi all'interno delle cellule. Essi sono molto diffusi [...] più piccoli dei cromosomi, ma è stata riscontrata grande diversità nelle loro dimensioni: da un migliaio a circa un cosa che induce a ritenere che il fattore col contenga informazioni genetiche proprie del fattore F. Tra i p. coniugativi vi sono ...
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genètica s. f. [dall’ingl. genetics, termine coniato nel 1906 dal biologo ingl. W. Bateson, dall’agg. genetic «genetico»]. – Ramo delle scienze biologiche che studia tutti i fenomeni e tutti i problemi relativi alla discendenza e cerca di determinare...
evo-devo
(Evo-Devo), loc. s.le m. e agg.le Biologia evolutiva dello sviluppo; relativo allo sviluppo evoluzionistico, con particolare riferimento allo studio dell’evoluzione delle specie animali. ◆ [tit.] In cerca dei geni dello sviluppo /...